Tempo di lettura: 2 minutiEsami gratuiti per salvaguardare la salute del cuore. Nei prossimi otto mesi il Truck Tour Banca del Cuore toccherà 30 città italiane nelle quali si potrà effettuare uno screening di prevenzione cardiovascolare che include non solo elettrocardiogramma e screening aritmico, ma anche misurazione della pressione arteriosa e prelievo di una goccia di sangue dal dito così da poter valutare il profilo lipidico, vale a dire colesterolo totale, Hdl, Ldl, trigliceridi, glicemia ed emoglobina glicata. L’iniziativa fa parte della Campagna nazionale di Prevenzione Cardiovascolare, promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore – Onlus dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri e di Federsanità Anci.
Le città
Partito da Sanremo, il Truck Tour Banca del Cuore proseguir ad Ancona, Pescara, Bari, Lecce, Matera, Cosenza, Catanzaro, Napoli, Avellino. E ancora, Roma, Viterbo, Perugia, Firenze, Torino, Genova, Nuoro, Cagliari, Palermo, Catania, Viareggio, Cremona, Milano, Bergamo, Trieste, Venezia, Trento, Vicenza, Bologna, Rimini. Per conoscere le date delle varie tappe CLICCA QUI
BancomHeart
A tutti verrà consegnata gratuitamente la propria BancomHeart, la card di Banca del Cuore. Una card unica al mondo, grazie alla quale i possessori possono prendersi cura meglio del proprio cuore, anche lontano da casa, in viaggio o quando non si ha la possibilità di raggiungere il proprio medico. Le informazioni mediche raccolte sono conservate nella “Banca del Cuore”: una cassaforte digitale dove le informazioni mediche relative al cuore sono sempre disponibili e consultabili. Infatti, la BancomHeart, grazie alla password segreta conosciuta solo dall’utente, consente di connettersi, via internet dall’Italia e dall’estero, alla Banca del Cuore e di vedere o scaricare il proprio elettrocardiogramma e i dati clinici ogni volta che lo si desidera.
Sul territorio
Sempre in tema di salute del cuore, tra le iniziative messe in campo nelle singole regioni, vale la pena citare quella dell’Ospedale San Giuliano che apre le porte della cardiologia a tutti. L’iniziativa si svolgerà da domani (14 febbraio) sono 17, dalle 12.30 alle 15.00 nell’ambulatorio di Cardiologia dell’Ospedale San Giuliano (Napoli). I cittadini che lo vorranno potranno parlare coi cardiologi, effettuare il calcolo del proprio rischio cardiovascolare, indice di massa corporea, misurare glicemia, pressione arteriosa e saturazione delll’ossigeno nel sangue.
Dall’Iss arriva una nuova biopsia liquida per la diagnosi dei tumori
News Presa, Prevenzione, Ricerca innovazioneUna biopsia liquida per analizzare le particolari particelle, dette vescicole, rilasciate nel sangue dai tumori, che trasportano le alterazioni molecolari del tessuto tumorale di origine. Si tratta di un nuovo metodo sviluppato nei laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) da un’equipe coordinata dalla ricercatrice Désirée Bonci e da Ruggero De Maria, ordinario di Patologia Generale alla Università Cattolica. Un nuovo approccio sperimentato finora su pazienti affetti da tumore alla prostata in uno studio pubblicato su Oncogene, e su pazienti colpiti da cancro al polmone e al colon in due altri studi in corso di pubblicazione.
“L’eterogeneità e complessità dei tumori rende molto difficile individuare una terapia unica ed efficace – spiega Bonci -. Inoltre la risposta individuale del paziente ai farmaci è, molte volte, non prevedibile. Ad oggi l’obiettivo assoluto per combattere questo male è procedere, quanto più possibile, ad un trattamento personalizzato”. Questo studio, afferma, “ci ha permesso, per la prima volta, di valutare segnali proteici attivati e indicativi di tumore e dello stato molecolare del cancro in pazienti affetti da neoplasie al polmone, colon e prostata. Questi segnali sono associati alla presenza di cancro, alla progressione tumorale e alla resistenza alle terapie e sono bersagli di nuovi farmaci approvati definiti targeted therapy”.
