Tempo di lettura: 4 minutiLa XIV Edizione di Tennis and Friends – Salute e Sport segue tre direttrici: cuore, alimentazione e sport. Quest’anno affianca lo svolgimento degli Internazionali BNL d’Italia, in programma al Foro Italico di Roma dal 6 al 19 maggio 2024. “Una volée per la Salute: la prevenzione scende in campo” è lo slogan scelto per la serie di appuntamenti del Tour 2024. L’iniziativa, che si svolge al Foro Italico, è in collaborazione con Salute Lazio, Asl Roma 1 e Federazione Italiana Tennis e Padel.
Dopo la donazione del sangue nella prima giornata, insieme all’Associazione Donatori Nati della Polizia di Stato e alla Croce Rossa Italiana, il personale sanitario della Asl Roma 1 ha offerto oltre 500 screening e raccolto tante prenotazioni per le visite che saranno effettuate per tutta la durata degli Internazionali BNL d’Italia, negli ambulatori di dietologia, malattie metaboliche (diabete e colesterolemia), cardiologia, odontoiatria, neurologia (cefalee), oncologia, melanoma oculare e il Punto informativo Anziani Team di Comunità.
Tennis e prevenzione
Nel frattempo, i personaggi dello spettacolo sono scesi in campo giocando con professionisti del grande tennis italiano. A giocare sono stati: Paolo Bonolis, Jasmine Paolini, numero 1 d’Italia e 13° al mondo, la numero 4 italiana, Martina Trevisan, Rosario Fiorello e il Davis man Fabio Fognini, mentre Al Bano intonava l’Inno di Italia, Max Giusti arbitrava il match con i consigli di Mara Venier.
“Il mio obiettivo a Tennis and Friends – Salute e Sport è sensibilizzare come ogni anno e mettere l’accento sulla parola prevenzione che per adesso rimane l’arma più efficace che abbiamo per combattere alcune malattie anche molto importanti”, afferma Fiorello.
“Come ogni anno sono a Tennis and Friends – Salute e Sport, pronto a partecipare a questa splendida iniziativa che si dilata a macchia d’olio in tutto il territorio nazionale, anche a Torino e Napoli, grazie alla collaborazione di tantissime persone. Un’occasione per tutti per provare a considerarsi ancora un po’ meglio di come ci si sente. L’importante è che non diventi il Festival dell’ipocondriaco”, scherza Bonolis.
“A me è capitato di essere fortunato, di fare prevenzione fortuita e mi ha cambiato, anzi m’ha salvato la vita. Quindi facciamolo tutti, prego”, commenta Max Giusti.
Tra le autorità e i rappresentanti delle istituzioni che sono intervenuti: Marco Mattei, capo di gabinetto del Ministro della Salute, Daniele Frongia, vice capo di gabinetto del ministero dello Sport e i Giovani, Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute S.p.a., Simona Renata Baldassarre, assessore Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile della Regione Lazio, mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia della vita, Alessandro Onorato, assessore Grandi Eventi, Sport Turismo e Moda di Roma Capitale, Andrea Urbani, direttore della direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Giuseppe Quintavalle, medico e commissario straordinario della Asl Roma 1, Paolo Del Bene, presidente Associazione sportiva Luiss, Giorgio Meneschincheri, medico specialista in medicina preventiva, fondatore e presidente di Tennis and Friends – Salute e Sport, e Nicola Pietrangeli, presidente onorario di Tennis and Friends – Salute e Sport e ambasciatore del tennis nel mondo.
Il documentario
Inoltre è stato presentato, alla presenza di Fabrizio Zappi, direttore di Rai Documentari, “Tennis and Friends, la prevenzione scende in campo”, un documentario sulla storia della manifestazione che sarà trasmesso da Rai 2, il 17 maggio alle ore 19.00. Presente gradito ospite Roberto Sergio, Amministratore delegato Rai.
Il format per la prevenzione arriva in Usa
Tennis and Friends – Salute e Sport nel 2025 sarà anche negli Stati Uniti, in collaborazione con la Temple University di Philadelphia, che ha intenzione di applicare il format e realizzare uno studio scientifico per osservare i risultati.
“L’avvio del Tour di Tennis e Friends – Salute e Sport – afferma il professor Meneschincheri – organizzato in concomitanza con i grandi eventi sportivi, come gli Internazionali BNL d’Italia, ha lo scopo di diffondere l’informazione corretta sugli stili di vita e i rischi della sedentarietà. In particolare – sottolinea – l’obesità, malattia di cui soffre il 10% della popolazione italiana, rappresenta una sfida per il sistema sanitario del nostro Paese, dal momento che le ultime evidenze scientifiche mostrano come chi è affetto dalla sindrome metabolica, di cui l’obesità è una componente rilevante, ha anche un rischio maggiore di sviluppare un tumore. La sfida è ardua anche per la tutela della salute delle giovani generazioni, visto che già oggi il 39% dei bambini italiani di 8 anni sono in sovrappeso e il 17% è obeso”.
