Staminali, il Cardarelli inaugura un nuovo centro
Il Cardarelli apre le porte della Terapia Intensiva Ematologica appena ultimata per consentire il trapianto allogenico di cellule staminali, con tecnologie e procedure all’avanguardia. Il reparto del, nato per gemmazione dal reparto diretto dal professor Felicetto Ferrara, è diretto dalla dottoressa Alessandra Picardi e dispone di 11 posti letto divisi in tre stanze doppie e cinque singole (tutte a bassa carica microbica e pressione positiva). «Con il forte impegno della direzione strategica, la collaborazione delle altre divisioni e la spinta digitalizzazione – spiega Picardi – siamo riusciti in breve tempo a sviluppare tutti i necessari percorsi assistenziali, garantendo ai nostri utenti cure sicure e di altissima qualità».
CONTRO LA MIGRAZIONE SANITARIA
«Una nuova eccellenza si aggiunge all’offerta sanitaria del Cardarelli in campo ematologico, che già oggi è riconosciuta e apprezzata dalla comunità scientifica internazionale, per offrire ai pazienti campani – spiega il Commissario Straordinario Anna Iervolino – cure di qualità nella propria regione e cancellare una fetta importante di migrazione sanitaria». Il trapianto allogenico di CSE consiste nella reinfusione di cellule staminali ematopoietiche (CSE) di un donatore (il soggetto sano) in un ricevente (il soggetto malato) che è stato “condizionato” cioè preparato con la somministrazione di chemioterapia o radioterapia ad alta intensità.
Questa procedura è oggi largamente impiegata nel trattamento di molte patologie ematologiche, non solo neoplastiche, e rappresenta una valida opzione terapeutica anche per alcune patologie dismetaboliche congenite e gravi deficit immunitari. «Lavoriamo per fare di quest’Azienda una struttura sempre più votata all’eccellenza – conclude Anna Iervolino. – Resta innegabile, ed è importante che sia così, la capacità del Cardarelli di rispondere alle emergenze più complesse, ma il mio obiettivo è quello di aumentare l’offerta di cure di altissimo livello nel pieno rispetto degli equilibri di bilancio e puntando con forza sull’innovazione. I cittadini devono sapere che possono sempre di più trovare nelle strutture del servizio sanitario della regione Campania le risposte di salute che cercano, con qualità e in sicurezza».
IL FALSO CASO
Intervenuto all’inaugurazone del nuovo reparto che permetterà il trapianto di staminali, Vincenzo De Luca ha messo in luce (con il suo solito piglio) che l’allarme creato attorno alla carenza di lenzuola (dovuto ad uno sciopero della ditta che si occupa del lavanolo) è stato in realtà un falso allarme. «La notizia non erano le lenzuola – ha detto – ma la battaglia della Regione Campania per cacciare dalla sanità la camorra e i delinquenti. L’American Laundry ha una interdittiva antimafia e in caso di interruzione di pubblico servizio, o se qualcuno si permette di fermare le forniture, intervengano carabinieri, polizia e guardia di finanza, perché non siamo ancora nell’Africa subsahariana. La Soresa ha fatto subentrare la seconda classificata della gara con una clausola che prevede che i dipendenti che lavorano negli ospedali siano assunti dalla nuova azienda. Qualcuno pretendeva che la nuova azienda assumesse anche quelli nella struttura centrale dell’American Laundry, i centralinisti e gli amministrativi. Questa non è lotta sindacale ma delinquenza doppia perché si fa sulla pelle dei malati».