Influenza 2025, in arrivo picco dei contagi: i sintomi e le cure. Vaccino ancora possibile
L’influenza stagionale 2025 sta raggiungendo il suo culmine. Secondo i dati ufficiali, più di cinque milioni di italiani si sono già ammalati, ma il picco è atteso nei prossimi giorni.
Il picco dei contagi bussa alla porta
Secondo i dati del sistema di sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicati il 3 gennaio, nella settimana dal 23 al 29 dicembre si è registrata una lieve diminuzione dei casi di sindrome simil-influenzale, attribuibile alla chiusura delle scuole per le festività. Tuttavia, con la ripresa delle attività scolastiche e lavorative, è previsto un aumento significativo dei contagi.
Ad oggi, i casi stimati dall’inizio della stagione, a ottobre, ammontano a circa 5.186.300, con un’incidenza pari a 9,9 casi ogni mille assistiti. Nello stesso periodo della scorsa stagione, l’incidenza aveva già raggiunto il picco con 18,4 casi ogni mille assistiti.
Come prevenire il contagio
Per limitare la diffusione del virus, il Ministero della Salute raccomanda alcune misure semplici ma efficaci:
- Lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone.
- Indossare una mascherina in luoghi affollati o se si hanno sintomi respiratori.
- Coprire naso e bocca con il gomito quando si tossisce o starnutisce.
Si è ancora in tempo per il vaccino
Non è troppo tardi per vaccinarsi contro l’influenza. Il vaccino, raccomandato soprattutto per gli anziani e le persone fragili, richiede circa due settimane per sviluppare un’efficace protezione. Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale mira a una copertura del 75% tra i gruppi a rischio, ma i dati attuali mostrano una situazione lontana dall’obiettivo.
Secondo i dati provvisori del Ministero della Salute, aggiornati al 30 dicembre, solo il 50,9% degli over 65 ha ricevuto il vaccino. Tra i 60-64enni, la percentuale scende al 22,2%, mentre tra i bambini tra 6 mesi e 6 anni è appena al 18,6%.
Come ricordano gli esperti, la vaccinazione per le categorie fragili è fondamentale per prevenire le forme gravi della malattia.
Influenza: sintomi e cure
L’influenza si manifesta principalmente con febbre alta, tosse, dolori muscolari e naso chiuso. Nei casi più lievi, si consiglia riposo a casa, idratazione e l’uso di antipiretici per la febbre.
Per il raffreddore, sono utili aerosol o vasocostrittori nasali, mentre per il mal di gola si possono assumere antinfiammatori. Gli antibiotici vanno utilizzati solo su prescrizione medica, quando viene riscontrata la necessità, altrimenti sono controproducenti e favoriscono l’antibiotico resistenza.
Se il medico di famiglia non è disponibile nei giorni festivi, è possibile rivolgersi al Servizio di Continuità Assistenziale (ex guardia medica) o alle Case della Salute. Gli indirizzi e i numeri di telefono sono reperibili sui siti delle ASL di riferimento.
Quando andare in Pronto Soccorso
L’accesso al Pronto Soccorso deve avvenire solo in caso di emergenza. È necessario recarsi in ospedale se si manifestano sintomi gravi, come insufficienza respiratoria, febbre alta persistente o altre complicazioni in persone anziane o con patologie croniche. È fondamentale utilizzare in modo consapevole i servizi sanitari per evitare il sovraffollamento e garantire assistenza a chi ne ha bisogno.