L’era del vaccino anticancro è iniziata. Presto si potrà colpire il cancro con un vaccino personalizzato che addestra il sistema immunitario a scovare e distruggere le cellule malate. La rivoluzione che in molti suggerivano dopo aver testato le potenzialità dei vaccini a mRna sta realmente iniziando. Ancora non si sa dove queste nuove tecnologie possano spingersi, ma è chiaro a tutti gli addetti ai lavori che il prossimo decennio potrebbe essere ricordato per un cambiamento epocale.
Le basi del vaccino anticancro
A migliaia nel Regno Unito si stanno candidando per essere inseriti in un’enorme sperimentazione proposta dal Sistema sanitario nazionale pubblico, tutti pazienti affetti da cancro che sperano di trovare in questa tecnologia medica una nuova speranza. Come detto, i ricercatori stanno lavorando partendo dalla base dei vaccini usati durante la pandemia Covid, quelli a mRna, progettandone di nuovi che siano in grado di preparare il sistema immunitario a riconoscere e distruggere le cellule tumorali, oltre a ridurre il rischio di metastasi.
Recidive
I vaccini in fase di sviluppo sono progettati per indurre una risposta immunitaria che possa prevenire il ritorno del cancro dopo l’intervento chirurgico sul tumore primario, stimolando il sistema immunitario del paziente a riconoscere in modo specifico e potenzialmente distruggere le cellule tumorali residue.
Preparazione
Ma cosa sta realmente avvenendo nel Regno Unito? L’appello a “candidarsi” è stato lanciato dalle autorità sanitarie. In sostanza, i pazienti che lo desiderano possono accedere alla sperimentazione tramite il sistema sanitario, sempre che le condizioni di salute e la malattia siano compatibili con le specifiche richieste dal protocollo. Di certo, la fase preliminare è la più importante. Quella che prevede la raccolta delle informazioni sul cancro di ciascun paziente, inclusa l’identificazione delle possibili mutazioni. Solo dopo può essere realizzato il vaccino personalizzato.
Accesso immediato
I pazienti che accettano di partecipare sono infatti sottoposti a un prelievo di tessuto tumorale e a un esame del sangue. Se soddisfano i criteri di idoneità dello studio clinico, possono poi essere indirizzati al più vicino ospedale del servizio pubblico che partecipa alla sperimentazione. Questo significa che significa che per i pazienti degli ospedali di tutto il Paese sarà molto facile partecipare a questa ricerca innovativa. L’obiettivo è quello di testare o vaccini per diverse tipologie di cancro, molte delle quali oggi non hanno risposte efficaci, come accade ad esempio per il tumore del pancreas.
Nuova era
Fino ad ora sono gli 30 ospedali inglesi che hanno aderito al programma chiamato “Cancer Vaccine Launch Pad“. Victoria Kunene, che segue il trial per il Queen Elizabeth Hospital di Birmingham, parla di “una nuova era”. Con la “speranza che diventi uno standard di cura”. Ma come sottolineano i medici siamo ancora agli inizi e, sebbene vi sia grande ottimismo sul potenziale dei vaccini mRna per il trattamento del cancro, questi rimangono in fase sperimentale e sono disponibili solo all’interno di studi clinici.
La voce dei pazienti
Intanto, tra i vari pazienti selezionati, Eliott (docente affetto da un tumore al colon) ha detto di essere emozionato di partecipare allo studio. “Essere parte di questa sperimentazione si sposa bene con la mia professione di docente e di persona orientata alla comunità. Voglio che la mia esperienza possa avere un impatto positivo sulla vita degli altri e aiutarli a realizzare il loro potenziale. Grazie al potenziale di questa sperimentazione, se avrà successo, sarà possibile aiutare migliaia, se non milioni di persone, in modo che possano avere una speranza ed evitare di vivere quello che ho vissuto io. Insomma, spero che questo possa aiutare altre persone”.
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