Anche se ormai è abbastanza chiaro che l’elisir di lunga vita non esiste, è altrettanto evidente che ci sono dei piccoli segreti (o meglio piccoli accorgimenti) che possono aiutarci a tagliare il traguardo degli “anta” in maniera più che dignitosa. Tra le varie soluzioni, più o meno note, se ne aggiunge una che mai ci si sarebbe aspettati. Una sostanza estratta dai melograni ha dimostrato i suoi effetti anti-aging in un trial clinico di fase uno, i cui risultati sono apparsi sulla rivista Nature Metabolism. Lo studio è stato condotto al Politecnico di Losanna ( École polytechnique fédérale de Lausanne) e mostra che l”urolitina A’ (presente in melograni e da altra frutta) potrebbe rallentare l’invecchiamento muscolare e la perdita di forza e massa muscolare tipica della terza età.
LONGEVITA’ MUSCOLARE
L’Urolitina A era stata testata in precedenza su animali (vermetti e topolini) dimostrandone la capacità di aumentare longevità e forza muscolare rispettivamente. In questa sperimentazione la molecola è stata somministrata in tre dosi diverse per 28 giorni a tre gruppi di anziani, sedentari ma in buona salute, mentre un quarto gruppo ha ricevuto una sostanza placebo. L’urolitina A si è dimostrata sicura a tutte le dosi e gli esperti hanno visto che, a livello muscolare, la molecola stimola l’aumento della ‘biogenesi’ dei mitocondri, ossia il normale ricambio di questi organelli – le centraline elettriche delle cellule – che sono fondamentali per la contrazione muscolare. Via via che i mitocondri diventano difettosi vengono sostituiti da organelli nuovi, ma questo ricambio rallenta fisiologicamente con l’età e anche con la sedentarietà, portando a perdita di massa muscolare fino a sarcopenia (un disturbo che colpisce gli anziani). L’effetto prodotto dalla molecola dei melograni è compatibile con quello normalmente indotto da una regolare attività fisica, che spesso l’anziano ha difficoltà a svolgere. Gli esperti, che hanno formato la spin-off Amazentis in seno all’EPFL, sperano di portare presto l’urolitina A sul mercato e di rivelare altri vantaggi per la salute umana nascosti in questa molecola.
IL CINEMA
La possibilità di mantenerci giovani e belli a lungo è stata più volte protagonista dei film di Hollywood e non solo. Una delle pellicole più amate e celebrate è certamente “La morte ti fa bella”, (Death Becomes Her) film del 1992 diretto da Robert Zemeckis, interpretato dai premi Oscar Meryl Streep e Goldie Hawn e da Bruce Willis ed Isabella Rossellini. Ironia della sorte, anche questa splendida pellicola ormai sembra essere sbiadita nel ricordo dei più a causa dell’età.