Allarme nuove droghe. Meno diffuse, ma effetti devastanti
Durante lo scorso anno sono state scoperte 66 nuove droghe tramite il Sistema di allerta dell’UE (EWS), al ritmo di più di una a settimana. Tuttavia c’è stato un rallentamento del ritmo con cui si stanno introducendo nuove sostanze sul mercato (nel 2015 ne sono state rilevate 98), ma il numero complessivo di sostanze disponibili resta alto.
A fine 2016 l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) monitorava più di 620 nuove sostanze psicoattive (rispetto alle circa 350 del 2013). Il ritmo più lento dei nuovi rilevamenti in Europa può essere attribuito a vari fattori. I divieti assoluti, i controlli sui farmaci generici e altri provvedimenti dei vari Stati membri hanno creato un contesto giuridico più restrittivo. Operazioni di polizia e misure di controllo destinate ai laboratori di nuove sostanze psicoattive in Cina sono probabilmente ulteriori fattori che contribuiscono a tale rallentamento.
Nel 2015, quasi 80.000 sequestri di nuove sostanze psicoattive sono stati segnalati attraverso l’EWS. Insieme, cannabinoidi e catinoni sintetici hanno rappresentato più del 60% del numero totale di sequestri di nuove sostanze nel 2015 (oltre 47 000).
Nel luglio 2016, la MDMB-CHMICA è diventata il primo cannabinoide sintetico ad essere sottoposto a valutazione del rischio dall’EMCDDA dopo che tramite l’EWS erano stati riportati effetti dannosi (fra cui circa 30 decessi) connessi al suo utilizzo. Di qui la decisione, adottata nel febbraio 2017, di sottoporre la sostanza a misure di controllo a livello europeo (6 ). La relazione odierna è corredata da una nuova analisi del Consumo di droghe ad alto rischio e di nuove droghe psicoattive, che si concentra sul consumo problematico di nuove sostanze psicoattive utilizzate da una serie di gruppi demografici, tra cui: consumatori di oppioidi e anfetamine per via parenterale; detenuti; senzatetto e uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini. La relazione esamina, in particolare, l’uso di catinoni, cannabinoidi e nuovi oppioidi sintetici, nonché i danni associati e le risposte.
I nuovi potenti oppioidi sintetici sono una minaccia per la salute. In Europa, come in Nord America, gli oppioidi sintetici potenti, che imitano gli effetti di eroina e morfina, destano allarme. Queste sostanze rappresentano una piccola quota di mercato, ma causano danni gravissimi, fra cui intossicazioni non letali e morti. Venticinque nuovi oppioidi sintetici sono stati rilevati in Europa tra il 2009 e il 2016 (18 di questi erano fentanili). Grazie al fatto che bastano piccole quantitá di sostanza per produrre molte migliaia di dosi da strada, i nuovi oppioidi sintetici sono facili da nascondere e trasportare e rappresentano una sfida per le agenzie di controllo antidroga, oltre ad essere un prodotto potenzialmente attraente per la criminalità organizzata. Sono disponibili in varie forme — principalmente polveri, compresse e capsule — ma alcuni sono ora disponibili sotto forma di liquidi e vengono venduti come spray nasali. I fentanili sono sottoposti a un controllo particolare. Queste sostanze eccezionalmente potenti — diverse volte più potenti dell’eroina — rappresentavano oltre il 60% dei 600 sequestri di nuovi oppioidi sintetici riportati nel 2015.
Solo nel 2016 sono stati segnalati per la prima volta attraverso l’EWS otto nuovi fentanili. Si tratta di sostanze che comportano un grave rischio di intossicazione, non solo per chi le consuma ma anche per coloro che possono essere accidentalmente esposti a queste droghe (ad es. attraverso il contatto cutaneo, l’inalazione), come i funzionari postali e doganali e il personale dei pronto soccorso. All’inizio del 2017, l’EMCDDA ha effettuato le valutazioni del rischio di due fentanili (acriloilfentanil e furanilfentanil) dopo che erano stati riportati oltre 50 decessi correlati a queste sostanze. Attualmente, si sta valutando la possibilità di sottoporli a controlli a livello europeo. Nel 2016, l’Osservatorio ha emesso cinque allarmi in materia di salute pubblica destinati alla propria rete europea in relazione a questi e ad altri nuovi tipi di fentanil.