Questo tipo di biopsia liquida realizzata con “tecniche innovative, sofisticate e sensibili – chiarisce De Maria – potrà permettere di avere una diagnosi sempre più precoce e certa di tumore”. Inoltre, spiega lo specialista, “i tumori avanzati spesso cambiano il loro assetto molecolare durante il trattamento con lo sviluppo di resistenze secondarie. Questo tipo di biopsia liquida, adeguatamente sviluppata, ci potrà permettere di avere un metodo non-invasivo per monitorare il tumore fin dall’esordio, per individuare tempestivamente le recidive e l’insorgenza di resistenza alle terapie”.
Il gruppo rock con abilità diverse protagonista del palco di Sanremo
Associazioni pazienti, News PresaNell’ultima serata dal Festival è toccato a loro: dal vivo a Sanremo si sono esibiti i Ladri di carrozzelle, il gruppo rock che formato da persone con diverse abilità che rappresenta il progetto sociale più longevo del mondo musicale italiano collegato al Terzo Settore.
Questi artisti speciali hanno aperto l’ultima serata della 67° edizione del Festival con una canzone che è un inno alla vita già dal titolo: “Stravedo per la vita”.
I Ladri di Carrozzelle fanno parte della Cooperativa Arcobaleno di Frascati. La band nasce nel 1989 al rientro da una vacanza passata in un villaggio turistico per ragazzi con disabilità: alcuni di loro hanno in comune la passione per la musica e decidono di mettersi insieme.
Nel corso degli anni il gruppo si arricchisce di nuovi elementi e cambia membri anche a causa dell’aggravarsi della patologia dei fondatori. I ragazzi presenti a Sanremo sono solo la rappresentanza di un gruppo composto da circa 20 elementi suddivisi in diverse formazioni che si esibiscono a seconda dell’impegno richiesto.
Stravedo per la vita è il titolo della canzone arrangiata che è stata orchestrata dal Maestro Federico Capranica, mentre le parole sono di Paolo Falessi. La band è prodotta da CubikTv, giovane e coraggiosa webtv che crede e sostiene nella bellezza della ‘diversità’.
Su Cubik tv è possibile vedere i video di sostegno ai Ladri inviati via WhatsApp da attori, cantanti, registi, sportivi, musicisti, e tanti amici, nostri e loro!
Angelipress.com in questa occasione ha svolto una funzione di supporto e ‘facilitazione’ per i Ladri.
Forza Ladri di Carrozzelle!
#stravedoperlavita
Il testo di Stravedo per la vita
Come un vecchio marinaio
mentre osserva nuove coste
Nel silenzio della notte
Vuole risposte
La vita nel mio caso
un po’s’è divertita
Non ci vedo più
ma stravedo per la vita
Quante sono le domande
Che rimangono nel vuoto
Sono veramente tante
Beh Io ci nuoto
Non reggo i pessimisti
e la gente risentita
via le facce tristi perché io si
Stravedo per la vita (per la vita)
Si stravedo per la vita (per la vita)
È inutile negare che è tanta la fatica
mai tirarsi indietro perché io
Stravedo per la vita (per la vita)
Si stravedo per la vita (per la vita)
E guardo sempre avanti affronto la salita
anche se non ci vedo io stravedo
Stravedo per la vita (per la vita)
Si stravedo per la vita (per la vita)
Quando posso sempre canto
perché questo mi difende
Fuggo la malinconia
guai a chi si arrende
Mi piace stare in gruppo
non fare l’eremita
Anche se non ci vedo
Sai cosa penso io
Fatti vedere, il cinema e la prevenzione
News Presa, PrevenzioneGrazie alla Fondazione Umberto Veronesi il cinema fa prevenzione. L’iniziativa legata all’hashtag #fattivedere, fino a fine febbraio si terranno 20 workshop cinematografici dedicati alla prevenzione negli adolescenti. Spazio nel prossimo appuntamento (a Napoli) al film «Quel fantastico peggior anno della mia vita» (Alfonso Gomez-Rejon, 2015) e poi anche ad un dibattito con gli studenti in cui verrà presentata la campagna di prevenzione ideata da Fondazione Umberto Veronesi e dedicata ai ragazzi di età compresa fra i 14 e i 19 anni. Lo scopo è quello di incoraggiarli a rivolgersi a un medico qualora dovessero insorgere sintomi sospetti e adottare uno stile di vita sano per mantenersi in perfetta salute anche in futuro.
