Celiachia, in Italia 400 mila senza diagnosi, scoperto ruolo chiave dell’epitelio intestinale
La celiachia è una malattia infiammatoria cronica che si manifesta con una reazione del sistema immunitario al glutine. La risposta infiammatoria avviene nell’intestino e porta alla distruzione dei villi intestinali, fondamentali per l’assorbimento dei nutrienti. La celiachia richiede due fattori per svilupparsi: il glutine nella dieta (proteina presente in grano, orzo e segale) e una predisposizione genetica. Eventi come infezioni gastrointestinali o la gravidanza possono innescare la malattia. Si stima che solo il 3% delle persone predisposte sviluppi effettivamente la malattia.
Celiachia: il nuovo studio sull’epitelio intestinale
Per anni si è creduto che la risposta infiammatoria fosse esclusivamente causata dal sistema immunitario. Ora uno studio ha messo in discussione questa ipotesi. I ricercatori della McMaster University hanno scoperto che l’epitelio intestinale gioca un ruolo cruciale. Questo strato interno dell’intestino non è solo una barriera passiva ma, al contrario, partecipa attivamente all’attivazione della risposta immunitaria al glutine. Lo studio, pubblicato su Gastroenterology, ha utilizzato un modello biologico dell’epitelio intestinale che ha permesso di osservare come le cellule epiteliali inviano segnali al sistema immunitario in presenza di glutine.
Epitelio e risposta immunitaria
Secondo i risultati, l’epitelio intestinale rileva il glutine e allerta il sistema immunitario. Tuttavia, non si limita a riconoscere il glutine. Quando rileva la presenza di patogeni, amplifica i segnali al sistema immunitario. Questo meccanismo rende l’epitelio un attore chiave nella celiachia. Fino a poco tempo fa, si riteneva che solo le cellule immunitarie fossero coinvolte nella risposta al glutine. Ora i ricercatori hanno scoperto che l’epitelio ha un ruolo determinante, aprendo nuove strade per trattare la celiachia.
Celiachia spesso non diagnosticata, i numeri in Italia
Sono 251.939 le persone celiache in Italia (dati Ministero della Salute, 2022). Le donne sono oltre il doppio degli uomini. Inoltre consolidate evidenze scientifiche epidemiologiche stimano che la celiachia riguardi l’1% della popolazione, in Italia e nel mondo. Nel nostro paese, quindi, sono circa 400 mila i casi non ancora diagnosticati.
Nuove prospettive terapeutiche
Attualmente, l’unica cura per la celiachia è una dieta priva di glutine. La scoperta del ruolo dell’epitelio intestinale apre nuove prospettive. Una possibilità è lo sviluppo di farmaci che blocchino la comunicazione tra epitelio e sistema immunitario. Questi farmaci potrebbero prevenire l’attivazione delle cellule immunitarie, riducendo l’infiammazione. Un’altra strategia riguarda la modulazione del microbioma intestinale. Alterando la composizione del microbioma, si potrebbe limitare l’interazione tra glutine, epitelio e sistema immunitario. Questo ridurrebbe il rischio di infiammazione e migliorerebbe la qualità della vita dei pazienti celiaci.