Le attese vacanze possono riservare una sorpresa poco piacevole al ritorno: lo stress da rientro. Ne soffrirebbe il 35% della popolazione. La Prof.ssa Rossella Aurilio – Presidente della Società Italiana di Psicologia e Psicoterapia Relazionale spiega i sintomi di questo disagio e quali possono essere i rimedi per affrontarlo al meglio.
1) La maggior parte delle persone è da poco rientrata dalle vacanze. Come mai molti manifestano serie difficoltà di ripresa spesso con disturbi quali ansia, stanchezza e difficoltà di concentrazione?
È una condizione molto comune, ma i disturbi possono essere anche altri, come un calo del tono dell’umore, una sensazione di spossatezza, ma anche una fantasia di non potercela fare a riprendere tutti i compiti che erano stati lasciati. Si può arrivare ad avere un’ansia crescente che può essere somatizzata, infatti sono frequenti i disturbi gastrici, fino ad arrivare all’insonnia.
2) A cosa dobbiamo attribuire questi disturbi ?
I fattori sono diversi. Il nostro equilibrio psicologico è un meccanismo delicato che risente anche dei piccoli cambiamenti di ritmo nella vita quotidiana e nella nostra giornata. La stessa cosa ci accade quando interrompiamo bruscamente il lavoro e per andare in vacanza. Un altro fattore molto importante è legato alle aspettative che abbiamo riposto sulla vacanza. Molti ripongono una sorta di aspettativa magica e pretendono che la loro vita sia al riparo da tutto, ma spesso possono sorgere dei problemi anche nel periodo estivo e a questi imprevisti reagiamo molto male. Creare un’aspettativa troppo alta ci mette nelle condizioni di poter subire un contraccolpo.
3) Cosa è utile fare per rendere meno difficile il nostro rientro ?
Basta fare una cosa molto semplice: programmare il rientro in città con qualche giorno di anticipo. È importante non rientrare subito a pieno regime, perché tutti noi ormai abbiamo un ritmo di vita molto serrato ed è difficile abituarsi di colpo. La nostra salute psicologica per essere conservata necessità di momenti di transito. Quindi dobbiamo immaginare di dedicare del tempo anche per far defluire le tensioni. La cosa molto importante sono i rapporti umani, le nostre relazioni significative, i nostri sistemi di appartenenza. Bisogna averne cura, perché sono importanti per il nostro equilibrio. Dobbiamo quindi immaginare la vacanza come uno stato della mente e non proprio un luogo e un tempo determinato.
4) Quale altro consiglio è utile in questi momenti, indipendentemente dal rientro delle vacanze?
Quello che consiglio e di stare attenti alla nostra condizione psicologica, prestarci più attenzione. Spesso sottovalutiamo i segnali di stanchezza e i momenti di calo del tono dell’umore. La condizione di stress del rientro dalle vacanze è transitoria per fortuna, con la nostra capacità di riadattarsi la si supera, qualora dovesse permanere una condizione psicologica difficile il consiglio utile è di consultare una psicologo clinico. Ma anche di avere l’abitudine di confrontarsi con un esperto anche solo una volta ogni tanto, per prendersi cura del proprio benessere mentale.