La Commissione Europea ha dato il via libera all’immissione in commercio di Abrysvo, il vaccino bivalente contro il virus respiratorio sinciziale (RSV), per proteggere i neonati attraverso l’immunizzazione materna e gli anziani. Il virus respiratorio è il maggior responsabile di malattie nelle basse vie respiratorie e oggi è una delle principali cause di ricovero nei pazienti pediatrici. Nel nostro Paese è cresciuto il numero di bimbi ricoverati in terapia intensiva ma è un serio pericolo anche per la popolazione geriatrica.
Il virus respiratorio sinciziale
L’RSV è un virus contagioso e una causa comune di malattie respiratorie in tutto il mondo: può colpire i polmoni e le vie respiratorie di un individuo infetto, causando potenzialmente malattia grave o la morte. Nell’UE, circa 245.000 ricoveri ospedalieri annuali sono stati associati all’RSV nei bambini di età inferiore ai cinque anni e nella maggior parte dei casi si tratta di bimbi di età inferiore a un anno. Anche negli anziani l’impatto della malattia è significativo: ogni anno il virus causa più di 270.000 ricoveri ospedalieri e circa 20.000 decessi in persone di 60 anni e più.
Il vaccino anti- RSV
L’immunizzazione protegge in forma passiva i neonati dalla malattia delle basse vie respiratorie (LRTD) dalla nascita fino a sei mesi di età, grazie all’immunizzazione materna durante la gravidanza. Nei soggetti di età pari o superiore a 60 anni, invece, dà un’immunizzazione attiva per la prevenzione della malattia delle basse vie respiratorie causate da RSV . Il via libera è stato annunciato dall’azienda Pfizer.
L’autorizzazione all’immissione in commercio fa seguito al recente parere positivo del Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP). È valida in tutti i 27 Stati membri dell’UE più Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Si tratta del primo vaccino autorizzato per l’immunizzazione materna. In particolare prevede una singola dose del vaccino nei neonati tra la 24 e 36ma settimana di gestazione e negli adulti dai 60 anni in su.