Ansia e depressione colpiscono 20% degli italiani. Permane stigma
Il nostro Paese risulta ultimo in Europa per il benessere psicologico. Tra i disturbi mentali più diffusi ci sono ansia e depressione. Colpiscono il 20% della popolazione, soprattutto nell’adolescenza, ma solo un paziente su tre riceve un trattamento sanitario adeguato (dati Headway-Mental Health Index 2.0).
Eppure l’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come “Una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale e non esclusivamente l’assenza di malattia o infermità”. Nel mondo il suicidio è la quarta causa di morte per i giovani tra i 15 e i 19 anni e l’Italia registra un incremento preoccupante dei comportamenti suicidi negli adolescenti e addirittura nei bambini.
Nonostante in numeri parlino chiaro, la salute mentale è ancora un tabù. Alle radici del problema permane lo stigma sociale che connota spesso il tema del disagio mentale. Oggi, 10 ottobre, nella Giornata Mondiale della Salute Mentale, se ne discute nella conferenza stampa al Senato della Repubblica su iniziativa del Senatore On. Francesco Zaffini in collaborazione con i Distretti Italiani del Rotary International.
“Nel mondo 400 milioni di persone non hanno accesso alle cure mediche di base”, ha sottolineato Maria Carla Ciccioriccio, Governatore del Distretto 2080 del RI, che riunisce i 98 club di Roma, Lazio e Sardegna “il progetto “Rotary per la salute mentale” che vede uniti tutti i 14 Distretti Italiani, punta su una campagna di comunicazione in sinergia con i media per abbattere lo stigma del pregiudizio. Attraverso questa sfida abbiamo l’opportunità di cambiare in meglio l’assistenza sanitaria sulla salute mentale, lavorando sulla informazione della popolazione, sulla migliore collaborazione tra le Agenzie di Servizio Pubblico e sulla accelerazione della digitalizzazione della sanità e la partnership con le Istituzioni è fondamentale”.