Tempo di lettura: 3 minutiSecondo le stime più recenti, la tossicità finanziaria colpisce il 26% delle persone con cancro. Il cancro della mammella è la neoplasia più comune del sesso femminile con circa 55.900 nuovi casi l’anno. Gli effetti del cancro al seno sono quindi anche economici e finanziari e i dati restituiscono un divario di genere anche nella cura.
Un questionario dell’Associazione Andos realizzato con CREA Sanità sarà somministrato alle donne operate al seno su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è fare luce sulle complicanze economiche che pesano sulle donne e le loro famiglie. L’iniziativa è stata annunciata dalla Presidente dell’ANDOS Nazionale, Flori Degrassi, durante il talk ‘Effetti Collaterali’ organizzato su iniziativa dell’Osservatorio MOHRE.
Cancro al seno e impoverimento economico dopo la diagnosi
“Nel nostro particolare ambito, molto si è fatto per migliorare la diagnosi e la terapia”, ha detto Flori Degrassi, Presidente ANDOS Nazionale. Oggi però in molte regioni si cominciano a riscontrare problemi legati alla difficoltà di ottenere appuntamenti diagnostici anche durante il follow-up legati alla mancanza di presa in carico delle donne e alle difficoltà di essere trattate chirurgicamente e terapeuticamente nei tempi prescritti”.
“Con l’abbassarsi dell’età delle donne con diagnosi di cancro al seno – ha spiegato Degrassi – stanno aumentando velocemente le difficoltà economiche negli anni successivi alla diagnosi per diminuzione del reddito o perdita del lavoro, aumento delle spese mediche e per l’acquisto di farmaci di supporto, costi di viaggio e alloggio per raggiungere i centri di cura, ricorso alla sanità privata per indagini che aggirino i tempi delle liste di attesa e per le donne in chemioterapia, acquisto delle parrucche, ecc”.
L’impoverimento interessa spesso anche familiari e caregivers a causa delle conseguenze delle assenze forzate dal lavoro o della cessazione di attività in proprio. “Per questo motivo – ha commentato Degrassi – ANDOS e CREA Sanità hanno predisposto un’indagine che affianca all’analisi del Professor Perrone la valutazione di situazioni di fragilità psicologica, familiare e sociale delle donne operate di carcinoma mammario, con l’obiettivo di orientare l’intervento dell’Associazione a supporto di queste donne, attraverso l’azione degli oltre cinquanta comitati diffusi su tutto il territorio nazionale”.
Cancro al seno e svantaggio economico
Lo svantaggio economico è correlato anche a ritardi nella diagnosi che influiscono sulle possibilità di guarigione. “Le differenze economiche tra uomini e donne non si fermano alla retribuzione e alla carriera ma emergono anche di fronte ad una diagnosi di cancro, le differenze di reddito aumentano la sofferenza economica se è la donna ad ammalarsi – ha sottolineato Simona Saraceno, Presidente del Comitato ANDOS Roma, che prosegue – essere donna è un fattore di rischio primario per la tossicità finanziaria: un recente studio di Jama Network Open ha calcolato la presenza di difficoltà economiche nel 35,3% delle donne con cancro al seno dei paesi ad alto reddito e nel 78,8% di quelli a medio reddito”.
“I problemi economici, la perdita del lavoro o del reddito, i debiti preesistenti o contratti in occasione della malattia rientrano tra i ‘determinanti sociali di salute’” ha sottolineato Johann Rossi Mason, Direttrice del MOHREe promotrice dell’evento “Le condizioni e i contesti di vita hanno un peso sia sul rischio di ammalarsi che sulla possibilità di sopravvivenza. Basti pensare che uno studio appena pubblicato su Journal of Public Health ha evidenziato che circa il 25% dei decessi per cancro interessa persone con basso livello di istruzione”.
Carico allostatico
“Lo ‘stress finanziario’ che influisce anche sulla salute a lungo termine, sull’aderenza alle cure, la capacità di seguire corretti stili di vita e fare controlli periodici si somma allo stress cronico determina quello che viene chiamato ‘carico allostatico’ capace di peggiorare la salute globale. Oggi esistono validi strumenti, come il test PROFFIT (Patient Reported Outcome for Fighting Financial Toxicity) che possono misurare questo disagio e orientare misure di sostegno ad hoc. Ad esempio, sostegno economico nelle pazienti a rischio, servizi di assistenza e riabilitazione, supporto psicologico gratuito e l’ampliamento della copertura del SSN per alcune spese, in modo da dare a tutti le stesse opportunità di accesso” ha concluso Rossi Mason.
“Problematiche relative all’accesso alle prestazioni e alla presa in carico, spesa privata, effetti sulle capacità di acquisto e andamento della qualità della vita delle donne operate al seno sono le aree sulle quali indagherà la survey realizzata con ANDOS – ha spiegato il Professor Federico Spandonaro, economista e presidente del comitato scientifico di CREA Sanità – con l’obiettivo di misurare, attraverso la rete territoriale dell’Associazione l’incidenza del fenomeno di impoverimento causato dalla malattia su questo specifico target”.
“La tossicità finanziaria interessa anche i pazienti di sistemi sanitari universalistici come il nostro – ha spiegato infine Francesco Perrone, Presidente AIOM. “Abbiamo già dimostrato, in uno studio su 3.760 cittadini con tumore in Italia, che al momento della diagnosi il 26% deve affrontare problemi di natura economica e il 22,5% peggiora questa condizione di disagio durante il trattamento. Questi ultimi, inoltre, hanno un rischio di morte nei mesi e anni successivi del 20% più alto. Alla luce di questi dati, ci siamo chiesti quali fossero le cause. Da qui il questionario PROFFIT (Patient Reported Outcome for Fighting Financial Toxicity), uno strumento opensource che abbiamo messo a disposizione della comunità scientifica e che è incluso nella survey ANDOS, dalla quale ci aspettiamo ulteriori e indispensabili elementi di indirizzo”.