Iperplasia prostatica benigna, l’obesità è un rischio
Sentire il bisogno di alzarsi più volte durante la notte per urinare e avere urgenza di vuotare la vescica in modo frequente, anche durante il giorno, ma sempre con una sensazione di mancato svuotamento. Basta nascondersi, se riconoscete questi sintomi nella vostra quotidianità forse soffrite di una patologia classificata come iperplasia prostatica benigna. Benché quella parolina “benigna” ha fatto troppo spesso credere ad un disturbo trascurabile, questa patologia può diventare qualcosa di molto serio. Ecco perché si deve agire quanto prima con farmaci efficaci per combattere l’infiammazione che è all’origine della malattia, e in alcuni casi con la chirurgia.
LOCKDOWN
Uno dei fattori che sta contribuendo ad aumentare l’incidenza dell’ iperplasia prostatica benigna è il lockdown, un “fattore predisponente” a causa del legame che c’è tra questa iperplasia e l’obesità. Essere in sovrappeso significa infatti avere fino al 40% di rischio in più di sviluppare l’ipertrofia prostatica benigna. E tanto per essere chiari, sono 6 milioni gli italiani over 50, che soffrono di questa patologia. Molti di questi si rivolgono all’urologo solo quando i segnali sono presenti già da tempo e ben il 75% abbandona le terapie dopo alcuni mesi. Per arrestare l’incremento progressivo della patologia, è necessario agire in due direzioni: da un lato, sensibilizzare gli uomini sull’importanza di seguire una dieta sana e praticare attività fisica costante. Cosa, quest’ultima, per nulla facile soprattutto negli ultimi mesi.
STILI DI VITA
Ciò che pochi sanno è che la sindrome metabolica, condizione che implica una quantità eccessiva di grasso corporeo a livello addominale (oltre ad aumento della glicemia, ipertensione, alterati valori di colesterolo HDL e trigliceridi nel sangue), è strettamente correlata all’infiammazione che provoca l’ingrossamento della ghiandola prostatica e i conseguenti sintomi urinari. Inoltre l’obesità condiziona negativamente anche la risposta alle terapie. Da qui l’importanza di tenersi informati, seguire i consigli dell’urologo e, come sempre, adottare stili di vita sani.