Incontri da non perdere
I workshop saranno l’occasione per poter chiarire tanti dubbi che spesso circondano le malattie oncologiche, arricchiti dalla presenza di divulgatori scientifici della Fondazione Umberto Veronesi e specialisti oncologi e psico-oncologi pediatrici. Per alcuni incontri è anche prevista la presenza dei campioni dello sport Lorenzo Bonetti e Giacomo Sintini, ex pazienti, che hanno deciso di aderire all’iniziativa per testimoniare l’importanza della prevenzione verso i più giovani.
L’appuntamento di Napoli
A Napoli l’incontro si svolgerà il 15 febbraio presso l’istituto Nitti di Viale Kennedy dalle 9.30 alle 12.30 . All’incontro grazie alla collaborazione della delegazione di Napoli guidata dall’Avvocato Maurizio De Tilla, parteciperanno Donatella Barus, giornalista e direttore del sito di Fondazione Umberto Veronesi, il dottor Paolo Indolfi e la dottoressa Fiorina Casale.
Tutti gli eventi in programma
Truck Tour, prevenzione gratuita per la salute del cuore
News Presa, PrevenzioneEsami gratuiti per salvaguardare la salute del cuore. Nei prossimi otto mesi il Truck Tour Banca del Cuore toccherà 30 città italiane nelle quali si potrà effettuare uno screening di prevenzione cardiovascolare che include non solo elettrocardiogramma e screening aritmico, ma anche misurazione della pressione arteriosa e prelievo di una goccia di sangue dal dito così da poter valutare il profilo lipidico, vale a dire colesterolo totale, Hdl, Ldl, trigliceridi, glicemia ed emoglobina glicata. L’iniziativa fa parte della Campagna nazionale di Prevenzione Cardiovascolare, promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore – Onlus dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri e di Federsanità Anci.
Le città
Partito da Sanremo, il Truck Tour Banca del Cuore proseguir ad Ancona, Pescara, Bari, Lecce, Matera, Cosenza, Catanzaro, Napoli, Avellino. E ancora, Roma, Viterbo, Perugia, Firenze, Torino, Genova, Nuoro, Cagliari, Palermo, Catania, Viareggio, Cremona, Milano, Bergamo, Trieste, Venezia, Trento, Vicenza, Bologna, Rimini. Per conoscere le date delle varie tappe CLICCA QUI
BancomHeart
A tutti verrà consegnata gratuitamente la propria BancomHeart, la card di Banca del Cuore. Una card unica al mondo, grazie alla quale i possessori possono prendersi cura meglio del proprio cuore, anche lontano da casa, in viaggio o quando non si ha la possibilità di raggiungere il proprio medico. Le informazioni mediche raccolte sono conservate nella “Banca del Cuore”: una cassaforte digitale dove le informazioni mediche relative al cuore sono sempre disponibili e consultabili. Infatti, la BancomHeart, grazie alla password segreta conosciuta solo dall’utente, consente di connettersi, via internet dall’Italia e dall’estero, alla Banca del Cuore e di vedere o scaricare il proprio elettrocardiogramma e i dati clinici ogni volta che lo si desidera.