Tennis and Friends, le giornate di screening
Nelle giornate di venerdì 11 e sabato 12, a bordo del campo da tennis allestito dalla Federazione italiana Tennis e Padel a Piazza del Popolo per tutta la durata degli Internazionali BNL d’Italia, i medici e gli infermieri della Asl Roma 1 offriranno consulenze e screening gratuiti. In queste due giornate è prevista la presenza delle star del tennis italiano e la partecipazione dei personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e della cultura che si sfideranno nel Il Torneo “Una volée per la salute”.
“È stata una giornata straordinaria che ha visto la Asl Roma 1 capofila per il secondo anno consecutivo all’interno di questa manifestazione che lega sport e salute. Non ci fermeremo oggi ma proseguiremo in una logica itinerante fino al 19 aprile con visite e counseling sui corretti stili di vita, la sana alimentazione, l’oncologia, la cardiologica ed altre specialistiche. Il concetto fondamentale è che dobbiamo agire sulle fragilità e sulle patologie croniche. Tennis and Friends – Salute e Sport tornerà ad ottobre vedrà ancora una volta coinvolte tutte le aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche e private accreditate, questo per ribadire l’importanza della consapevolezza e della prevenzione. Un sentito ringraziamento alla Regione Lazio per questo sforzo collettivo che sottolinea come nel nostro sistema sanitario regionale nessuno è solo, siamo tutti pronti a raccogliere i bisogni di salute, soprattutto dei più fragili”, ricorda Giuseppe Quintavalle, commissario straordinario della Asl Roma 1.
L’evento è svolto in collaborazione con il Ministero della Salute, il Ministero dello Sport e dei Giovani, la Federazione Italiana di Tennis e Padel, la Regione Lazio, Salute Lazio e la Asl Roma 1
Come affrontare l’esofagite eosinofila
News BreviSabato 18 maggio, un nuovo appuntamento con le Pillole di Salute volute e organizzate dal Network Editoriale PreSa, in collaborazione con Radio Kiss Kiss. Si parlerà di una patologia che non tutti conoscono, che può incidere radicalmente sulla qualità di vita dei pazienti colpiti: l’esofagite eosinofila. In particolare, sarà la professoressa Paola Iovino a fare il punto su diagnosi, sintomi e gestione della patologia. L’appuntamento è per sabato 18 maggio alle 8.30 circa. Stay Tuned!
“Contenuto realizzato da Radio KissKiss in collaborazione con PreSa, con il supporto di Sanofi”
Dialisi domiciliare riduce costi e migliora vita dei pazienti, lo studio
Prevenzione, NewsLa dialisi domiciliare, svolta anche in maniera autonoma dal paziente, migliora la qualità della vita, riduce i costi sociali e l’impatto sul Servizio sanitario nazionale. Eppure, tra le opzioni terapeutiche per il trattamento della malattia renale cronica, viene ancora preferita l’emodialisi, praticata solo nei centri specializzati.
È uno dei risultati a cui giunge lo studio, condotto da Altems – Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il lavoro inoltre sarà presentato a Roma, mercoledì 8 maggio presso il Ministero della Salute nell’incontro “DIALISI, CAMBIA TUTTO. Valutazione HTA e percorso clinico assistenziale”.
Dialisi domiciliare, lo studio
Lo studio ha approfondito le opzioni terapeutiche oggi esistenti per la malattia renale cronica. Inoltre ha messo a confronto, attraverso l’approccio di HTA, la dialisi peritoneale e l’emodialisi sulla base di valutazioni costo-utilità e costo-efficacia.
La malattia renale cronica è una patologia che compromette la normale funzionalità del rene. Parlarne è importante per i rischi e i gravi problemi di salute che ne conseguono, sottolineano gli specialisti.
In Italia si stima che circa il 10% della popolazione ne soffra. Nella maggior parte dei casi la diagnosi giunge in fase tardiva.
Secondo il Rapporto 2023 del Registro Italiano di Dialisi (relativo al 2021), l’incidenza della dialisi è di 160 persone su un milione (circa 6mila), con una prevalenza di 762 persone su un milione (circa 45mila).
Durante l’incontro, inoltre, verranno messe in luce le difformità nelle Regioni italiane per l’accesso ai trattamenti. Oggi infatti il 91% dei pazienti in Italia è sottoposto a trattamento dialitico extracorporeo presso un centro ospedaliero pubblico o privato accreditato, solo il 9% riceve la terapia a domicilio con dialisi peritoneale e soltanto 200 pazienti riescono a effettuare il trattamento di emodialisi domiciliare.
