Durante l’estate è importare che i genitori di bambini piccoli prestino attenzione ad alcuni fattori di rischio, tra i quali eventuali infezioni causate da virus e batteri che prendono di mira l’intestino. Chiusa la stagione dell’influenza, durante l’estate i pronto soccorso pediatrici registrano infatti un grosso numero di accessi per infezioni intestinali. Non a caso, l’estate è la stagione delle gastroenteriti, favorite spesso da cibi conservati male o da nuotate in piscine manutenute male.
Virus
Ma quali sono i virus e batteri più diffusi in estate e quali i sintomi ai quali prestare attenzione? Il rotavirus e il norovirus sono i primi indiziati, e per i bambini che non hanno ancora compiuto un anno di vita possono anche essere pericolosi a causa del rischio di disidratazione. Il consiglio, in caso di febbre, diarrea o vomito è quello di consultare tempestivamente il pediatra di famiglia. Tra i virus che possono essere favoriti dal caldo ci sono gli enterovirus, che si manifestano con sintomi gastrointestinali e respiratori, ma anche con eruzioni esantematiche, come la mani-piedi-bocca.
Batteri
Fastidiose e in alcuni casi anche pericolose sono poi le gastroenteriti di origine batterica, come quelle provocate da salmonella (da cui ci si contagia mangiando uova non ben cotte, latte non pastorizzato, acqua contaminata) e da alcuni ceppi di escherichia coli e di stafilococco aureo, che si diffondono ad esempio consumando alimenti esposti a sbalzi termici o lasciati troppo tempo fuori dal frigo. Attenzione poi ai batteri che si diffondono con la sabbia e che spesso portano a vescicole sulla pelle.
Insetti
Un capitolo a parte lo meritano le malattie veicolate dagli insetti. Negli ultimi anni malattie tipicamente tropicali sono diventate endemiche anche in alcune regioni d’Italia e poi ci sono i rischi legati alle zecche. La puntura di una zecca può infatti trasmettere la malattia di Lyme, dalle possibili gravi conseguenze se non adeguatamente diagnosticata e trattata. Le regioni più interessate sono Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna e Trentino Alto Adige. Per proteggersi, se ci si sdraia sull’erba, si può usare un telo, utilizzare calzettoni che proteggano il polpaccio e al termine delle escursioni in campagna o montagna e sempre bene che mamma o papà verifichino attentamente che non siano presenti ospiti indesiderati. Seguendo poche semplici regole si possono evitare spiacevoli problemi.