Sul territorio
Sempre in tema di salute del cuore, tra le iniziative messe in campo nelle singole regioni, vale la pena citare quella dell’Ospedale San Giuliano che apre le porte della cardiologia a tutti. L’iniziativa si svolgerà da domani (14 febbraio) sono 17, dalle 12.30 alle 15.00 nell’ambulatorio di Cardiologia dell’Ospedale San Giuliano (Napoli). I cittadini che lo vorranno potranno parlare coi cardiologi, effettuare il calcolo del proprio rischio cardiovascolare, indice di massa corporea, misurare glicemia, pressione arteriosa e saturazione delll’ossigeno nel sangue.
Donare un farmaco a chi non può comprarlo. Torna l’iniziativa di Banco Farmaceutico
Associazioni pazienti, Farmaceutica, News Presa, PrevenzioneDomani, in tutta Italia, migliaia di volontari di Banco Farmaceutico, saranno presenti nelle farmacie italiane, per invitare i cittadini a donare farmaci senza obbligo di ricetta medica, da destinare ai meno abbienti. In particolare antinfluenzali, antinfiammatori e antipiretici saranno poi distribuiti agli enti caritativi della propria città che ogni giorno assistono centinaia di migliaia di poveri che non possono permettersi cure.
È dal 2000 che ogni anno, il secondo sabato di febbraio, in tutta Italia, migliaia di volontari di Banco Farmaceutico sono presenti nelle oltre 3.600 farmacie aderenti all’iniziativa, per raccogliere i farmaci, donati dai cittadini, per gli Enti assistenziali della propria città: è la GRF – Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco. Ogni Ente viene convenzionato ad una o più farmacie in cui sono raccolti esclusivamente farmaci senza obbligo di prescrizione.
In 16 anni la Giornata di Raccolta del Farmaco ha raccolto oltre 4.100.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa 24 milioni di euro. L’ultima edizione ha visto il coinvolgimento di 3.681 farmacie e oltre 14.000 volontari; dei 353.806 farmaci raccolti hanno beneficiato oltre 400.000 persone assistite dai 1.663 Enti convenzionati con Banco Farmaceutico.
Il bisogno di farmaci non riguarda più solo immigrati e profughi, ma sempre più persone e famiglie italiane. La povertà sanitaria è una emergenza con la quale siamo costretti a fare in conti quotidianamente.
Pronto Pain, la Campania in rete contro il dolore
News PresaSino a qualche tempo fa la Campania registrava un forte ritardo per la rete delle cure palliative. Oggi la situazione è molto cambiata e presto nascerà anche un nuovo servizio che consentirà di evitare che al dolore si aggiunga la “sofferenza burocratica”. Il servizio si chiama “Pronto Pain” e sarà fruibile tramite il portale hospicecampania.it. Tramite il web sarà possibile garantire ai cittadini della Campania, ancor più di oggi, sollievo nel dolore.
Una risposta appropriata
«Pronto Pain – spiega il direttore dell’Osservatorio Regionale Cure Palliative e Medicina del dolore in Campania Sergio Canzanella – ci consentirà di rispondere in modo appropriato all’esigenza dei pazienti e del loro iter diagnostico terapeutico. Inoltre, Pronto Pain permetterà l’interazione con le altre istituzioni sanitarie del territorio e con i medici di medicina generale e gli specialisti del dolore».
Il contributo dei volontari
Il servizio Pronto Pain sarà attivo da marzo anche grazie all’apporto dei volontari delll’Associazione House Hospital onlus. Tutti formati con corsi ad hoc per un totale di 30 ore. «Si parte dall’analisi del bisogno – dice Canzanella – per poi offrire delle risposte partendo da un presupposto: è sempre possibile e doveroso migliorarsi riconoscendo però i propri limiti e soprattutto rispettando i ruoli. Lo scopo e nel cercare la via migliore per portare un po’ di sollievo”. L’obiettivo finale è la vicinanza al paziente perché la persona che ha dolore quasi sempre porta con sé la dimensione della sofferenza.