Disabilità intellettiva, lavoro e inclusione, l’esempio di tre progetti
News PresaL’inclusione è un valore per l’intera comunità. Eppure i modelli organizzativi spesso non riescono a tutelare i diritti delle persone con disabilità intellettive. Sono le associazioni a colmare le lacune. Sulla sostenibilità di un percorso di emancipazione concreta delle persone con disabilità si è discusso in un incontro in Puglia, a Lecce, promosso dalla Fondazione Div.ergo – ONLUS. Rappresentanti delle associazioni e mondo accademico, con il supporto delle Istituzioni, si sono interrogati sull’immagine che inchioda le persone con disabilità intellettiva nel ruolo di semplici destinatari di politiche assistenziali, ostacolando la loro piena inclusione nel mondo del lavoro. Dall’analisi è emerso come i giovani con disabilità intellettiva si trovino dinanzi al continuo ricorso ad esperienze di formazione post scolastiche che – spesso – difficilmente sfociano in veri percorsi lavorativi. Assumono, invece, la forma dell’espediente per occupare il tempo, sottolinea la fondazione. Se il mercato non è disposto a pagare il costo dei beni sociali, allora è necessario realizzare un modo per moltiplicare forme sostenibili di impresa sociale. La conferenza, dal titolo: “Lavoro o lavoretti? – esperienze, prospettive e ostacoli per l’inclusione lavorativa di persone con disabilità intellettiva” ha cercato di individuare – con l’aiuto del prof. Carlo Lepri – i cambi di paradigma sociali e culturali. Inoltre ha indagato i passaggi legislativi necessari a tutelare l’effettivo e pieno esercizio dei diritti di cittadinanza secondo i principi di autodeterminazione e non discriminazione, in coerenza con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006, ratificata e resa esecutiva con legge 3 marzo 2009, n. 18.
Cambio di paradigma culturale: persone con disabilità intellettiva eterni bambini. L’importanza di costruire l’immagine adulta
“Inizia a prendere spazio una rappresentazione legata all’idea adulta della persona con disabilità intellettiva e non secondo un’immagine infantilizzante”, mette in luce la fondazione. Spesso per le persone con disabilità intellettiva i progetti di vita autonoma sono impantanati nella gestione delle problematiche della quotidianità. Si scontrano con la fatica dei genitori di vedere il figlio in prospettiva e ad agire dei distanziamenti necessari. Difatti, molte di queste persone, nella loro condizione di disabilità, stentano a realizzare i normali processi di contrapposizione ai genitori, ad uscire dal nucleo familiare, perpetuando, invece, forme di simbiosi e di dipendenza.
Molto dipende dal contesto e dall’approccio di chi è parte della rete sociale delle persone con disabilità intellettiva. La risposta alla domanda “chi sono io” è strettamente legata all’interazione e al rimando, che determina l’identità di altri. Per questo è urgente decostruire l’immagine del bambino per costruire quella dell’adulto.
Concetto di persona
“Il concetto di ‘persona’ con disabilità – così come evidenziato dalla L. 227/21 – presuppone la valorizzazione dal punto di vista etico (la persona è sacra non può essere sostituita nell’universo in cui è presente), dei significati politici (la persona è l’individuo più i suoi diritti, come affermava Hannah Arendt) e dei significati psicosociali”, si legge nell’analisi. “Le persone sono individui che interpretano ruoli nella vita, con diritti e doveri. Nel mondo degli adulti la persona è colei che interpreta ruoli diversi in base ai contesti e la completezza, la ricchezza della persona è data dalla qualità e quantità di ruoli sociali che riesce ad interpretare”.
Valore del lavoro: tre esperienze a confronto
Qual è il valore del lavoro? Cosa deve avere il lavoro per essere veramente emancipativo? Il lavoro, accanto al suo valore remunerativo, assume un carattere di generatore di benessere e di promozione della vita umana. Si tratta di un’occasione di socializzazione, di stare con gli altri; è un organizzatore del tempo. Per questo molte esperienze di inclusione lavorativa che si riducono a poche ore a settimana rischiano di essere poco significative. Il lavoro, qualunque esso sia, è per ciascuno partecipazione al bene comune. Infine, il lavoro è fonte di identità, fa acquisire dei ruoli, una funzione sociale.
Spunto per queste riflessioni è stata la restituzione dei risultati dei progetti “Trasformiamoci”, presentato dalla presidente dott.ssa Annalisa Paradiso, e del progetto “Essenze”, presentato dalla dott.ssa Maria Teresa Pati, presidente della Fondazione Div.ergo – ONLUS, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Regione Puglia, Assessorato al Welfare nell’ambito della misura “Puglia Capitale Sociale 3.0” Linea A.
