C’è un filo rosso che lega New York con il piccolo comune di Anagni (20.631 anime) e, in generale, il futuro dei farmaci anti-obesità con l’Italia. Per capire quale sia i nesso tar la città che non dorme mai e la città dei papi (Anagni è famosa per aver dato i natali a diversi pontefici e per essere stata a lungo residenza e sede papale) occorre guardare alla finanza internazionale e al colosso farmaceutico danese Novo Nordisk.
Novo Nordisk e l’affare da 11,5 miliardi di dollari
Il motivo per il quale, negli ultimi mesi, manager di altissimo livello e telegiornali stanno parlando del piccolo comune in provincia di Frosinone è che Novo Nordisk ha completato l’acquisizione dello stabilimento Catalent, con un’operazione del valore astronomico: ben 11,5 miliardi di dollari. Beh, questo accordo già avviato nel febbraio 2024, si concluderà in meno di 30 giorni e cos’, lo stabilimento, che fino a oggi ha fatto parte della multinazionale americana Catalent (nel New Jersey), diventerà ufficialmente una controllata di Novo Nordisk.
Una mossa strategica
Ma cosa c’entra questo fiume di denaro che passa da New York al New Jersey, e che vede nel mezzo la piccola Anagni, con i farmaci anti-obesità? In realtà, molto. Anzi, come si trattasse di una sorta di Risiko dell’industria farmaceutica, si può parlare senza ombra di dubbio di una mossa strategica. Già perché il colosso danese è leader nella produzione di insulina e di farmaci contro obesità e diabete. Di qui la nuova mission che spetterà al sito di Anagni, già al centro del processo di infialamento dei vaccini anti Covid per il mercato europeo, che diventerà il fulcro della produzione di uno dei farmaci anti obesità più avanzati al modo.
Il futuro di Anagni nel mercato anti-obesità
Con l’acquisizione da parte di Novo Nordisk, il polo di Anagni diventerà uno dei principali siti produttivi di farmaci anti-obesità. E non è superfluo ricordare che la domanda per questi farmaci è aumentata in modo esponenziale: si stima che il mercato globale dei trattamenti contro l’obesità raggiungerà un valore di 100 miliardi di dollari entro il 2030. Come ormai è noto a molti, alcuni farmaci originariamente sviluppati per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 sono oggi utilizzati anche per il controllo dell’obesità grazie ai loro effetti sulla perdita di peso. Questi farmaci agiscono aumentando il senso di sazietà, rallentando lo svuotamento gastrico e riducendo l’appetito, contribuendo a una significativa riduzione del peso corporeo.
Non guasta ricordare che questi farmaci (che si sono dimostrati molto efficaci) devono essere usati sotto stretto controllo medico, poiché possono avere effetti collaterali come nausea, diarrea e, in rari casi, complicazioni più gravi. Non sono insomma farmaci da assumere in automedicazione e di certo non alla leggera. Sono comunque farmaci che devono essere riservati ad una stretta categoria di pazienti gravemente obesi, che con la sola dieta e l’esercizio fisico non riuscirebbero ad ottenere un risultato sufficiente in termini di salute. Così come resta evidente che la combinazione con un regime alimentare equilibrato e l’esercizio fisico è fondamentale per ottimizzare i risultati.
Posizione dominante
Novo Nordisk, che è il principale produttore di insulina a livello globale, con una quota del 49% del mercato, può festeggiare un 2024 veramente strepitoso. Nel marzo dello stesso anno, la capitalizzazione di mercato dell’azienda ha superato quella di Tesla, superando i 600 miliardi di dollari. Questo traguardo è stato raggiunto grazie ai risultati positivi di uno studio sul farmaco sperimentale, che ha dimostrato un’efficacia superiore rispetto a uno dei trattamenti più noti per la perdita di peso. Nei primi nove mesi del 2024, Novo Nordisk ha registrato un aumento delle vendite del 24% e una crescita dei profitti del 25% nei settori dell’obesità e del diabete.
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