Tumori solidi avanzati: da Chicago risultati positivi da unica terapia
Da Chicago arrivano i risultati del primo studio che ha testato un anticorpo monoclonale in diversi tumori che condividono l’amplificazione del gene HER2. I principali risultati dello studio di fase 2 DESTINY-CRC02 sono stati presentati al meeting annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) del 2023.
Tumori solidi avanzati, un’unica terapia
L’anticorpo farmaco-coniugato trastuzumab deruxtecan, oggi utilizzato in un tipo di tumore al seno metastatico, sembra essere efficace anche contro altri tumori solidi, tutti caratterizzati dall’amplificazione del gene HER2. In altre parole la terapia è efficace indipendemente dall’organo colpito e anche in pazienti che hanno ricevuto già più linee di trattamento. Si tratta di tumori difficili da trattare, tra cui quelli avanzati dell’endometrio, della cervice uterina, dell’ovaio, dell’urotelio e delle vie biliari. Al congresso dell’American Society of Clinical Oncology è stato appena presentato lo studio di fase II DESTINY-PanTumor02, il primo fra gli anti HER2 a sperimentare questo farmaco in modo agnostico, ossia a prescindere dal tipo di tumore.
I risultati
Nello studio DESTINY-PanTumor02, i pazienti pretrattati (n.267) per diversi tumori solidi avanzati (tra cui carcinoma delle vie biliari, della vescica, della cervice uterina, dell’endometrio, delle ovaie, del pancreas) che esprimono HER2 a cui è stato somministrato trastuzumab deruxtecan, hanno mostrato un tasso di risposta obiettiva (ORR) del 37,1%, come valutato dallo sperimentatore in un’analisi ad interim. Il 5,6% (n. 15) dei pazienti ha ottenuto una risposta completa (CR), il 31,5% (n. 84) una risposta parziale (PR) e il 46,1% (n = 123) una malattia stabile. Il tasso di controllo della malattia (DCR) nella popolazione complessiva dello studio è stato del 68,2%, secondo la valutazione dello sperimentatore, in un’analisi ad interim. Il più alto tasso di risposta è stato osservato nelle pazienti con un’espressione di HER2 (immunoistochimica (IHC) 3+, come confermato dal test centralizzato , in cui trastuzumab deruxtecan ha dimostrato un ORR confermato del 61,3%.
Quasi la metà (49,6%) di tutti i pazienti nello studio DESTINY-PanTumor02 che hanno ottenuto una risposta, l’hanno mantenuta a un anno dall’inizio del trattamento. La durata mediana della risposta (DoR) è stata di 11,8 mesi (intervallo di confidenza [IC] 95%, 9,8 – non stimabile [NS]) nella popolazione complessiva dello studio, e di 22,1 mesi (IC 95%;9,3-NS) nei pazienti con espressione IHC 3+.
“I dati del DESTINY-PanTumor02 hanno mostrato tassi di risposta incoraggianti e duraturi in un ampio range di tumori solidi che esprimono HER2 e per i quali attualmente non esistono terapie anti-HER2 approvate”, ha spiegato Funda Meric-Bernstam, MD, Presidente del Dipartimento di Terapie oncologiche sperimentali presso l’MD Anderson Cancer Center dell’Università del Texas e sperimentatore principale dello studio. “Basandoci su questi risultati, trastuzumab deruxtecan ha il potenziale di giovare a specifici pazienti con malattia avanzata HER2 positiva, i quali attualmente hanno opzioni limitate e possono andare incontro a una prognosi infausta.”
Sicurezza
Il profilo di sicurezza osservato nel DESTINY-PanTumor02 è stato coerente con i precedenti studi clinici di Trastuzumab deruxtecan e non sono stati identificati nuovi problemi di sicurezza. Gli eventi avversi correlati al trattamento (TEAE) di grado 3 o superiore si sono verificati nel 38,6% dei pazienti. I più comuni TEAE di grado 3 o superiore, verificatisi in ≥5% dei pazienti, sono stati neutropenia (19,1%), anemia (8,6%), fatigue (6,0%) e trombocitopenia (5,2%). Nel DESTINY-PanTumor02, il comitato di valutazione indipendente ha valutato che il 7,5% dei pazienti ha manifestato malattia polmonare interstiziale (ILD) o polmonite correlata al trattamento con trastuzumab deruxtecan. La maggior parte degli eventi di ILD o polmonite è stata di basso grado (grado 1 o 2), con un evento di grado 3, nessun evento di grado 4 e un evento di grado 5 osservato.
Nel DESTINY-PanTumor02, i pazienti avevano ricevuto una mediana di 2 terapie antitumorali precedenti (range: 0-13). Dei 267 pazienti che avevano ricevuto il trattamento, 75 erano IHC 3+ e 125 erano IHC 2+ come determinato dall’analisi centrale. Al cut-off dei dati, avvenuto il 16 novembre 2022, 44 pazienti erano ancora in trattamento.