Adolescenti e genitori: meglio evitare commenti sul peso
Con l’arrivo della bella stagione ci si scopre di più. E, puntualmente, aumenta la pressione sociale attorno all’aspetto fisico. Sui social si moltiplicano le immagini di corpi perfetti, scolpiti, levigati. Ma molto spesso non è realtà: è il risultato di filtri, pose studiate e app di fotoritocco. Il messaggio, però, arriva forte soprattutto ai bambini e agli adolescenti, che interiorizzano un ideale irraggiungibile e provano a imitarlo.
A pagarne il prezzo è il loro rapporto con il corpo e con il cibo. In questo contesto, anche i commenti in famiglia possono pesare. Dire a un figlio «hai messo su pancia» o «stai mangiando troppo» non è innocuo: secondo diversi studi, può aumentare il rischio di sviluppare disturbi alimentari in età adulta.
Adolescenti e disturbi alimentari: le frasi da non dire
Frasi come: «Non mangiare così tanto!» oppure commenti sulla pancetta, sulle gambe ‘grassottelle’, o sul peso e la taglia dei figli può influenzare e aumentare il rischio di sviluppare un rapporto problematico con il cibo in età adulta. Uno studio pubblicato su Eating a Weight Disordes già diversi anni fa suggeriva di calibrare le parole. I ricercatori della Cornell University si erano concentrati sulle giovani donne, la popolazione maggiormente esposta ai disturbi alimentari, anche se negli ultimi anni aumenta anche il numero di ragazzi coinvolti.
Gli studiosi hanno osservato che i commenti di un genitore sul peso della figlia, aumentano il suo senso di insoddisfazione nei confronti del propria proprio corpo da adulta. Un rischio risultato proporzionale alla frequenza dei commenti. I ricercatori hanno intervistato 501 ragazze tra i 20 e i 35 anni, analizzando il grado di soddisfazione per il proprio peso, le abitudini alimentari, il loro indice di massa corporea e la loro esposizione ai commenti sul loro peso e sul proprio corpo da parte dei genitori da bambine.
Commenti influenzano il sovrappeso da adulti
Il risultato è stato che le donne con un indice di massa corporeo sano ricordavano molto di meno i commenti dei genitori rispetto a quelle che erano in sovrappeso. Inoltre, a prescindere dal loro indice di massa corporeo, le donne meno soddisfatte del loro corpo erano quelle che avevano ricevuto commenti sulla taglia quando erano adolescenti. In altre parole, i commenti sui bambini possono arrivare a influenzare la loro salute da adulti. La famiglia ha un impatto importante sulle abitudini alimentari dei figli (maschi e femmine) e sul rapporto con se stessi.
Secondo gli specialisti, è più importante condividere un comportamento sano, attraverso l’esempio, anziché esporre i figli a critiche e mortificazioni. Mangiare insieme la stessa cosa rendendo il momento piacevole, preparare insieme la cena, uscire per una camminata e condividere un percorso, sono i modi più sani per ottenere un risultato. Il comportamento condiviso stimola l’attività e il cambiamento. Inoltre, suggeriscono gli autori della ricerca, i genitori devono dare il buon esempio anche nei confronti del proprio corpo: non basta insegnare comportamenti salutari, bisogna metterli in atto, evitando di commentare anche il proprio peso e aspetto fisico e quello di chiunque altro.
L’adolescenza per un genitore, come dimostrano numerose ricerche, è la fase più stressante della crescita di un figlio ed è normale essere preoccupati anche per la loro forma fisica. L’importante, scrivono gli autori, è insegnare ad amare e accettare se stessi.