Caldo estremo in aumento: 466 milioni di bambini a rischio
Il caldo estremo è una minaccia crescente in tutto il mondo. Secondo i dati, 466 milioni di bambini vivono in aree con un numero raddoppiato di giorni estremamente caldi rispetto a sei decenni fa. Il cambiamento climatico sta accelerando, avverte l’Unicef. Le stime indicano che il numero di giornate con temperature superiori a 35 gradi Celsius è in forte crescita. Questo fenomeno ha effetti diretti sulla salute e sul benessere dei bambini. Secondo Catherine Russell, Direttrice generale dell’Unicef, “le giornate estive più calde stanno diventando la norma”. Il problema non è solo la frequenza, ma anche la gravità del caldo.
Aree più colpite e rischi per la salute
Secondo l’analisi dell’Unicef, i bambini in Africa occidentale e centrale sono i più esposti. In paesi come Mali e Niger, i bambini affrontano più della metà dell’anno con temperature superiori a 35 gradi. Nello specifico, 123 milioni di bambini in questa regione vivono in condizioni di caldo estremo per almeno 95 giorni all’anno. Questi numeri sono preoccupanti anche in altre regioni, come l’America Latina e i Caraibi, dove quasi 48 milioni di bambini vivono in aree con giorni estremamente caldi raddoppiati rispetto al passato.
Dati sull’italia: il caldo estremo colpisce anche i bambini italiani
In Italia, il fenomeno del caldo estremo è in aumento. Negli anni Sessanta si registrava una media di 0,79 giorni di caldo estremo all’anno. Nel periodo 2020-2024, questo numero è salito a 4,72 giorni, un aumento di quasi sei volte. La frequenza delle ondate di calore è passata da 4,97 a 13,49 all’anno. In Italia, 7,6 milioni di bambini vivono in aree con una frequenza delle ondate di calore raddoppiata rispetto agli anni Sessanta. Di questi, 3,4 milioni vivono in aree dove questa frequenza è triplicata.
Dati sul caldo estremo e l’impatto sui bambini
Il caldo estremo ha effetti diretti sulla salute dei bambini. Lo stress da calore può causare complicanze in gravidanza, esiti avversi del parto e malattie croniche gestazionali. Questo tipo di stress è anche collegato alla malnutrizione e aumenta la vulnerabilità dei bambini alle malattie infettive, come la malaria e la dengue. Il caldo influisce anche sullo sviluppo neurologico e sulla salute mentale. I corpi dei bambini, sottolinea Russell, sono più vulnerabili al caldo rispetto a quelli degli adulti, poiché si riscaldano più rapidamente e si raffreddano più lentamente.
Il riscaldamento globale e le disuguaglianze sociali
Il cambiamento climatico non colpisce tutti allo stesso modo. I bambini che vivono in condizioni di povertà o in aree già vulnerabili sono i più colpiti. La mancanza di infrastrutture adeguate amplifica gli effetti del caldo estremo. L’Unicef sottolinea come i rischi legati al clima influenzino anche la sicurezza alimentare e la disponibilità di acqua, danneggiando infrastrutture e interrompendo i servizi essenziali per i bambini, come l’istruzione.
Necessità di un’azione globale urgente
Nei prossimi mesi, i Paesi membri dell’Accordo di Parigi dovranno presentare nuovi piani climatici nazionali. Questi piani rappresentano un’opportunità unica per affrontare il riscaldamento globale. L’Unicef chiede ai Governi di agire con urgenza per ridurre le emissioni e proteggere i bambini dai rischi legati al clima. Secondo l’analisi, un’azione immediata è necessaria per salvaguardare il diritto dei bambini a un ambiente sano e sicuro.
Strategie per proteggere i bambini dai rischi climatici
Per proteggere i bambini, secondo l’Unicef è necessario adattare i servizi sociali essenziali al cambiamento climatico. Gli operatori sanitari devono essere formati per affrontare lo stress da calore. Le scuole e le strutture sanitarie devono essere preparate per resistere al caldo estremo. Infine, è fondamentale garantire che i bambini ricevano un’istruzione che li prepari ad affrontare le sfide del cambiamento climatico.