La resistenza antimicrobica (AMR) è una pandemia silenziosa che minaccia la salute pubblica. Solo in Europa, oltre 35.000 persone muoiono ogni anno a causa di infezioni provocate dai batteri resistenti agli antibiotici. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, senza interventi, l’AMR potrebbe causare fino a 10 milioni di decessi all’anno entro il 2050. Un ultimo studio del Global Research on Antimicrobial Resistance (GRAM) Project, pubblicato su Lancet , ha calcolato più di 39 milioni di persone in tutto il mondo che potrebbero morire nei prossimi 25 anni. Il fenomeno è legato anche all’uso scorretto di antibiotici in ambito umano, veterinario e agricolo. Una tendenza che ha portato a una diffusione crescente di batteri resistenti, aumentando i costi e la pressione sui sistemi sanitari.
Il workshop di Altems
Il tema è stato al centro di un workshop, il 18 settembre a Roma, organizzato dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, con il supporto non condizionante di Pfizer. L’iniziativa, parte del progetto Patient Advocacy Lab (PAL), ha coinvolto le associazioni dei pazienti per rafforzare il loro ruolo nel contrasto all’AMR. Durante l’incontro sono state individuate strategie per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sull’uso corretto degli antibiotici. Questo incontro rientra in un percorso che ha l’obiettivo di preparare le associazioni a diventare interlocutori nelle politiche di contrasto all’AMR.
Incontro al senato il 3 ottobre
Il 3 ottobre, le associazioni dei pazienti presenteranno al Senato le proposte elaborate durante il workshop del 18 settembre. L’evento si terrà presso la Sala Santa Maria in Aquiro su iniziativa del Senatore Francesco Zaffini. Tra i partecipanti all’incontro ci saranno esponenti del Ministero della Salute e dell’ALTEMS, che discuteranno le misure necessarie per affrontare l’AMR in Italia. Parteciperanno tra gli altri Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie, Ministero della Salute, e Giuseppe Arbia, Direttore ALTEMS, Università Cattolica del Sacro Cuore.
La resistenza antimicrobica in italia
L’AMR comporta costi elevati per il sistema sanitario e aumenta la difficoltà di trattamento delle infezioni comuni. L’Italia è uno dei Paesi europei più colpiti dalla resistenza antimicrobica. L’uso improprio degli antibiotici è diffuso e rappresenta uno dei fattori che alimentano la crescita del fenomeno. Secondo l’OMS, circa la metà degli antibiotici prescritti non è necessaria.