Trasformiamoci, promosso dalla cooperativa Filodolio con il sostegno di Fondazione Prosolidar, ha realizzato percorsi di agricoltura sociale che hanno coinvolto cinque giovani con disabilità intellettiva, impegnati, dapprima, nel recupero e nella coltivazione di oltre quattro ettari di terreno incolti o abbandonati, con la produzione di ortaggi, grano, legumi, micro-ortaggi, zafferano e topinambur, e poi nella trasformazione dei prodotti orticoli e nel confezionamento e distribuzione.
Altra esperienza innovativa promossa da Fondazione Div.ergo – ONLUS è quella del progetto “Laboratorio creativo Div.ergo”, laboratorio di creazione di prodotti artigianali, che sul tema dell’inclusione lavorativa ha mosso importanti passi. Dal 1° marzo 2024 saranno assunte altre due giovani con disabilità intellettiva, grazie al contributo di Chapron Charity Foundation, che si aggiungeranno ai 4 già assunti dal 2016 in poi. In totale sono tre contratti a tempo indeterminato e tre contratti a tempo determinato.
Nuovi input legislativi, il budget di progetto
Il sistema normativo, con la legge delega 227/21, punta ad assicurare alla persona il riconoscimento della propria condizione di disabilità per rimuovere gli ostacoli e per attivare i sostegni utili al pieno esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, delle libertà e dei diritti civili e sociali nei vari contesti di vita, liberamente scelti e superare molti degli ostacoli che hanno di fatto reso inefficaci o scarsamente incisivi molti strumenti normativi del passato, a partire dalla famosa L. 68/1999.
L’attuazione del progetto di vita è sostenuta dal budget di progetto che è costituito, in modo integrato, dall’insieme delle risorse umane, professionali, tecnologiche, strumentali ed economiche, pubbliche e private, attivabili anche in seno alla comunità territoriale e al sistema dei supporti informali. La predisposizione del budget di progetto è effettuata secondo i principi della co-programmazione, della co-progettazione con gli enti del terzo settore, dell’integrazione e dell’interoperabilità nell’impiego delle risorse e degli interventi pubblici e, se disponibili, degli interventi privati. Il budget di progetto è caratterizzato da flessibilità e dinamicità al fine di integrare, ricomporre, ed eventualmente riconvertire, l’utilizzo di risorse pubbliche, private ed europee.
Variante genetica causa l’obesità infantile
Bambini, News, Ricerca innovazioneI ricercatori del Children’s Hospital di Philadelphia (Chop) hanno scoperto che l’obesità infantile potrebbe essere legata ad una variante genetica. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Cell Genomics e potrebbe portare a nuove terapie mirate per affrontare questo crescente problema di salute pubblica.
Lo studio sull’obesità infantile
Lo studio condotto dai pediatri del Children’s Hospital fornisce importanti intuizioni sul funzionamento dell’ipotalamo e sul suo ruolo nell’obesità infantile comune. Questa regione del sistema nervoso è risultata cruciale nel regolare il consumo di cibo e diventa un obiettivo potenziale per trattamenti futuri. Ovviamente, questa scoperta non cambia il fatto che molti bambini sono obesi perché hanno un’alimentazione del tutto scorretta.
I geni coinvolti nell’obesità infantile
I fattori genetici e ambientali sono entrambi determinanti nell’aumento dell’obesità infantile. Tuttavia, la scoperta di una variante genetica specifica, denominata “rs7132908”, sul cromosoma 12, rappresenta un passo significativo verso la comprensione dei meccanismi sottostanti a questa condizione. Il gene si trova vicino al gene FAIM2, importante per lo sviluppo del sistema nervoso, suggerendo un legame diretto con la regolazione neurale del consumo di cibo.
Neuroni
Sheridan Littleton, primo autore dello studio, spiega che la variante scoperta è associata a uno dei segnali genetici più forti mai trovati per l’obesità infantile. In esperimenti in provetta, i ricercatori hanno osservato una potenziale riduzione dei neuroni nella regione ipotalamica correlata a questa variante. Ciò che rende questa scoperta ancora più promettente è il suo potenziale impatto terapeutico. Littleton, infatti, che con ulteriori ricerche, c’è il potenziale per scoprire come questa variante genetica possa divenire il bersaglio di nuove terapie specificamente progettate per trattare l’obesità infantile.
Altri problemi di salute
Ma le implicazioni non si fermano qui. La variante genetica individuata è stato anche associata ad altri problemi di salute, inclusa una maggiore suscettibilità al diabete di tipo 2 e una precoce età del ciclo mestruale. Questo sottolinea ulteriormente il ruolo centrale del cervello nella genetica dell’obesità e offre nuove strade per ulteriori ricerche.
