Tempo di lettura: 2 minutiÈ un boom di vendite in tutto il mondo, eppure i supplementi dietetici a base di erbe non sempre sono così efficaci, né tanto meno così innocui come i loro claim farebbero pensare. Lo dimostra l’aumento dei casi di epatotossicità. Questa volta è il Lancet Gastroenterology and Hepatology a dare l’allarme. Il grande business dei supplementi che promettono di rivitalizzare, ringiovanire e molte altre cose tra cui, ovviamente, la perdita di peso, in realtà non ha un chiaro riscontro scientifico. La possibile tossicità epatica di queste miscele di estratti di origine vegetale è il primo pericolo: oltre il venti per cento dei casi di danno al fegato riportati negli Stati Uniti è attribuibile ai supplementi dietetici e a base di erbe, o meglio ad etichette ingannevoli, secondo i dati comunicati al Dilin, il Drug Induced Liver Injury Network americano, formato da sei centri clinici in tutto il paese che riuniscono le segnalazioni. Quasi il 50 per cento degli americani li consuma ritenendoli sicuri e utili per la salute, insomma senza sentire il medico.
Intanto i consumatori crescono in tutto il mondo. Per alcune ricerche li utilizzerebbero 1 cittadino europeo su 5 e 1 americano su 2. Un’altra indagine afferma che negli Usa 3 sopravvissuti ad un tumore su 4 fanno uso di supplementi dietetici per ‘stimolare il sistema immunitario e aiutare a prevenire le recidive di cancro’, (a detta dei pazienti). Gli USA si confermano il più grande mercato dei supplementi: il loro giro d’affari è passato dai 7 miliardi di vendite del 1994 ai 37 miliardi di dollari del 2014.
Le promesse
Migliorare le prestazioni sportive, e quelle sessuali, “gonfiare” i muscoli, dimagrire, ridurre lo stress e la depressione, migliorare la salute in generale: sono alcune delle promesse che non richiedono prescrizione medica, si trovano un po’ ovunque a prezzi ragionevoli e danno l’impressione di prendersi cura di sé facilmente. L’ascendente più grande ce l’ha la parola ‘naturale’ che nell’immaginario collettivo significa sicuro.
Negli ultimi anni le segnalazioni di epatotossicità da supplementi dietetici o a base di erbe stanno aumentando. Tuttavia è difficile individuarle, perché spesso il medico non lo sa. Nel periodo 2013-2014 ben il 20% di tutti i casi di epatotossicità indotti da farmaci negli Usa sono stati ricondotti all’uso di supplementi (rispetto al 7% nel periodo 2004-2005). Il dato per la Spagna, per il periodo 2010-2013 si attesta sul 13% del totale dei casi di epatotossicità. Ben più seria è la situazione in oriente, dove a Singapore e in Corea del sud le stime di parlano di un 70% di casi di epatotossicità da supplementi sul totale di quelli farmaco-indotti.
I rischi
I danni provocati dall’epatotossicità possono essere pericolosi. Secondo i dati del registro spagnolo DILI i fenomeni di epatotossicità associati all’uso di supplementi portano un rialzo delle transaminasi che può avere anche risvolti gravi. Insomma è più facile morire o dover ricorrere ad un trapianto epatico urgente per assunzione di supplementi dietetici che di anabolizzanti o di farmaci tradizionali.
Non basta, quindi, la scritta “naturale” sulla confezione ad assicurare che si tratti di prodotto efficace e senza controindicazioni.