La tecnologia cambia la sanità
L’innovazione e la tecnologia come strumento per una sanità più equa e sostenibile. È questo il filo conduttore della seconda edizione dell’Health Innovation Show 2024, promosso dalla Fondazione Mesit (Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica), dall’11al 12 novembre a Roma. Dati, nuove tecnologie e sistemi ‘intelligenti’ ridisegnano il volto della sanità, accelerando la diagnosi, riducendo i costi e migliorando la qualità delle cure. Garantire che questi progressi siano accessibili a tutti è stato il tema al centro del dibattito che ha messo a confronto i rappresentanti delle istituzioni, delle società scientifiche e dell’industria. “La ricerca scientifica ha cambiato il paradigma di cura di molte malattie – ha spiegato Marco Trabucco Aurilio, presidente della Fondazione Mesit. “Oggi la vera sfida è l’equità: rendere l’innovazione disponibile a tutti i cittadini, indipendentemente dalla Regione in cui vivono”.
Il nuovo volto dell’innovazione
Le due giornate sono state l’occasione per generare proposte concrete, in un momento cruciale in cui si discute la legge di bilancio, ha sottolineato il presidente. L’evento è partito dal Parco archeologico del Colosseo, con l’inaugurazione del meta- museo per poi proseguire a Palazzo Rospigliosi. I lavori, divisi in varie sessioni, hanno affrontato temi cruciali per il futuro della sanità italiana: dalla prevenzione e i vaccini, alle malattie rare, fino ai nuovi modelli di governance. Orazio Schillaci, ministro della Salute, intervenuto con un messaggio, ha sottolineato il ruolo delle nuove tecnologie: “Come medico nucleare, ho visto come dispositivi sempre più avanzati e radiofarmaci specifici abbiano migliorato diagnosi e trattamenti”. Il ministro ha sottolineato come i costi delle innovazioni, nel lungo periodo, possano generare risparmi importanti per il sistema, oltre che migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Intelligenza artificiale, come cambia la ricerca
Oggi l’intelligenza artificiale sta riscrivendo anche le regole della ricerca. Processi che un tempo richiedevano anni, come l’individuazione di nuove molecole, oggi possono essere accelerati grazie all’analisi di enormi quantità di dati e alla loro elaborazione in tempo reale. Big Data e AI permettono di identificare correlazioni prima impossibili, ottimizzando gli investimenti e aprendo nuove prospettive per lo sviluppo di farmaci innovativi. Marcello Cattani, presidente di Farmindustria, intervenendo nella prima giornata, ha ribadito il ruolo centrale dell’industria farmaceutica. “Health Innovation Show 2024 è un’occasione per fare il punto sul percorso di innovazione del nostro Paese. L’industria farmaceutica, con il suo impegno nella ricerca e sviluppo, ha ottenuto risultati straordinari, riducendo i tempi di sviluppo, accelerando la distribuzione di nuovi farmaci, e migliorando l’accesso a trattamenti innovativi. Tuttavia, questi sforzi spesso si scontrano con sistemi amministrativi obsoleti e burocratizzati”.
Il fascicolo sanitario elettrinico
Sul fascicolo sanitario elettronico, Cattani ha sottolineato la necessità di trasformarlo in un reale strumento di innovazione, non solo di accesso alle informazioni. “Dati e tecnologie devono aiutarci a misurare il valore generato dalla prevenzione, dall’innovazione e dalla cura”, ha affermato il presidente. “Senza una strategia nazionale e una visione comune, l’Italia rischia di perdere accesso alle terapie innovative, perché ogni regione continuerà a seguire la propria strada. Abbiamo la responsabilità di mettere al centro il cittadino, garantendo l’accesso a farmaci nuovi e sicuri”, ha concluso.
I partner e il report
L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Ceis-Eehta (Centro di Studi Economici e Internazionali: Valutazione Economica e HTA, Università degli Studi di Roma Tor Vergata), Altems (Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma) e il Centro di Ricerca Interdipartimentale “Innovazione & Salute” dell’Università Roma Tre, con il sostegno non condizionante di Sanofi e Gilead. Durante i lavori è stato presentato il nuovo aggiornamento del report “Innovation Starting Point: Prospettive passate e future in Sanità”, realizzato dalla Fondazione Mesit con il contributo delle università coinvolte. Il documento analizza le più importanti innovazioni, orientando il dibattito sulle priorità da affrontare per il Sistema sanitario italiano.
Pubblicato su IL MATTINO il giorno 24 novembre 2024 a firma di Sofia Gorgoni con la collaborazione del network editoriale PreSa – Prevenzione Salute
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