Oggi più della metà della popolazione mondiale vive nelle città, che contribuiscono per il 70 per cento alle emissioni globali di carbonio e per oltre il 60 per cento all’uso delle risorse. Il Premio URBES viene assegnato ogni anno a città, enti, fondazioni e persone che hanno promosso città più sane. I riconoscimenti per il 2023 sono stati conferiti durante la 40a Assemblea annuale ANCI, con l’egida di C14+, Health City Institute, Intergruppo parlamentare “Qualità di vita nelle città”.
“Il fenomeno di grande urbanizzazione va conciliato con il diritto di ogni cittadino a una vita sana e integrata nel proprio contesto urbano”, ha dichiarato Federico Serra, Direttore Responsabile URBES Magazine. Bisogna “rendere la salute dei cittadini il fulcro delle politiche urbane”, ha continuato. “Incoraggiare stili di vita sani nei luoghi di lavoro e nelle famiglie, migliorando l’accesso alle pratiche sportive per tutti i cittadini, favorendo così lo sviluppo psicofisico dei giovani e l’invecchiamento attivo, significa promuovere un assetto One Health”. Un approccio che tiene conto delle connessioni tra salute umana, animale e ambientale.
“In uno scenario in cui il 37 per cento della popolazione italiana vive nelle aree metropolitane, diventa sempre più importante, e urgente, promuovere il modello della Health City”, ha detto Ketty Vaccaro, Presidente della giuria del Premio URBES 2023, Responsabile Area Welfare e Salute Fondazione CENSIS.
“Rendere le città più eque e salutari incide sul benessere psico-fisico di tutti in tutte le fasce di età”, ha dichiarato Andrea Lenzi, Presidente del Comitato Editoriale di URBES, Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei ministri e Presidente dell’Health city institute. “In un mondo in cui ormai più di una persona su due vive in aree metropolitane, la nostra sopravvivenza dipende dalla pianificazione di ambienti urbani più sani. Occorre intervenire guidando a una nuova urbanizzazione consapevole che consideri l’impatto sociale ed economico dei fattori di rischio che influenzano la salute, l’impatto delle disuguaglianze, l’invecchiamento della popolazione, che porta un aumento del carico delle cronicità”.
I premi Urbes 23
Il premio dedicato alle città metropolitane e di grandi dimensioni è stato assegnato a Genova, per l’impegno nell’istituzione della figura dell’Health City Manager e per la lotta alle disuguaglianze. Il premio dei piccoli e medi comuni lo ha vinto Castel Gandolfo per l’impegno nel creare spazi collettivi, capaci di educare i giovani cittadini all’esperienza dello spazio pubblico e del decoro urbano.
Il “Premio URBES ad Enti e Fondazioni” è stato assegnato a CUSI, per l’impegno quotidiano del Centro Universitario Sportivo Italiano nel promuovere l’inclusione sociale e a Fondazione SportCity, per l’impegno a favore dello sport “a misura di città”.
Il Comitato Editoriale di URBES, presieduto da Andrea Lenzi, ha inoltre assegnato dei premi speciali al Comune di Parma, per l’impegno a favore della health literacy; e al Comune di Arese, per il percorso di inversione sociale. Quest’ultimo punta a rendere il territorio comunale un luogo di aggregazione partecipativa anche attraverso la rigenerazione urbana, a partire dalle fasce più fragili delle popolazione. Rete Italiana Cattedre Unesco è stata premiata per l’impegno nel sostenere la sfida del benessere umano e della pace delle popolazioni. Federsanità è stata premiata per l’impegno nel mettere al centro della propria missione e dei propri progetti la cultura della salute.
Prevenzione del tumore al seno e del diabete partendo dalle città
Fondazione “Incontra Donna” è stata premiata per la campagna “Frecciarosa”. Il progetto di prevenzione del tumore al seno e di incentivazione della cultura della prevenzione è stato promosso con il Gruppo FS Italiane e il patrocinio del Ministero della Salute. Sono state possibili consulenze ed ecografie gratuite a bordo dei treni ad Alta velocità, Intercity e Regionali e nei FrecciaLounge di Roma Termini e Milano Centrale.
Tra i premiati, anche FeSDI – Federazione società scientifiche italiane di diabetologia per il progetto “Il Diabete una malattia molto Comune”. L’obiettivo è fare luce sul tema dell’accesso equo e capillare alle cure sul territorio promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce del diabete a livello nazionale, ma soprattutto nelle città.
“La presa in carico del trattamento di questa patologia rappresenta una sfida per tutti i sistemi sanitari e richiede nuove strategie organizzative – ha commentato il Professor Angelo Avogaro, Presidente FeSDI. Il riconoscimento ricevuto da ANCI ci sollecita ad avere una visione della patologia nei suoi determinanti territoriali: con esigenze che differiscono dalle grandi città ai piccoli centri così come dalle aree interne e i comuni più isolati. Fattori geografici e demografici di cui dobbiamo tenere conto, ad esempio favorendo la diffusione di teleassistenza e telemedicina”.
“L’alleanza e la partnership coi sindaci e gli amministratori locali è fondamentale per creare percorsi che incidano non solo al momento della diagnosi o della visita di controllo ma che tengano conto della dimensione sociale della salute e della patologia diabetica in particolare” ha proseguito il Professor Avogaro. “Mi piace pensare che in futuro si possa lavorare a comuni “diabetes free” in cui l’incidenza della patologia non superi l’1-2% (rispetto al 6,2% attuale) potrebbero essere piccoli comuni che rappresentino laboratori a cielo aperto per lo sviluppo di buone pratiche su scala più ampia.”
Gli altri riconoscimenti
Per quanto riguarda i progetti di ricerca: Enlighten-Me (Horizon 2020) è stato premiato per l’impegno nel rendere la scienza partecipazione. Tra i progetti aziendali, è stato premiato Cities Changing Diabetes – Novo Nordisk, il programma Cities Changing Diabetes ® sottolinea la necessità di agire in considerazione della stretta correlazione esistente tra urbanizzazione, diabete e obesità. Agos Parchi Green&Smart è stato premiato per l’impegno nel realizzare interventi di rigenerazione urbana nelle aree verdi delle città. È stato infine assegnato il Premio speciale “Mario Pappagallo”, riconoscimento alla memoria dell’ex Direttore responsabile di URBES, a Fabio Mazzeo, per l’impegno nell’opera di divulgazione e informazione in ambito sanitario.