Le cellule tumorali dormienti sono un vero e proprio enigma nella battaglia contro il cancro. Mentre alcune di queste cellule si staccano dal tumore primario per rimanere inerti, altre si trasformano in metastasi, causando oltre il 90% dei decessi correlati al cancro. Tuttavia, una recente ricerca condotta dall’Università di Heidelberg e dal Centro Tedesco per la Ricerca sul Cancro (DKFZ) ha gettato luce su questo fenomeno, aprendo nuove prospettive per la terapia oncologica.
Lo studio
Pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Cancer a febbraio 2024, lo studio ha svelato un intricato meccanismo che regola il destino delle cellule tumorali dopo il distacco dal tumore primario. Attraverso esperimenti condotti su modelli animali, i ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione sulle metastasi polmonari, identificando una possibile spiegazione per la dormienza cellulare.
Il DNA delle cellule tumorali
Il cuore della scoperta risiede nell’approccio epigenetico. Le modifiche alla struttura del DNA, note proprio come modifiche epigenetiche, influenzano l’espressione genica senza alterare la sequenza del DNA. Tra queste, la metilazione del DNA ha attirato particolare interesse. Gli scienziati hanno osservato che le cellule tumorali con un basso livello di metilazione tendono a rimanere in uno stato di dormienza, mentre quelle con un DNA più metilato sono propense a generare metastasi. Già oggi esistono molte terapie per combattere le metastasi e il rischio che si formino, ma i limiti sono ancora enormi.
Prevenzione del rischio
Mentre alcune cellule si arrestano, insomma, altre proliferano all’interno dei vasi sanguigni, avviando il processo metastatico. Ma cosa significa tutto questo per la terapia del cancro? Secondo gli autori dello studio, questa scoperta potrebbe rivoluzionare il modo in cui affrontiamo il cancro. Utilizzando i dati di metilazione del DNA, potremmo essere in grado di prevedere il rischio di recidiva nei pazienti, consentendo un intervento terapeutico mirato e personalizzato.
Verso nuove cure
Tuttavia, prima di tradurre questi risultati nella pratica clinica, è necessario validare questi meccanismi nei tumori umani. Gli studi futuri dovranno confermare se le scoperte fatte nei modelli animali possano essere applicate alle persone. Questa ricerca non solo fornisce una maggiore comprensione della dormienza delle cellule tumorali, ma offre anche una speranza tangibile nella lotta contro le metastasi. Con ulteriori approfondimenti, potremmo finalmente risolvere uno dei più grandi problemi in campo oncologico: il cancro metastatico.