Una nuova cura è stata approvata in UE come prima terapia anti-HER2 per pazienti con tumore al seno metastatico con bassi livelli di espressione di HER2 (HER2 Low). L’approvazione si basa sui risultati dello studio DESTINY-Breast04, in cui la nuova cura ha ridotto il rischio di progressione della malattia o di morte del 50% e ha aumentato la sopravvivenza globale mediana di oltre sei mesi rispetto alla chemioterapia.
Il carcinoma mammario è il tumore più diffuso ed è una delle principali cause di morte per cancro al mondo. Nel 2020 sono stati diagnosticati più di due milioni di casi di carcinoma mammario, con quasi 685.000 decessi a livello globale.
La nuova terapia contro il tumore della mammella HER2-low
Trastuzumab deruxtecan è stato approvato nell’Unione Europea come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con cancro della mammella HER2-low (HER2-low: IHC 1+ or IHC 2+/ISH-) non resecabile o metastatico. Pazienti che hanno ricevuto precedente chemioterapia per malattia metastatica o che hanno sviluppato recidiva della malattia durante o entro 6 mesi dal completamento della chemioterapia adiuvante.
Trastuzumab deruxtecan è un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato specificamente ingegnerizzato per essere diretto contro il recettore HER2, ed è sviluppato e commercializzato congiuntamente da Daiichi Sankyo e AstraZeneca.
L’approvazione da parte della Commissione Europea segue il parere positivo del Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) e si basa sui risultati dello studio di fase 3 DESTINY-Breast04, presentati al meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology 2022 e pubblicati su The New England Journal of Medicine.
Lo studio DESTINY-Breast04
Nello studio DESTINY-Breast04, trastuzumab deruxtecan ha ridotto significativamente il rischio di progressione della malattia o di morte del 50% rispetto alla chemioterapia scelta dal medico (hazard ratio [HR]=0,50; intervallo di confidenza [IC] al 95%: 0,40-0,63; p<0,0001) nelle pazienti con carcinoma mammario metastatico a bassi livelli di espressione di HER2 con recettore ormonale (HR) positivo o HR negativo.
È stata osservata una sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana di 9,9 mesi (IC 95%: 9,0-11,3) nelle pazienti trattate con trastuzumab deruxtecan rispetto a 5,1 mesi (95% IC: 4,2-6,8) di quelle trattate con chemioterapia, come valutato dalla revisione centrale indipendente in cieco (BICR).
È stata inoltre osservata una riduzione del 36% del rischio di morte (hazard ratio di 0,64; 95% IC: 0,49-0,84; p=0,001) con trastuzumab deruxtecan rispetto alla chemioterapia, con una sopravvivenza globale (OS) mediana di 23,4 mesi (95% IC: 20,0-24,8) nelle pazienti trattate con trastuzumab deruxtecan rispetto a 16,8 mesi (95% IC: 14,5-20,0) di quelle trattati con chemioterapia.
” Con l’approvazione europea di trastuzumab deruxtecan nella popolazione di pazienti affetti da tumore al seno metastatico HER2 low avremo per la prima volta l’opportunità di trattare con una terapia anti-HER2 anche pazienti che presentano livelli più bassi di espressione di HER2″, ha spiegato Javier Cortés, MD, PhD, Responsabile dell’International Breast Cancer Center (IBCC) di Barcellona, “Per queste pazienti, trastuzumab deruxtecan ha mostrato miglioramenti significativi degli esiti clinici rispetto alla chemioterapia, rafforzando il suo potenziale di diventare un nuovo standard di cura”.
Il Tumore al seno ed espressione di HER2
In Europa, ogni anno vengono diagnosticati circa 531.000 casi di cancro al seno, con quasi 141.000 decessi. HER2 è un recettore di membrana tirosin-chinasico che favorisce la crescita cellulare ed è espresso sulla superficie delle cellule di molti tipi di tumore, tra cui quello mammario, gastrico, polmonare e del colon-retto. È uno dei molti biomarcatori che può risultare iperespresso nei tumori al seno.
L’espressione di HER2 è determinata da un test di immunoistochimica (IHC) che misura la quantità di proteina HER2 sulla superficie di una cellula tumorale, e/o da un test di ibridazione in situ (ISH), che conta le copie del gene HER2 nelle cellule tumorali. I test HER2 forniscono punteggi IHC e ISH per meglio comprendere l’intero spettro di espressione di HER2 e sono utilizzati normalmente per determinare le opzioni terapeutiche appropriate per le pazienti con carcinoma mammario metastatico.
I tumori HER2 positivi sono attualmente definiti come espressione di HER2 misurata come IHC 3+ o IHC 2+/ISH+, mentre i tumori HER2 negativi sono definiti come espressione di HER2 misurata come IHC 0, IHC 1+ o IHC 2+/ISH-.3 Tuttavia, circa la metà di tutti i tumori al seno presentano una bassa espressione di HER2 (HER2Low), definita con punteggio HER2 di IHC 1+ o IHC 2+/ISH-. Bassi livelli di HER2 si riscontrano sia nella malattia HR positiva che in quella HR negativa.
Attualmente, i pazienti con carcinoma mammario metastatico HR positivo e malattia con bassi livelli di espressione di HER2 hanno la progressione a seguito della terapia endocrina (ormonale) hanno poche opzioni terapeutiche. Inoltre, per i pazienti con malattia HR negativa sono disponibili pochi trattamenti mirati.