Il questionario sul sollievo
Sul portale www.hospicecampania.it è anche disponibile il Questionario sul Sollievo, che tutti possono compilare in forma anonima. Le schede raccolte saranno inviate alla Fondazione Nazionale “Gigi Ghirotti” di Roma, che ha istituito la Giornata Nazionale sul Sollievo che cade l’ultima Domenica di Maggio di ogni anno. Le schede saranno valutate dagli Esperti dell’Osservatorio Regionale Cure Palliative e Medicina del Dolore in Campania.
Volete dimagrire? Sudare in palestra non basta, ci vuole la dieta giusta
Alimentazione, News Presa, SportLa chiave per dimagrire non è l’esercizio fisico, ma altri fattori tra cui la dieta. L’attività fisica ha moltissimi benefici, che vanno dalla riduzione del rischio di malattie cardiache, diabete e cancro fino a un maggior benessere a livello mentale e le persone che la praticano vivono più a lungo e più in salute. Ma secondo una ricerca può essere collegata anche a un aumento dell’appetito, cosa che porta a mangiare di più per compensare o ad essere meno attivi nel corso della giornata.
Lo studio è stato fatto dalla Loyola University di Chicago, pubblicato su PeerJ ed è parte di una ricerca denominata Met (Modeling the Epidemiologic Transition Study). “I risultati indicano che l’attività fisica può non proteggere dall’aumento di peso” evidenzia l’autrice, Lara R. Dugas. Per la ricerca sono state prese in esame 1944 persone, tra i 25 e i 40 anni, provenienti dagli Stati Uniti e da altri quattro Paesi: Ghana, Giamaica, Sudafrica e Seychelles. Per controllare il livello di attività fisica è stato chiesto loro di indossare un accelerometro per una settimana e sono stati misurati altri valori come peso, altezza e grasso corporeo all’inizio, dopo un anno e dopo due. Dalle misurazioni all’inizio della ricerca i ghanesi sono risultati quelli con un peso inferiore e più in forma, mentre erano gli americani ad avere i maggiori problemi legati ai chili di troppo. I ricercatori hanno costatato che l’aumento di peso totale in tutti i Paesi è stato maggiore tra coloro che rispondevano ai criteri delle linee guida per l’attività fisica. Ad esempio, gli uomini americani che vi avevano aderito risultavano aver guadagnato peso, mentre quelli che non soddisfacevano i criteri risultavano averlo perso. Per dimagrire, insomma, lo sport non basta. Secondo gli studiosi sono altri fattori, tra cui la dieta, ad avere un ruolo predominante .
Giornata mondiale del malato, un ecografo per i piccoli pazienti
News PresaUn ecografo di ultima generazione da donare al reparto di Terapia intensiva neonatale. Il gesto simbolico, ma anche molto concreto, segna il mondo nel quale la Curia di Napoli, e in particolare il cardinale Crescenzio Sepe, ha scelto di celebrare la giornata mondiale del malato di sabato 11 febbraio. L’ospedale prescelto è il simbolo dell’assistenza sanitaria in Campania, vale a dire il Cardarelli.
La visita
A partire dalle ore 9.00 il cardinale Sepe sarà in ospedale, prima al pronto soccorso poi negli altri reparti dove porterà ai degenti sostegno spirituale e morale. Molto concreto il gesto di donare al reparto di Terapia intensiva neonatale del Cardarelli un ecografo di ultima generazione acquistato dalla Diocesi utilizzando i fondi raccolti con l’asta di beneficenza effettuata in collaborazione con la RAI nel 2015.
Un riconoscimento ai “cardarelliani”
«Una visita – dice il direttore generale Ciro Verdoliva – che onora il Cardarelli e che ripaga i cardarelliani dell’abnegazione con la quale ogni giorno si dedicano ai pazienti. Sento di rappresentare il sentimento dell’intero ospedale – conclude – nel ringraziare Sua Eminenza del gesto che ha rivolto ai nostri piccoli pazienti, ai quali ha donato una importante apparecchiatura».