Orecchio bionico, così Luca ha ritrovato l’udito
NewsUn orecchio bionico impiantato all’ospedale Monaldi di Napoli ha permesso ad un giovane paziente di soli 16 anni di acquisire l’udito. La notizia sta comprensibilmente facendo il giro del web, anche perché il giovane, a causa di una malattia, non aveva l’orecchio esterno. Insomma, con questo orecchio bionico si è fatto un nuovo importante passo in avanti in un ospedale, il Monaldi di Napoli, che è già Centro di riferimento regionale per gli impianti cocleari e per l’attività implantologica all’avanguardia. E l’Italia, va detto, è tra i paesi che più sono attivi nella cura delle patologie dell’udito.
Customizzazione dell’orecchio bionico
L’orecchio bionico impiantato a Luca, lo chiameremo così, è una protesi “OSIA” di ultima generazione. L’operazione, molto complessa, è stata effettuata presso l’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, diretta dal professore Giuseppe Tortoriello ed è stato eseguito dai dottori Giuseppe Barba e Rosa Grassia. Il ragazzo ha ricevuto un trattamento innovativo, potendo così contare su quella che a tutti gli effetti può essere considerata una soluzione personalizzata. Con il nuovo impianto non solo ha riacquistato l’udito ma è potuto tornare a condurre una vita del tutto normale.
La sindrome
La malattia che gli aveva impedito di sentire si chiama sindrome di Franceschetti, si tratta di una condizione rara che colpisce lo sviluppo craniofacciale. “È la prima volta che al Monaldi viene utilizzato questo orecchio bionico, un particolare device che ci consente di assicurare miglioramenti tangibili per la qualità di vita dei pazienti”, spiega il professore Tortoriello. Il Monaldi è centro all’avanguardia per la chirurgia della sordità con l’impianto, nell’ultimo anno, di 22 orecchi bionici. “Eccezionali – sottolinea il direttore generale Anna Iervolino – sono anche i risultati raggiunti per la chirurgia oncologica laringea, e ben 54 pazienti provenienti da altre regioni hanno scelto la UOC diretta dal professore Tortoriello per farsi curare”.
Additivi nei cibi e rischio diabete tipo 2. Sette ‘incriminati’
Alimentazione, Associazioni pazienti, News, Ricerca innovazioneSi tratta di una famiglia di additivi alimentari utilizzata nell’industria per migliorare la consistenza, il colore e il gusto dei cibi processati. Gli emulsionanti servono a miscelare liquidi come acqua e olii agendo sui loro legami polari e sono onnipresenti nei cibi ultra-processati: si trovano nel cioccolato, nei prodotti da forno, biscotti, gelati, maionese, salse, olii ecc.
Dopo essere stati messi sotto accusa per il loro potenziale rischio di contribuire ad obesità, cancro e malattie cardiovascolari, una nuova analisi dello studio prospettico di coorte NutriNet Santé aggiunge alla lista anche il rischio di diabete di tipo 2.
Additivi e rischi per la salute
Nonostante le autorità sanitarie li considerino sicuri e ne consentano l’uso in quantità definite sulla base di criteri di citotossicità e genotossicità, stanno emergendo evidenze dei loro effetti negativi sul microbiota intestinale, poiché innescano a cascata infiammazione e alterazioni metaboliche.
Il nuovo studio
Lo studio, pubblicato su The Lancet Diabete & Endocrinology ha analizzato i dati di oltre 104 mila adulti arruolati dal 2009 al 2023 a cui è stato chiesto di compilare registri dietetici di 24 ore ogni 6 mesi. Lo scopo era valutare l’esposizione agli emulsionanti. Del campione, l’1% ha sviluppato diabete di tipo 2 durante il follow up di 6-8 anni.
Additivi, 7 incriminati
La ricerca su The Lancet è la prima a valutare l’associazione tra emulsionante e rischio di sviluppare diabete di tipo 2. Dei 61 additivi identificati, sono sette gli emulsionanti ‘attenzionati’ associati all’aumento del rischio di diabete: E407 (carragenine totali), E340 (esteri di poliglicerolo di acido ricerolo), E472e (esteri di acidi grassi),E331 (citrato di sodio), E412 (gomma di guar), E414 (gomma arabica), E415 (gomma di xantano), oltre ad un gruppo chiamato ‘carragenine’.
Gli additivi sono stati assunti nel 5% da frutta e verdure ultra lavorate (come verdure in scatola e frutta sciroppata), nel 14.7% da torte e biscotti, nel 10% da prodotti lattiero-caseari.
Additivi: più attenzione alle etichette
“Come diabetologi questo studio ha tre conseguenze importanti: la necessità di contenere il consumo di cibi ultra-processati, l’appello ad una maggiore attenzione alle etichette e la necessità di chiedere una regolamentazione più stringente allo scopo di proteggere i consumatori” sottolinea il Professor Angelo Avogaro, Presidente SID.
“Sebbene siano necessari ulteriori studi a lungo termine, le alterazioni del microbiota intestinale, fanno ritenere che potrebbero essere necessario rivedere gli ADA (livelli giornalieri di assunzione).
Precedenti prove che legavano l’assunzione di carragenina all’infiammazione intestinale hanno portato l’JECFA a limitarne l’uso nelle formule e negli elementi per neonati. Stiamo assistendo ad un preoccupante aumento del diabete di tipo 2 anche tra bambini e adolescenti” spiega la Prof.ssa Raffaella Buzzetti, Presidente eletto SID.
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Tennis e prevenzione, agli Internazionali BNL d’Italia visite gratuite
News Presa, Alimentazione, News, Prevenzione, Sport, Stili di vitaLa XIV Edizione di Tennis and Friends – Salute e Sport segue tre direttrici: cuore, alimentazione e sport. Quest’anno affianca lo svolgimento degli Internazionali BNL d’Italia, in programma al Foro Italico di Roma dal 6 al 19 maggio 2024. “Una volée per la Salute: la prevenzione scende in campo” è lo slogan scelto per la serie di appuntamenti del Tour 2024. L’iniziativa, che si svolge al Foro Italico, è in collaborazione con Salute Lazio, Asl Roma 1 e Federazione Italiana Tennis e Padel.
Dopo la donazione del sangue nella prima giornata, insieme all’Associazione Donatori Nati della Polizia di Stato e alla Croce Rossa Italiana, il personale sanitario della Asl Roma 1 ha offerto oltre 500 screening e raccolto tante prenotazioni per le visite che saranno effettuate per tutta la durata degli Internazionali BNL d’Italia, negli ambulatori di dietologia, malattie metaboliche (diabete e colesterolemia), cardiologia, odontoiatria, neurologia (cefalee), oncologia, melanoma oculare e il Punto informativo Anziani Team di Comunità.
Tennis e prevenzione
Nel frattempo, i personaggi dello spettacolo sono scesi in campo giocando con professionisti del grande tennis italiano. A giocare sono stati: Paolo Bonolis, Jasmine Paolini, numero 1 d’Italia e 13° al mondo, la numero 4 italiana, Martina Trevisan, Rosario Fiorello e il Davis man Fabio Fognini, mentre Al Bano intonava l’Inno di Italia, Max Giusti arbitrava il match con i consigli di Mara Venier.
“Il mio obiettivo a Tennis and Friends – Salute e Sport è sensibilizzare come ogni anno e mettere l’accento sulla parola prevenzione che per adesso rimane l’arma più efficace che abbiamo per combattere alcune malattie anche molto importanti”, afferma Fiorello.
“Come ogni anno sono a Tennis and Friends – Salute e Sport, pronto a partecipare a questa splendida iniziativa che si dilata a macchia d’olio in tutto il territorio nazionale, anche a Torino e Napoli, grazie alla collaborazione di tantissime persone. Un’occasione per tutti per provare a considerarsi ancora un po’ meglio di come ci si sente. L’importante è che non diventi il Festival dell’ipocondriaco”, scherza Bonolis.
“A me è capitato di essere fortunato, di fare prevenzione fortuita e mi ha cambiato, anzi m’ha salvato la vita. Quindi facciamolo tutti, prego”, commenta Max Giusti.
Tra le autorità e i rappresentanti delle istituzioni che sono intervenuti: Marco Mattei, capo di gabinetto del Ministro della Salute, Daniele Frongia, vice capo di gabinetto del ministero dello Sport e i Giovani, Marco Mezzaroma, presidente di Sport e Salute S.p.a., Simona Renata Baldassarre, assessore Cultura, Pari Opportunità, Politiche giovanili e della Famiglia, Servizio civile della Regione Lazio, mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia della vita, Alessandro Onorato, assessore Grandi Eventi, Sport Turismo e Moda di Roma Capitale, Andrea Urbani, direttore della direzione regionale salute e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Giuseppe Quintavalle, medico e commissario straordinario della Asl Roma 1, Paolo Del Bene, presidente Associazione sportiva Luiss, Giorgio Meneschincheri, medico specialista in medicina preventiva, fondatore e presidente di Tennis and Friends – Salute e Sport, e Nicola Pietrangeli, presidente onorario di Tennis and Friends – Salute e Sport e ambasciatore del tennis nel mondo.
