Un farmaco per tutti, raccolta da record
Raccogliere farmaci da chi non ne ha più bisogno e donarli a chi non ha i soldi per acquistarli è già qualcosa di incredibile, se poi questa raccolta arriva a numeri da record allora si può parlare di grande successo. Un farmaco per Tutti, questo il nome dell’iniziativa, è arrivato a donare 100mila confezioni di farmaci e presìdi. Un risultato che va ben oltre le più rosee aspettative degli organizzatori, e che (tradotto in cifre) equivale a 1 milione e 500mila in favore di chi non può permettersi cure. Con il progetto l’Ordine dei farmacisti della provincia di Napoli, insieme al cardinale Crescenzio Sepe, è in campo da due anni per i cittadini in difficoltà. «I farmacisti si occupano quotidianamente del bene primario delle persone, la salute. Sguardo e braccia operative a sostegno delle fasce sociali deboli che in questo momento soffrono e subiscono la cosiddetta povertà sanitaria sono il primo passo – sottolinea Vincenzo Santagada, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Napoli – per ridare linfa materiale e spirituale alla società. Napoli ormai rappresenta un modello di raccolta e distribuzione farmaceutica su base volontaristica replicabile in tutta Italia. L’iniziativa a carattere permanente (è possibile donare e raccogliere farmaci ogni giorno) e volontaria distribuisce farmaci e dispositivi medico-chirurgici facendo risparmiare oltre un milione di euro al servizio sanitario nazionale». Le confezioni sono già state distribuite a Emergency, Croce Rossa, Unitalsi, Elemosiniere del Santo Padre, La Tenda, le Suore della Carità di Maria Teresa di Calcutta, La Casa di Tonia. E anche oltre i confini nel Burkina Faso e in Benin.
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Il progetto
Un farmaco per tutti nasce per mettere a disposizione non solo farmaci, ma anche di prodotti diversi come presìdî medico-chirurgici o integratori e dispositivi medici a chi non ne ha. Si tratta di medicinali non ancora scaduti, provenienti dalla donazione spontanea da parte di cittadini e aziende farmaceutiche e privati a seguito del cambio o della fine di una terapia o decesso di un congiunto malato. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili sono successivamente smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.
Da 6mila a 100mila
Il progetto, partito prima del Natale del 2016, aveva raccolto in pochi mesi oltre 6.000 confezioni di farmaco. Facile capire perché essere arrivati a oltre 100mila sia un risultato oltre ogni aspettativa. Le malattie respiratorie sono quelle per cui c’è più richiesta, seguite da quelle gastrointestinali e cardiovascolari. Molto richiesti sono anche i farmaci per piccole patologie di tipo dermatologico. Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli ha sottolineato più volte come la farmacia confermi il suo valore sociale e metta sempre più in luce il proprio contributo al miglioramento della qualità della vita della popolazione. Anche se il plauso maggiore va a quanti, in questi anni, sono stati solidali e hanno donato per chi ne ha più bisogno.