La strumentazione permetterà ai medici della TIN di approntare diagnosi ancora più dettagliate e tempestive per tutte le patologie neonatali, e in particolare per le malattie cardiache e cerebrali. Uno strumento in più grazie al quale si potrà valorizzare l’eccellenza del Cardarelli.
Il Programma
Il Cardinale inizierà la visita giungendo al Pronto Soccorso alle ore 9.00 e farà sosta nei locali del Pronto Soccorso, dell’OBI e della Rianimazione.
Poi a partire dal 4° piano visiterà i malati presenti nella Medicina d’Urgenza, nella Neurochirurgia d’Urgenza e nella Chirurgia d’Urgenza e si soffermerà al 2° piano nella TIN per donare l’Ecografo di ultima generazione acquistato dalla Diocesi utilizzando i fondi raccolti con l’asta di beneficenza effettuata in collaborazione con la RAI nel 2015.
Quindi nel Salone Moriello sarà celebrata alle ore 11.00 la Santa Messa nel corso della quale si benedirà la statua restaurata recentemente di San Camillo de Lellis Patrono degli ospedali e degli operatori sanitari. La giornata si concluderà con il saluto del Direttore Generale Verdoliva e del Presidente della Giunta Regione Campania Vincenzo De Luca.
La mastoplastica Smart: in 30 minuti con dolore limitato
News Presa, Ricerca innovazioneLa mastoplastica additiva diventa “Smart”, ed è boom di interventi. Messa a punto da Raffaele Rauso e Pierfrancesco Bove chirurghi del surgery network Chirurgiadellabellezza, questa rivoluzionaria procedura richiede solo 30 minuti e garantisce un recupero rapido e dal dolore molto limitato. La Smart mastoplastica è stata la novità del 2015 nel mondo della chirurgia estetica e poi si è consolidata confermando il proprio successo nel tempo. «È una procedura che ha successo perché, come dice il nome, è smart –spiegano Rauso e Bove–. Combina delle procedure sicure e consolidate per ottimizzare i tempi dell’intervento: mezz’ora circa a fronte delle due ore di una mastoplastica tradizionale. Il tempo di intervento di 30 minuti comporta un minor trauma chirurgico per la paziente, così da poterle garantire un post operatorio rapidissimo e risultati estremamente naturali in tempi molto brevi. L’intervento è eseguito in anestesia locale con sedazione, i tempi di ripresa anestesiologici sono rapidissimi e la paziente può così rientrare a casa in giornata».
Veloce e sicura
La tecnica prevede l’inserimento di una protesi in una tasca scolpita in sede sottomuscolare, simile ma non del tutto uguale al dual plane, con un metodo studiato per ridurre i problemi dovuti alle contrazioni dinamiche del muscolo pettorale. «Questo – spiegano i chirurghi – consente tempi di intervento estremamente brevi, cosa che riduce inoltre l’edema e il gonfiore successivi».
Le indicazioni da tenere a mente
La tecnica è indicata per tutte le pazienti che desiderano un aumento volumetrico del seno, quando non è necessario sollevarlo verso l’alto. Bisogna poi sottolineare che, grazie ai tempi più rapidi di intervento e alle basse dosi assunte di farmaci anestesiologici, anche i tempi di recupero sono accorciati e il dolore è molto limitato, per via dell’anestetico locale praticato prima dell’operazione. Le indicazioni da seguire nel post operatorio sono pochissime ma fondamentali: la paziente può riprendere la normale vita quotidiana e le attività lavorative già due giorni dopo l’intervento.
Pur sempre un intervento
La rapidità della tecnica non deve far dimenticare che la fase post-operatoria è sempre da seguire con attenzione, e dura un mese. Le indicazioni terapeutiche prevedono l’uso di guaina e reggiseno contenitivo per 30 giorni. Per 10 o 15 giorni bisogna evitare alcuni movimenti e comunque ci sono vari accorgimenti per eseguirne in modo corretto altri che coinvolgono gli arti superiori, anche quelli “banali” come alzarsi dal letto». Nel mese successivo all’operazione è bene non eseguire attività che comportano carichi eccessivi per braccia e l’attività sportiva si può riprendere al 100% dopo 60 giorni.
