È una vera e propria gara di solidarietà quella che si è innescata a Napoli, dove a centinaia si sono presentati all’ospedale Cardarelli per donare il sangue. Un gesto di grande altruismo per cercare di aiutare Fulvio Filace, giovane ricercatore del CNR coinvolto dall’esplosione dell’auto sulla quale stava viaggiando. Da quanto si è appreso in seguito, l’auto sulla quale stava viaggiando il ragazzo assieme alla ricercatrice Maria Vittoria Prati, che purtroppo non ce l’ha fatta, era una vettura sperimentale ibrida, a diesel ed energia solare.
L’APPELLO
In favore di Fulvio si sono mossi tanti studenti della Federico II di Napoli, un tam tam che ben presto ha portato più di cento volontari al centro trasfusionale del Cardarelli per donare il sangue. Di qui l’appello che arriva dall’azienda ospedaliera: la generosità di tanti è importante che permanga anche nel corso delle prossime settimane, per questa ragione il centro del Cardarelli invita tutti coloro che desiderano donare sangue o plasma a contattare il centro seguendo le istruzioni o chiamando al numero 081.7472488.
IL RISCHIO PER L’ESTATE
Angelo Zuccarelli, direttore del Centro Trasfusionale del Cardarelli, ringrazia per tanta generosità da parte di moltissime persone. Ma sottolinea anche che «è importante garantire anche nelle settimane centrali dell’estate un adeguato flusso di sangue per tutti i nostri pazienti. È importante perciò che chi voglia donare contatti prima il nostro centro, così da aiutarci a pianificare la gestione del sangue nell’arco delle prossime settimane». Un tema, quello della carenza di sangue, che l’ospedale di Napoli ha sempre denunciato con appelli alla donazione che nel tempo hanno coinvolto anche personaggi dello spettacolo.
CONDIZIONI GRAVI
Intanto, le condizioni del giovane ricercatore restano gravi. In un comunicato diffuso nelle scorse ore dalla famiglia si legge che il giovane resta in coma farmacologico, intubato, con ustioni di terzo grado in gran parte del corpo e con i bronchi occlusi. Un momento molto delicato, insomma, che lascia tutti con il fiato sospeso. Decisive saranno le prossime ore, durante le quali i medici dovranno cercare di scongiurare il rischio di infezioni e altre complicanze. Una sfida durissima portata avanti dai medici del Cardarelli che stanno facendo di tutto per cercare di salvare il giovane.