Più di 100 nuovi casi di abuso e maltrattamento sui minori ogni anno. Si tratta di bambini che in media hanno 12 anni e, purtroppo, il numero riguarda solo l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. In occasione della Giornata Internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni che si celebra oggi (4 giugno), l’Ospedale evidenzia l’esperienza maturata in oltre 40 anni di lavoro con bambini e ragazzi maltrattati. Più di 3.000 i casi registrati nell’ultimo quindicennio, a partire dal quale le situazioni di rischio tra i minori che accedono al Bambino Gesù vengono intercettate con un’apposita procedura di screening. Incuria o eccesso di cura le forme più frequenti di abuso. Nella casistica anche bambini con traumi da guerra.
Le forme di abuso
La violenza sui minori si declina in alcune specifiche forme che vanno dal maltrattamento fisico e psicologico alla ‘patologia delle cure’, ovvero il tipo di violenza che passa dall’incuria all’eccesso di cura (ad esempio la somministrazione di farmaci non necessari); dalla violenza assistita (il minore assiste alla violenza esercitata su figure di riferimento come un genitore o un fratello) all’abuso sessuale.
Sensibilizzare l’opinione pubblica
La Giornata Internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni istituita nel 1982 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha come obiettivo quello di “sensibilizzare e prendere atto del dolore che affligge i bambini che in tutto il mondo sono vittime di abusi fisici, mentali ed emotivi”.
Gli indicatori di violenza
Dal 2009 l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù utilizza una procedura per la rilevazione degli abusi sui minori basata sull’analisi di una serie di indicatori. Questo strumento di screening viene applicato ai pazienti che accedono in Ospedale in qualsiasi regime assistenziale (pronto soccorso, ricovero ordinario o diurno, ambulatori).
Il protocollo
In presenza di segni sospetti si attiva un percorso clinico ad hoc: il caso viene valutato da un team di specialisti (in particolare medici di pronto soccorso, traumatologi, psicologi e neuropsichiatri, medici legali) che emette la diagnosi e definisce l’iter di cura più adeguato. I casi di sospetto abuso intercettati ogni anno in pronto soccorso sono in media 80. A questi si aggiungono i casi rilevati durante l’attività ambulatoriale o in regime di ricovero.
Percorso Child Care
La gran parte dei pazienti per cui viene fatta una segnalazione per un abuso sospetto o accertato viene presa in carico dalla Neuropsichiatria del Bambino Gesù in un day hospital espressamente dedicato alle vittime di violenza (percorso “Child Care”). Nello stesso percorso possono confluire anche i minori vittime di un abuso segnalati da strutture esterne (altri ospedali, strutture territoriali, Autorità Giudiziaria). Oltre il 50% dei pazienti seguiti nel day hospital neuropsichiatrico viene “intercettato” in pronto soccorso.
I dati
In oltre 40 anni di esperienza sul fronte della cura dei bambini vittime di violenza, l’Ospedale Bambino Gesù ha registrato attraverso l’Unità operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza più di 5.000 casi, il 60% dei quali negli ultimi 15 anni. Tra questi, anche alcuni bambini e ragazzi in fuga da zone di guerra: Ucraina, Siria, Africa. Nel dettaglio, tra il 2008 e il 2022 sono stati seguiti in day hospital neuropsichiatrico 3.200 bambini e ragazzi abusati o maltrattati: oltre 200 all’anno (di cui circa 130 nuovi casi e 70 in follow up), secondo un trend sostanzialmente costante. L’età media è di 12 anni.
Violenza assistita
Rispetto al tipo di abuso subìto, il più frequente è la ‘patologia delle cure’, seguono la violenza assistita, l’abuso sessuale e il maltrattamento fisico e psicologico. Nella casistica del Bambino Gesù, più dell’80% degli abusi, in tutte le declinazioni, è stato compiuto all’interno della famiglia. Riguardo al genere, le varie forme di violenza vengono esercitate in misura sostanzialmente pari su maschi e femmine, eccetto l’abuso sessuale che, nella fascia d’età 7-18 anni, ha un’incidenza 3 volte superiore tra le femmine rispetto ai maschi.
Strumenti di supporto
All’attività clinica con bambini e ragazzi vittime di violenza si affianca lo sviluppo di strumenti per il supporto a pazienti e famiglie in un’ottica di prevenzione. Sul portale dell’Ospedale sono disponibili alcuni contenuti realizzati dai neuropsichiatri del Bambino Gesù con le informazioni, dedicate ai ragazzi, per riconoscere le situazioni potenzialmente rischiose e l’indicazione dei segnali a cui devono fare attenzione i genitori per intercettare il problema.
Lucy
L’Helpline Lucy 06 6859 2265 è invece il servizio gratuito di assistenza e consulenza telefonica per famiglie e minori in difficoltà, attivo tutti i giorni, 24 ore su 24. Un team di psicologi dell’Unità operativa di Neuropsichiatria del Bambino Gesù risponde alle richieste di aiuto che riguardano, in situazioni d’emergenza, la sofferenza psichica di bambini e adolescenti.
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