Tempo di lettura: 2 minutiI risultati di recenti ricerche hanno evidenziato il legame tra la cura delle malattie dei denti e la demenza senile. La cura dei denti diminuisce le probabilità di soffrire di demenza in età avanzata.
L’Università del Minnesota ha pubblicato i risultati di una ricerca da cui emerge che la perdita dei denti e la scarsa salute orale si associano a demenza senile e deficit cognitivi.
Vediamo qual è la relazione tra queste due condizioni patologiche
Può sembrare strano, ma a quanto pare lavarsi i denti può aiutare a scongiurare l’insorgenza di neuropatie come la demenza senile. Sono le conclusioni che emergono dallo studio americano condotto su diverse migliaia di anziani in 20 anni: dalla ricerca emerge che la parodontite (perdita dei denti) è associata, ad esempio, ad un raddoppio del rischio di sviluppare deficit.
Questi studi confermano il legame che i ricercatori stanno sempre più scoprendo tra il sistema digestivo e cerebrale, con correlazione fra la composizione della flora intestinale e le malattie degenerative come l’Alzheimer e la malattia di Parkinson.
In generale la perdita dei denti è indicativa di uno stato di salute compromesso e determina una limitazione nelle possibilità del soggetto di nutrirsi seguendo una dieta completa ed equilibrata.
La parodontite determina anche una notevole disfunzione masticatoria, che è associata allo sviluppo di demenza: la corretta masticazione stimolerebbe positivamente proprio le aree cerebrali che risultano compromesse nella demenza.
Lo studio non dimostra che esiste una relazione di causa-effetto per cui una scorretta igiene orale provoca la demenza senile, ma viene evidenziata una forte associazione tra le due condizioni.
Le ragioni per mantenere i propri denti sani e curati sono moltissime: la carie dentaria, infatti, oltre a essere fastidiosa e provocare infezioni e dolori, se trascurata può arrivare a provocare anche malattie cardiache.
La demenza senile è influenzata dalla concomitanza di diverse variabili come la dieta, l’esercizio fisico, il fumo, l’abuso di alcol, la pressione sanguigna e la genetica; uno stile di vita sano, quindi, può contribuire a ridurre il rischio di insorgenza della malattia.
L’Italia ha un triste record per quanto riguarda l‘igiene orale: si calcola, infatti, che soltanto il 39% degli italiani sia consapevole dell’importanza di una corrette igiene orale, usi correttamente lo spazzolino e monitori la salute dei propri denti dal dentista. La metà dei cittadini italiani è affetta da parodontite cronica, il cui esito nel 10-14% dei casi è la caduta dei denti.
In conclusione, la prevenzione quotidiana ha un ruolo fondamentale nella salute orale e il consiglio resta quello di lavare i denti almeno due volte al giorno, spazzolandoli accuratamente; è importante anche andare dal dentista a fare visite di routine ed evitare cibi e bevande che contengono molto zucchero.