Affettività tra adolescenti: abusi non percepiti, consenso ignorato. L’allarme
Amore tossico, violenza invisibile. L’affettività tra gli adolescenti è un campo minato. La Survey TEEN 2024 realizzata dalla Fondazione Libellula lancia un allarme sugli abusi non percepiti e il consenso ignorato. Un adolescente su cinque, infatti, non riconosce la violenza nelle relazioni. La gelosia non è vista come forma di controllo. Anche molti testi della musica trap, in voga negli ultimi anni, esaltano modelli tossici, come emerge dall’analisi. La Fondazione Libellula per contrastare questa tendenza ha lanciato una campagna di educazione e sensibilizzazione.
L’allarme sugli abusi tra gli adolescenti
I dati della Survey TEEN 2024 riguardano 1.592 adolescenti tra i 14 e i 19 anni. Un adolescente su cinque non riconosce gli abusi nelle relazioni. Un ragazzo su cinque considera normale toccare o baciare una persona senza consenso. Più di uno su quattro non vede nulla di sbagliato nel condividere dettagli intimi del partner senza approvazione. La metà degli adolescenti non percepisce la gelosia come violenza.
La cultura del consenso sottovalutata
Il 40% dei giovani non ritiene stalking l’invio di messaggi persecutori. Il 40% controlla telefono e social del partner e pretende l’accesso alle password. Il report parla di “rape culture” che minimizza gli effetti dello stupro. L’uomo sarebbe predatore e la donna preda, secondo questa cultura. Il 14% dei ragazzi e il 2% delle ragazze ritiene accettabile costringere qualcuno al sesso. Secondo il Report, la musica trap contribuisce a promuovere questa idea di modello del maschio tossico e della ragazza oggetto.
La campagna di educazione
La Fondazione Libellula ha lanciato di recente una campagna dal titolo: «Non è normale che sia normale», in collaborazione con TBWAItalia. L’obiettivo è contrastare la violenza di genere e promuovere relazioni basate su inclusione e parità, attraverso iniziative capillari, moduli educativi per docenti e studenti, guide e incontri per genitori, eventi con aziende e con la diffusione di materiali multimediali gratuiti. La Fondazione Libellula ribadisce l’importanza di agire subito per scardinare i modelli culturali che normalizzano la violenza.
Leggi anche: