Addio ad Oliviero Toscani. La notizia della scomparsa del maestro della fotografia è arrivata attraverso le parole della famiglia. Un breve comunicato stampa: «Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell’intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali», si legge nella nota firmata dalla moglie Kirsti e dai figli. Il fotografo milanese da decenni viveva con la famiglia in una tenuta a Casale Marittimo, borgo a cavallo delle province di Pisa e Livorno in Val di Cecina.
Una malattia rara e incurabile
Dal 10 gennaio Oliviero Toscani, 82 anni (era nato a Milano nel 1942), era ricoverato nell’ospedale di Cecina. Il ricovero si era reso necessario per l’aggravarsi delle sue condizioni in seguito alla diagnosi di amiloidosi, malattia rara e inguaribile. Con la malattia ci conviveva ormai da due anni – suo il racconto in un’intervista al Corriere della sera il 28 agosto scorso. «In un anno ho perso 40 chili – aveva rivelato – neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali» raccontava, spiegando di sottoporsi a una cura sperimentale e di non temere la morte. «Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero».
Amiloidosi: una malattia rara e complessa
L’amiloidosi è una malattia rara caratterizzata dall’accumulo anomalo di proteine mal ripiegate, chiamate amiloidi, nei tessuti e negli organi. Questo accumulo compromette la normale funzione di organi come cuore, reni, fegato, nervi e apparato gastrointestinale, con conseguenze potenzialmente gravi per la salute. Esistono diverse forme di amiloidosi, classificate in base al tipo di proteina amiloide coinvolta:
- Amiloidosi AL (a catene leggere): La forma più comune, causata da una produzione anomala di catene leggere di immunoglobuline da parte di cellule del midollo osseo. Colpisce spesso il cuore e i reni.
- Amiloidosi ATTR: Deriva dalla deposizione della proteina transtiretina, prodotta dal fegato. Può essere ereditaria o acquisita e colpisce principalmente il cuore e il sistema nervoso.
- Amiloidosi AA: Legata a condizioni infiammatorie croniche come artrite reumatoide o malattie infettive.
- Amiloidosi localizzata: Coinvolge un solo organo, come la pelle o le vie respiratorie.
Sintomi e diagnosi
I sintomi dell’amiloidosi variano a seconda degli organi colpiti e possono includere affaticamento, gonfiore, neuropatia periferica, insufficienza cardiaca e alterazioni della funzionalità renale. La diagnosi richiede spesso biopsie tissutali, analisi genetiche e test di imaging per identificare la presenza di depositi di amiloide. Non esiste una cura definitiva per l’amiloidosi, ma le terapie mirano a rallentare la progressione della malattia e a migliorare la qualità di vita.
La rarità e la varietà dei sintomi dell’amiloidosi spesso portano a ritardi diagnostici. Una diagnosi precoce è determinante per avviare tempestivamente le terapie e migliorare l’aspettativa di vita dei pazienti. L’amiloidosi richiede attenzione medica specialistica e un approccio multidisciplinare. La ricerca continua a fare progressi, alimentando la speranza di nuove terapie per questa complessa malattia che ha privato tutti noi di un grande maestro della fotografia.
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