La nuova frontiera della chirurgia
Le neoplasie al volto o alla bocca sono tra quelle che più di altre hanno un grave impatti psicologico. Si tratta di interventi spesso demolitivi, che cambiano per sempre l’immagine del paziente e che, proprio per questo, sono spesso drammatici anche in assenza di recidive. Oggi però esistono tecniche chirurgiche innovative che riescono a garantire risultati prima impensabili, sia sotto il profilo strettamente clinico, che estetico e funzionale.
HI-TECH
L’esempio lampante di queste innovazioni è nella chirurgia ricostruttiva computer assistita. A Napoli, presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli, l’Unità Operativa diretta dal professo Gianpaolo Tartaro (chirurgo ricostruttore) è un fiore all’occhiello della Sanità Campana. Con il professor Tartaro collaborano i chirurghi demolitori Giuseppe Colella e Ciro Boschetti e gli implantologi Mario Santagata e Salvatore D’Amato. Come detto, il loro lavoro si avvale delle più innovative tecnologie, a partire dal supporto della Radiologia diretta dal professor Salvatore Cappabianca. Il processo inizia dalla scansione del volto e della testa del paziente per realizzare una stampa in 3D del cranio e di dei tessuti molli, nel caso che sia necessario abbatterli. I dati acquisiti vengono inviati in Belgio, ad un’azienda specializzata che realizza le customizzazioni sulla base delle indicazioni di taglio stabilite dai chirurghi.
RICOSTRUZIONE TRIDIMENSIONALE
Grazie a questa procedura, le équipe chirurgiche sanno già quale porzione di osso prendere (solitamente la porzione viene prelevata dal perone) e come questa vada rifinita. Anche le placche, precedentemente modellate dal robot attraverso una tecnologia 3D che sfrutta le potenzialità del metaverso, vengono pre-applicate.
«In questo modo – conclude il professor Tartaro – quando amputiamo l’osso, abbiamo già la sezione per la sostituzione. Chiaramente, spetta al chirurgo occuparsi di eventuali alterazioni vascolari o asimmetrie. Poi la parte ossea che viene sostituita viene rivascolarizzata per fare in modo che resti vitale». Inoltre, le équipe della Vanvitelli hanno già testato la funzionalità di sensori e software che possono verificare nel post operatorio la vascolarizzazione in tempo reale, offrendo un vantaggio enorme nella riduzione delle complicanze.
I VANTAGGI
Tempi ridotti di degenza, una migliore qualità di vita, riduzione dei costi a carico del servizio sanitario, sono solo alcuni degli enormi vantaggi della chirurgia ricostruttiva computer assistita. «Adoperare le migliori tecnologie oggi disponibili per offrire ai pazienti soluzioni chirurgiche d’avanguardia è uno dei nostri obiettivi principali», sottolinea il direttore generale Ferdinando Russo. «Puntiamo infatti a fare in modo che la nostra Azienda Ospedaliera Universitaria diventi per molte specialità un polo d’eccellenza per l’intero Mezzogiorno d’Italia, tagliando così la migrazione sanitaria».