Kraken, la variante del Covid che spaventa gli esperti
Le immagini di una Cina nuovamente in ginocchio a causa del Covid e le notizie di una nuova variante che corre veloce negli Stati Uniti stanno creando allarme anche alle nostre latitudini. Gli esperti hanno chiamato questa nuova mutazione “Kraken” e Eric Topol, fondatore dell’istituto californiano Scripps e fra i ricercatori che stanno seguendo fin dall’inizio l’evoluzione della pandemia di Covid-19, parla di “un’impressionante capacità di diffondersi”. Bisogna veramente aver paura, o si tratta di una suggestione proposta dai media?
LA SUGGESTIONE DEL MOSTRO
Bisogna dire che la scelta del nome, Kraken, è quantomeno suggestiva. Il kraken è infatti un mostro marino che ha dato vita a molte leggende. Compare nel romanzo di Jules Verne “20 mila leghe sotto i mari” e secondo la tradizione era così grande che quando si immergeva provocava pericolosi vortici e gorghi, e così forte da tirare sott’acqua qualsiasi nave. Un mostro del quale poco si sa e che da sempre genera profonde paure, perfetto insomma per rappresentare questa nuova subvariante del Covid. Del resto, di questo virus che abbiamo imparato a conoscere solo qualche anno fa, poco sappiamo. Soprattutto sulle sue possibilità di evolversi e di provocare effetti a lungo termine.
I SINTOMI
Il lato positivo della faccenda è che gli anticorpi dei vaccini sin qui impiegati sarebbero perfettamente in grado di contenere il virus. Quindi non dovrebbero sorgere forme gravi e devastanti come nella prima ondata della pandemia. Il condizionale è d’obbligo, ma solo perché in una pandemia l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Quanto ai sintomi, sono grossomodo gli stessi di influenza e altre varianti Covid: mal di gola, tosse, stanchezza e spossatezza, dolori articolari e muscolari diffusi. Il grosso problema è nelle legge dei grandi numeri. Vista la capacità di diffondersi del virus, si potrebbero creare nuovamente ingorghi negli ospedali e la vita di molte persone fragili o anziane potrebbe essere a rischio. Per non parlare di quanti, con patologie diverse dal Covid, si troverebbero senza un’adeguata assistenza.
POSSIBILI CONSEGUENZE
Secondo gli esperti, prevedere quali possono essere i pericoli connessi alla diffusione di una nuova variante è possibile solo in parte. Le variabili in gioco sono moltissime e non sempre si può dire con certezza quali conseguenze possa avere una nuova ondata. Di certo, uno dei timori è che nel suo continuo mutare, il Covid possa riuscire a rompere gli argini dei vaccini. Se questo accadesse sarebbe un bel problema, ma al momento questa possibilità, fortunatamente, appare remota.