I calcoli renali possono essere un vero e proprio incubo per chi ne soffre. Il dolore, infatti, può essere molto intenso. Fitte che alcune donne hanno associato al dolore del parto, che partono da un fianco per irradiarsi verso l’inguine. Altri sintomi possono essere il bruciore durante la minzione, la frequente necessità o difficoltà di urinare. Un colore torbido delle urine o la presenza di tracce di sangue. E nei casi più gravi possono esserci episodi di nausea e vomito.
IDRATAZIONE
Vediamo allora alcune raccomandazioni degli esperti per cercare di ridurre al minimo la possibilità che si formino dei calcoli. La prima raccomandazione è quella di bere molti liquidi per rimanere idratati, cosa che diluisce l’urina in modo che i cristalli non possano aggregarsi nei calcoli. Soprattutto i pazienti che hanno avuto un calcolo renale dovrebbero bere almeno 2 litri di acqua al giorno. L’aggiunta di succo di agrumi, come limone o lime, all’acqua può essere utile, perché si tratta di sostanze che contengono citrato, che si lega al calcio per aiutare a bloccare la formazione di calcoli.
SODIO E CALCIO
Una strategia che non molti conoscono è quella di ridurre in modo importante l’assunzione di sodio. Il sale ha la capacità di aumentare la quantità di calcio nelle urine, cosa che può scatenare calcoli renali nelle persone predisposte. Inoltre, anche se potrebbe sembrare un controsenso, si dovrebbero consumare cibi ricchi di calcio. Questo perché l’assunzione di una quantità normale di questo elemento è fondamentale per la sua regolazione all’interno dell’intero corpo. Vanno benissimo prodotti a base di soia, fagioli e verdure verdi come cavoli e broccoli. Limitare l’assunzione di carne rossa, ma anche pollo, maiale, pesce e uova può aiutare, potenziando al tempo stesso quella di frutta e verdura.