Il documentario
Inoltre è stato presentato, alla presenza di Fabrizio Zappi, direttore di Rai Documentari, “Tennis and Friends, la prevenzione scende in campo”, un documentario sulla storia della manifestazione che sarà trasmesso da Rai 2, il 17 maggio alle ore 19.00. Presente gradito ospite Roberto Sergio, Amministratore delegato Rai.
Il format per la prevenzione arriva in Usa
Tennis and Friends – Salute e Sport nel 2025 sarà anche negli Stati Uniti, in collaborazione con la Temple University di Philadelphia, che ha intenzione di applicare il format e realizzare uno studio scientifico per osservare i risultati.
“L’avvio del Tour di Tennis e Friends – Salute e Sport – afferma il professor Meneschincheri – organizzato in concomitanza con i grandi eventi sportivi, come gli Internazionali BNL d’Italia, ha lo scopo di diffondere l’informazione corretta sugli stili di vita e i rischi della sedentarietà. In particolare – sottolinea – l’obesità, malattia di cui soffre il 10% della popolazione italiana, rappresenta una sfida per il sistema sanitario del nostro Paese, dal momento che le ultime evidenze scientifiche mostrano come chi è affetto dalla sindrome metabolica, di cui l’obesità è una componente rilevante, ha anche un rischio maggiore di sviluppare un tumore. La sfida è ardua anche per la tutela della salute delle giovani generazioni, visto che già oggi il 39% dei bambini italiani di 8 anni sono in sovrappeso e il 17% è obeso”.
Tennis and Friends, le giornate di screening
Nelle giornate di venerdì 11 e sabato 12, a bordo del campo da tennis allestito dalla Federazione italiana Tennis e Padel a Piazza del Popolo per tutta la durata degli Internazionali BNL d’Italia, i medici e gli infermieri della Asl Roma 1 offriranno consulenze e screening gratuiti. In queste due giornate è prevista la presenza delle star del tennis italiano e la partecipazione dei personaggi del mondo dello sport, dello spettacolo e della cultura che si sfideranno nel Il Torneo “Una volée per la salute”.
“È stata una giornata straordinaria che ha visto la Asl Roma 1 capofila per il secondo anno consecutivo all’interno di questa manifestazione che lega sport e salute. Non ci fermeremo oggi ma proseguiremo in una logica itinerante fino al 19 aprile con visite e counseling sui corretti stili di vita, la sana alimentazione, l’oncologia, la cardiologica ed altre specialistiche. Il concetto fondamentale è che dobbiamo agire sulle fragilità e sulle patologie croniche. Tennis and Friends – Salute e Sport tornerà ad ottobre vedrà ancora una volta coinvolte tutte le aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche e private accreditate, questo per ribadire l’importanza della consapevolezza e della prevenzione. Un sentito ringraziamento alla Regione Lazio per questo sforzo collettivo che sottolinea come nel nostro sistema sanitario regionale nessuno è solo, siamo tutti pronti a raccogliere i bisogni di salute, soprattutto dei più fragili”, ricorda Giuseppe Quintavalle, commissario straordinario della Asl Roma 1.
L’evento è svolto in collaborazione con il Ministero della Salute, il Ministero dello Sport e dei Giovani, la Federazione Italiana di Tennis e Padel, la Regione Lazio, Salute Lazio e la Asl Roma 1
Come affrontare la poliposi nasale
Rubriche«La poliposi nasale è una particolare flogosi che si definisce di “tipo 2”, perché è strettamente connessa al sistema immunitario. È un’infiammazione che tende a creare la formazione di polipi all’interno del naso, determinando così non solo un’ostruzione, ma anche un disturbo dell’olfatto». A parlare è il professor Ignazio La Mantia, direttore dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Policlinico di Catania. Intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss per le Pillole di Salute volute e organizzate dal network editoriale PreSa, La Mantia ha spiegato che un’alterazione del senso dell’olfatto può essere un campanello d’allarme della poliposi nasale. «Inoltre, non è corretto chiamarla “solo poliposi nasale”, in effetti è una rinosinusite cronica con poliposi nasale e ce ne sono svariati tipi: la forma più importante è proprio quella legata alla perdita dell’olfatto, o quantomeno alla diminuzione della capacità olfattiva. Un sintomo che può essere addirittura il primo segnale di questa patologia».
C’è una correlazione anche con l’asma o altre malattie infiammatorie?
«Sì, queste infiammazioni di tipo 2, legate a un’alterazione del sistema immunitario, hanno delle comorbidità. L’asma può essere una comorbidità molto importante, ma anche la dermatite atopica e persino le manifestazioni di infiammazione dell’esofago, quindi l’esofagite, può essere legata a un’infiammazione di tipo 2».
Come si può avere una diagnosi certa?