Salute e web, ecco il decalogo anti bufale
News Presa, Prevenzione«Sto male, che sarà? Ora controllo su internet». Questo semplice binomio “malattia / web” ha creato negli ultimi anni un numero infinito di guai. Non perché in internet non sia possibile trovare informazioni giuste o utili, bensì perché bisognerebbe avere la capacità di selezionarle, valutarle e interpretarle. Poi ci sono le bufale, tante e spesso molto d’effetto. «E- Health: Tra bufale e verità. Le due facce della Salute In rete» è un workshop promosso da Cittadinanzattiva che si è tenuto a Roma, durante il quale è stata presentata una ricerca promossa da Ibsa Foundation for Scientific Research. I dati che emergono sono significativi.
Tutti dal “dottor Google”
Visto che oltre l’88% degli italiani (il 93,3% tra le donne) consulta il web quando ha bisogno di informazioni sulla salute e visto che Google è il primo motore di ricerca al mondo, è facile capire come nasca l’espressione dottor Google. Un motore di ricerca con il camice bianco, che però fa quello che deve fare un motore di ricerca: trova documenti on-line, certo non può validarli dal punto di vista medico o fare una diagnosi. E qui nascono i primi guai. Dai dati del sondaggio Ibsa emerge anche che il 44% degli intervistati non considera questo tipo di consultazione di internet rischioso, quindi scende anche il livello d’allerta sulla verifica delle fonti. Dal sondaggio emerge anche che i cittadini tra i 24 e i 34 anni utilizzano intensamente il web come “supporto” delle loro ricerche, ma sono più diffidenti rispetto ai 45 – 54enni. Diffidenti a priori (usano poco il web e lo percepiscono come fonte “ad alto rischio”) sono invece gli ultra 65enni. Il dato più allarmante è relativo alla bufale in rete e, in particolare, sui social network. Basti pensare che la metà degli intervistati non si preoccupa per nulla della veridicità delle notizie. Il quadro della platea che si affida al web cambia, e molto, in base al titolo di studio. Vi ricorre il 96% dei laureati e appena il 24,5% di chi non è andato oltre la licenza elementare. Scarsa anche l’attenzione verso le fonti: il 44% si affida per abitudine ai primi risultati della pagina con una differenza rilevante tra i 18-24enni (55% del campione) e gli ultra 65enni (appena 22,7%).
Health Literacy
Silvia Misiti, direttore della Ibsa Foundation, spiega che l’idea di promuovere l’indagine è nata, e non quest’anno, dall’esigenza di alimentare il dibattito su questo tema. Si deve comprendere ciò che può essere fatto per migliorare la cosiddetta “Health Literacy” o Cultura della Salute. Del resto Ibsa che ha lo scopo di promuovere, sostenere e contribuire allo sviluppo della ricerca scientifica, sta lavorando da tempo sul tema della E-Health in generale. Il primo passo risale al 2015 e al workshop «La salute in rete: progresso o pericolo», fino all’innovativo corso sulla Health Literacy, rivolto ai rappresentati delle associazioni pazienti, organizzato lo scorso autunno. La Misti ricorda che proprio l’enorme possibilità offerta dalla rete in tema di disponibilità di informazioni può trasformarsi in un pericolo, se gli utenti non sono in grado di valutare l’affidabilità di quello che trovano.
Un decalogo anti bufala
Uno degli strumenti più interessanti venuti fuori dal workshop è il decalogo sulla cultura della salute. Facile da comprendere e pieno di buoni consigli per imparare a difendersi dalle informazioni incomplete o false che circolano in rete. La prima regola? «Occhio alle fonti». Selezionare le informazioni è un consigli d’oro, bisognerebbe sempre attingere da pagine ufficiali di organizzazioni riconosciute ed affidabili.