Le cure palliative rappresentano un elemento cruciale nel garantire la qualità della vita a chi si trova in condizioni di malattia avanzata o cronica, in particolare agli anziani. In Italia, si stima che circa 300mila anziani necessitino di questo tipo di assistenza, ma purtroppo solo il 15% riceve effettivamente cure palliative adeguate. Questa significativa discrepanza evidenzia la necessità di approfondire la situazione attuale e mettere in atto strategie efficaci per migliorare la diffusione e l’accesso a questi servizi.
Cure palliative: un bisogno crescente per gli anziani
L’invecchiamento della popolazione porta con sé un aumento delle malattie croniche e degenerative, per le quali le cure palliative diventano fondamentali. Queste cure non mirano solo a trattare la malattia, ma sono orientate principalmente ad alleviare il dolore, gestire i sintomi e migliorare il benessere psicologico, fisico e sociale del paziente. Gli anziani rappresentano una percentuale rilevante di chi soffre di queste condizioni, ma spesso si trovano di fronte a difficoltà nell’accesso alle cure, sia per limiti strutturali che culturali.
Un’indagine recente condotta dalla Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (SIGG), in collaborazione con la Società Italiana di Cure Palliative, ha coinvolto 144 residenze sanitarie assistenziali (RSA) e 207 ospedali su tutto il territorio nazionale. Lo studio ha avuto un duplice obiettivo: da un lato, una survey conoscitiva per analizzare la diffusione delle cure palliative e dall’altro un percorso formativo rivolto agli operatori sanitari coinvolti.
Sigg, survey conoscitiva e formativa in RSA e ospedali
La survey conoscitiva realizzata da SIGG ha messo in luce dati significativi sulla realtà delle cure palliative. In molti casi, infatti, le RSA non dispongono di personale adeguatamente formato per la gestione delle cure palliative, mentre negli ospedali le risorse e la specializzazione versus queste cure risultano spesso insufficienti o disomogenee da regione a regione.
L’iniziativa formativa, parte integrante del progetto, si propone di colmare queste lacune, promuovendo corsi e aggiornamenti per infermieri, medici e operatori socio-sanitari. L’obiettivo è creare una rete di assistenza più efficace che consenta di estendere l’accesso, migliorare la qualità della presa in carico e diffondere una cultura delle cure palliative in grado di superare i pregiudizi e le resistenze ancora presenti.
La realtà nelle RSA e negli ospedali italiani
Le residenze sanitarie assistenziali svolgono un ruolo chiave nella gestione degli anziani con patologie croniche avanzate. Tuttavia, la carenza di formazione specialistica limita le possibilità di offrire un’assistenza palliativa completa. Molti operatori si trovano infatti ad affrontare situazioni critiche senza il supporto di protocolli chiari o competenze specifiche nel controllo del dolore e nella gestione dei sintomi.
Anche negli ospedali, pur essendo strutture più attrezzate, la risposta alle necessità dei pazienti che richiedono cure palliative resta frammentata. La disponibilità di équipe dedicate varia significativamente tra strutture e territori, influenzando la continuità di assistenza e la qualità complessiva dell’intervento.
Importanza della formazione per migliorare l’assistenza palliativa
Il potenziamento della formazione rappresenta una leva fondamentale nel migliorare l’assistenza palliativa. La survey SIGG ha evidenziato come una preparazione adeguata degli operatori permetta non solo una migliore gestione clinica, ma anche una maggiore capacità di comunicazione con pazienti e famiglie, un aspetto essenziale in una dimensione di cura che punta al benessere globale della persona.
Il progetto formativo coinvolge quindi non solo medici e infermieri, ma anche tutto il personale che lavora a contatto con gli anziani, creando una consapevolezza condivisa sull’importanza delle cure palliative e sulla necessità di un approccio multidisciplinare e personalizzato.
Benefici attesi dall’implementazione delle cure palliative
Un accesso più diffuso e strutturato alle cure palliative può avere ricadute positive non solo sulla qualità di vita degli anziani ma anche sul sistema sanitario nel suo complesso. Una gestione migliore dei sintomi e del dolore riduce il ricorso a ospedalizzazioni non necessarie e consente un’assistenza più mirata e rispettosa delle volontà del paziente.
Inoltre, il rafforzamento delle competenze nelle RSA e negli ospedali contribuisce a una presa in carico più integrata, favorendo la continuità assistenziale tra ospedale, territorio e domicilio.
L’indagine SIGG sottolinea quindi come la sinergia tra conoscenza, formazione e organizzazione possa essere la chiave per rispondere efficacemente al bisogno di cure palliative della popolazione anziana italiana, migliorando sia il benessere individuale sia le performance del sistema sanitario.








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