Tempo di lettura: 3 minutiSta per iniziare TEDx Roma 2017 e avrà lo sguardo rivolto al benessere e alla sostenibilità. Si parlerà di educazione alla salute, con focus dedicati anche all’alimentazione e in particolare alla dieta mediterranea. Pensatori, visionari e innovatori dall’Italia e dal mondo proveranno a immaginare il futuro dell’umanità da oggi ai prossimi vent’anni.
La quarta edizione, in programma per l’8 aprile presso l’Auditorium Conciliazione, è intitolata “2037 – The future is our present”. Oggi durante la conferenza stampa di presentazione, guidata da Emilia Garito, organizer dell’evento, sono intervenuti Carlo Alberto Pratesi, professore ordinario di Marketing, innovazione e sostenibilità all’università Roma Tre; Marco Menichelli, esperto in intelligenza artificiale e direttore R&S di Silicondev; Giulia Baccarin, fondatrice di I-care (società specializzata nella diagnostica di precisione dello stato di salute degli impianti industriali) e vincitrice del premio Gamma Donna de Il Sole 24 Ore per l’imprenditoria femminile.
Caratteristica della formula originale e ormai consolidata delle conferenze TED (acronimo di technology, entertainment and design), è che ogni intervento dura non più di 18 minuti.
Si affronteranno tematiche che vanno dall’economia sostenibile, all’impatto della medicina più avanzata, alla cyber security e l’intelligenza artificiale, nonchè le esigenze di un mondo che cambia e richiede sempre più risorse ed energia, i percorsi possibili e gli impatti delle trasformazioni in atto. Sempre partendo dal presupposto che scelte sostenibili richiedono l’impegno sia singolarmente che globalmente. Al TEDx di Roma si è sempre parlato di futuro e di innovazione ma quest’anno è diverso, ha spiegato Emilia Garito introducendo i relatori: “il 2037 rappresenta un futuro prossimo, che stiamo progettando già ora; si tratta di una distanza temporale che noi stessi possiamo coprire, entro la quale, perciò, vedremo il risultato delle nostre scelte”.
L’organizzatrice ha inoltre ricordato la centralità dell’uomo nelle problematiche e nelle opportunità relative al progresso, e l’importanza di una riflessione comune sul come le politiche, l’economia e la tecnologia non possano prescindere dalla considerazione primaria del miglioramento della condizione umana e delle decisioni riguardo i diritti umani. “Abbiamo coinvolto persone che si pongono questi problemi tutti i giorni – ha spiegato Emilia Garito – per una visione delle potenzialità tecnologiche dell’innovazione del futuro accompagnata da una riflessione un po’ più lenta ed orientata alla comprensione dell’impatto delle scelte sulla società. Uno slow thinking, quindi, che ci renda responsabili di scelte etiche; perché già adesso l’innovazione esponenziale non consente di commettere errori ai quali non si può rimediare”.
Parlando di acqua e di futuro, per di più in prossimità della Giornata Mondiale dell’Acqua, sono stati riportati i dati del World Water Council, che parlano di quasi un miliardo di persone senza accesso ad acqua sicura e di un costo totale legato all’insicurezza delle risorse idriche per l’economia globale stimato in 500 miliardi di dollari l’anno, il quale, se si aggiunge l’impatto ambientale, cresce ulteriormente fino ad arrivare all’1% del Pil globale. “Il problema è catastrofico – ha commentato il professor Pratesi, che si concentrerà, nel suo intervento al TEDx Roma 2017, sulle tematiche relative alla sostenibilità del settore alimentare – e noi del nord del mondo ancora non lo vediamo e ci sentiamo meno colpiti da questa siccità che invece colpirà a breve tutti gli abitanti del pianeta. Tra 30/40 anni i nostri nipoti ci chiederanno increduli se veramente noi lavavamo auto e pavimenti con l’acqua potabile”. L’acqua potabile, infatti, è una piccolissima percentuale di quella presente e trasformare quella non potabile in potabile ha un’impatto energetico spaventoso per cui è un tipo di processo difficile e dispendioso da realizzare. La prima regola, pertanto, rimane il risparmio. “Bisogna educare le persone al valore dell’acqua ed utilizzare il progresso tecnologico per ridurre consumo e sprechi; per esempio servendosi di immagini satellitari per individuare le perdite degli acquedotti, grande effetto negativo della nostra distribuzione dell’acqua e che con la tecnologia può essere gestito. Non sappiamo se la purificazione dell’acqua sarà economica; sicuramente sarà sempre più economico il risparmio e qusto dipenderà molto dall’educazione fatta da bambini: se al bambino viene insegnato il valore della risorsa è probabile che da adulto mantenga quella sensibilità, se, di contro, si continua ad insegnare che l’acqua è un bene diffuso e gratis, gli atteggiamenti saranno ancora irresponsabili”.