Allattare al seno fa bene al bambini, ma senza cellulare
Allattare al seno. Allattare il neonato al seno, quando possibile, è importante per la salute dei piccoli. Più di quanto si possa crede. A dirlo, e a spiegare i benefici dell’allattamento al seno, sono gli specialisti della Società Italiana di Pediatria. Proviamo allora a ripercorrere le tappe più importanti di questa spiegazione, così da sostenere le mamme alle prime armi, tra dubbi e comprensibili incertezze.
PRIMO CONTATTO
Secondo i pediatri, nelle prime ore dopo il parto è essenziale stabilire un contatto “pelle a pelle” tra madre e bambini. Questo contatto permette di stabilizzare l’attività cardio-respiratoria del neonato, regolare la sua temperatura corporea, favorire un normale valore di glicemia ed avviare al meglio l’allattamento al seno. Se il bimbo è nato a termine e senza complicazioni si può stabilire fin da subito un contatto pelle a pelle (skin-to-skin). In queste 2 ore bocca e naso del neonato devono essere sempre visibili dalla mamma per evitare che la respirazione sia ostruita dalle sue mammelle.
NO AI SOCIAL
Una pratica da evitare, purtroppo comune a molte madri dei giorni nostri, è quella di iniziare ad usare il cellulare dopo il parto. Si è calcolato che in media le neo mamme inviano circa 30 messaggi nelle due ore successive al parto. Questo fenomeno di condivisione, pur comprensibile, è molto negativo perché distrae dal vivere a pieno e dal vivo il momento della nascita del proprio bambino. Nelle ore seguenti al parto non esiste una posizione ideale per allattare: molte donne allattano sedute o semi sedute, con la schiena e le gambe sostenute. Vi è anche un’altra possibilità, la cosiddetta “biological nurturing “, in cui la mamma è in posizione con la schiena semi reclinata, sostenuta attraverso l’utilizzo di più cuscini, e con il bimbo sopra di lei. Occorre in tutti i casi essere vigili sul fatto che il piccolo respiri bene e abbia un buon colorito. Anche per questo è bene che la neo mamma sia concentrata sul bambino, più che sul telefono.
RIPOSO
Uno degli aspetti che tormenta molte neo mamme è quello del riposo. I pediatri ricordano che chiedere che il bimbo sia portato nel nido non è qualcosa di cui vergognarsi: la stanchezza dopo il parto può colpire tutte le donne, in misura diversa anche in base all’esperienza legata alla nascita del bambino. Se ci si sente particolarmente provate – dicono – meglio optare perché il piccolo stia nella nursery, prendere qualche ora di riposo e poi allattare il bambino e prendersene cura, per quanto possibile. «L’allattamento al seno, quando possibile, è un toccasana per la salute del bambino e della mamma e consolida il cosiddetto bonding, il legame mamma-bimbo. È una pratica sicura non bisogna quindi avere alcuna paura».