Come sta Bianca Balti? Se lo chiedono i suoi follower, ma anche persone che in queste settimane hanno preso a cuore la modella, che sta dimostrando di essere un vero esempio di forza e di voglia di vivere. Instagram, in particolare, è lo strumento che Balti usa di più per arrivare ai tantissimi che la seguono e sperano in buone notizie. Così, proprio in questi giorni Bianca Balti ha pubblicato nuove immagini che dicono molto sul suo ottimismo e sulla forza di volontà dalla quale è animata nell’affrontare la malattia.
Hashtag #lavitaèbella
Tra le foto che colpiscono c’è sicuramente quella che mostra la cicatrice dopo l’intervento di rimozione del tumore, un’immagine molto forte per una donna che ha sempre lavorato con il proprio corpo. Ma è anche questo il punto, la Balti non nasconde nulla e affronta la malattia a viso aperto, senza paura. Il 14 ottobre inizierà la chemioterapia e lei pubblica con fierezza sui social il suo hashtag #lavitaèbella.
Bianca Balti: non preoccupatevi
La top model, che per lungo tempo è stata il volto degli stilisti Doce e Gabbana, aveva detto: “prima comincio prima avrò finito con questa cosa”, chiedendo ai fan di “non preoccuparsi” per lei: “Io non sono preoccupata”, solo “scocciata perché avevo programmi molto diversi per l’immediato futuro”. Due anni fa, come Angelina Jolie prima di lei, si era sottoposta a una doppia mastectomia preventiva dopo aver scoperto di avere la mutazione genetica Brca1, che aumenta esponenzialmente il rischio di contrarre un tumore al seno e alle ovaie.
Cos’è la mutazione BRCA1?
Il gene BRCA1 (Breast Cancer 1) è un gene oncosoppressore, ossia un gene che aiuta a prevenire lo sviluppo di tumori. Il suo ruolo principale è quello di riparare i danni al DNA e mantenere la stabilità genetica delle cellule. Tuttavia, una mutazione in questo gene può comprometterne la funzione, aumentando il rischio di sviluppare certi tipi di tumori, in particolare il cancro al seno e il cancro alle ovaie.
Come funziona il gene BRCA1?
Il gene BRCA1, insieme al gene BRCA2, lavora come una sorta di “meccanismo di riparazione” per il DNA danneggiato. Durante la normale divisione cellulare, il DNA può subire danni a causa di vari fattori, come l’esposizione a radiazioni o sostanze chimiche. BRCA1 aiuta a correggere questi danni, prevenendo così la proliferazione di cellule con anomalie genetiche che potrebbero trasformarsi in tumori.
Tuttavia, quando BRCA1 è mutato, questo sistema di riparazione non funziona correttamente. Le mutazioni ereditate nei geni BRCA1 e BRCA2 sono considerate mutazioni germinali, il che significa che possono essere trasmesse da genitori a figli e sono presenti in tutte le cellule del corpo. La presenza di una mutazione in BRCA1 aumenta notevolmente il rischio di sviluppare il cancro, con percentuali che possono arrivare fino al 65-80% per il cancro al seno e 30-40% per il cancro alle ovaie nel corso della vita.
Tipologie di tumori associate alle mutazioni BRCA1
Oltre al cancro al seno e alle ovaie, le persone con mutazioni nel gene BRCA1 hanno anche un rischio aumentato di sviluppare altri tipi di tumore, seppur in misura minore. Questi includono:
- Cancro alla prostata (negli uomini)
- Cancro al pancreas
- Cancro alle tube di Falloppio
- Melanoma
Prevenzione del cancro per chi ha una mutazione BRCA1
Conoscere il proprio stato genetico e sapere se si è portatori di una mutazione BRCA1 è fondamentale per una prevenzione efficace. Ci sono diverse strategie che possono essere adottate per ridurre il rischio di sviluppare il cancro o per rilevarlo in una fase molto precoce, quando le opzioni terapeutiche sono più efficaci.
Test genetici
Per scoprire se si è portatori di una mutazione BRCA1, è possibile sottoporsi a un test genetico. Questo test viene consigliato soprattutto se ci sono casi di cancro al seno o alle ovaie nella storia familiare, specialmente se diagnosticati in età giovanile. Il test si effettua con un semplice prelievo di sangue o di saliva e analizza la presenza di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2.
Sorveglianza attiva
Per chi ha una mutazione BRCA1, la sorveglianza attiva è un’opzione cruciale. Questa include esami regolari e approfonditi per rilevare il cancro in una fase iniziale. Alcuni degli esami più comuni sono:
- Mammografia annuale: un esame radiografico per rilevare il cancro al seno.
- Risonanza magnetica mammaria: spesso consigliata in aggiunta alla mammografia per un controllo più accurato.
- Ecografia transvaginale: utilizzata per monitorare la presenza di tumori alle ovaie.
- CA-125: un esame del sangue che può aiutare a rilevare un marker tumorale associato al cancro ovarico.
Chirurgia preventiva (mastectomia e ovariectomia)
Alcune persone portatrici della mutazione BRCA1 possono optare per una chirurgia preventiva, come la mastectomia (così come ha fatto la Balti) o l’ovariectomia (rimozione delle ovaie). Queste procedure riducono drasticamente il rischio di sviluppare tumori in questi organi. La mastectomia profilattica può ridurre il rischio di cancro al seno fino al 95%, mentre l’ovariectomia profilattica riduce il rischio di cancro alle ovaie e, indirettamente, al seno.
Terapia ormonale
Alcuni studi suggeriscono che l’uso della terapia ormonale sostitutiva o di altre forme di prevenzione farmacologica può ridurre il rischio di cancro al seno per le donne con mutazioni BRCA1. Ma sono opzioni che devono essere valutate attentamente insieme al proprio medico. Di certo, uno stile di vita sano può contribuire a ridurre il rischio generale di sviluppare il cancro. Evitare il fumo (legato a molti tipi di cancro), avere una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, con un basso consumo di grassi saturi, può migliorare la salute generale. Inoltre, sarebbe sempre bene tenere un peso corporeo ideale e fare esercizio regolare, perché tutto questo aiuta a ridurre il rischio di diversi tipi di tumore.
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