«La diagnosi, nel caso della patologia legata prevalentemente alle vie superiori, è una diagnosi endoscopica. Si procede con una endoscopia nasale, si valuta all’interno delle cavità nasali la presenza di polipi e si misura l’entità di un’eventuale poliposi. Possono esserci delle forme lievi e delle forme gravi. In alcuni casi, grazie ad una serie di accertamenti che prevedono anche uno studio ematologico, si può arrivare ad una diagnosi anche in situazioni abbastanza complesse, quelle che richiedono più tempo. Attraverso la valutazione di bio-markers si può arrivare a identificare l’infiammazione. Altra arma diagnostica è la Tac, che ci consente di studiare la flogosi e capire quale forma di rinosinusite cronica ci troviamo ad affrontare».
Come si interviene per affrontare la poliposi e recuperare l’olfatto perduto?
«La chirurgia è stata la prima soluzione che si è adottata, rimuovere l’ostruzione consente ai pazienti di recuperare una buona capacità di respirare dal naso. Tuttavia, nel tempo è stato chiaro che la malattia porta spesso a recidive. Di qui la convinzione di unire all’approccio chirurgico anche una terapia medica, che fino a qualche anno fa era legata solamente alla somministrazione di cortisonici, con tutti gli effetti collaterali che questi farmaci portano. Il cambio di paradigma è arrivato con la terapia biologica, quindi con l’utilizzo degli anticorpi monoclonali, che hanno cambiato radicalmente la storia clinica della rinosinusite cronica con poliposi nasale. Questi anticorpi monoclonali riescono in molti casi a risolvere il problema e riducono le dimensioni dei polipi».
“Contenuto realizzato da Radio KissKiss in collaborazione con PreSa, con il supporto di Sanofi”
Presa Weekly 3 Maggio 2024
PreSa WeeklyGiovani a lungo, i segreti di Sinclair, genetista di Harvard
News, News Presa, Prevenzione, Ricerca innovazione, Stili di vitaUno dei desideri comuni è quello di restare giovani e sebbene la scienza non sia ancora riuscita a fermare del tutto il passare del tempo, ci sono molti approcci che possono aiutare a rallentarlo. Uno dei principali esperti in questo campo è il genetista David Sinclair, professore alla Harvard Medical School, considerato un vero e proprio guru della medicina anti-invecchiamento. Sinclair è stato di recente ospite a Milano in occasione del Milan Longevity Summit, dove ha condiviso le sue ricette per mantenere giovane corpo e mente.
Restare giovani con lo stile di vita: dieta, movimento e integratori
Secondo Sinclair, il segreto per mantenersi giovani e vitali risiede principalmente nello stile di vita. La dieta riveste un ruolo fondamentale, con particolare attenzione alla restrizione calorica, che significa dire no allo zucchero, ai carboidrati e all’alcol. L’esercizio fisico costante è un altro elemento chiave per contrastare l’invecchiamento. Ma non è tutto: Sinclair raccomanda anche un insieme di integratori, molti dei quali sono ancora in fase sperimentale. Asparagi e piselli sono tra gli alimenti consigliati dal guru per il loro potere anti-invecchiamento.
Ruolo delle sirtuine: proteine che regolano l’invecchiamento
Sinclair sottolinea l’importanza delle sirtuine, proteine che giocano un ruolo cruciale nel regolare il processo di invecchiamento. Queste proteine possono essere attivate sia attraverso cambiamenti nello stile di vita, come il digiuno intermittente, sia attraverso il consumo di sostanze che aumentano la nicotinamide adenina dinucleotide (Nad+), un derivato della vitamina B3. Questo composto si trova in alimenti come asparagi e piselli ed è essenziale per mantenere in salute le cellule, ma diminuisce con l’avanzare dell’età.
Verso un futuro senza invecchiamento
Gli studi condotti da Sinclair hanno portato a risultati promettenti. L’assunzione di nicotinamide mononucleotide (Nmn), una sostanza che aumenta la Nad+, potrebbe rallentare significativamente il processo di invecchiamento. Sinclair stesso assume quotidianamente un grammo di Nmn. Inoltre, presso il Sinclair Lab, sono stati sviluppati sei cocktail di molecole anti-invecchiamento, testati finora solo in vitro e su topi. Tra questi, il Chir99021, coinvolto nello sviluppo cellulare, e il Rep Sox, che favorisce il processo di riparazione dei tessuti, sembrano funzionare molto bene. Tuttavia, occorre attendere ulteriori test per confermarne l’efficacia.
Restare giovani a lungo, il Summit a Milano
Il Milan Longevity Summit, ideato da Viviana Kasam e coordinato da Brain-Circle Italia, ha riunito sessanta dei più influenti studiosi del settore per discutere sulle possibilità di una vita più lunga e in salute. David Sinclair si conferma come una delle figure di spicco nella ricerca sull’invecchiamento e sulla longevità.