Da Sidney (Australia) a Pozzuoli per un’intervento che gli ha salvato la vita. La storia è quella di Raffaele D’Ambrosio, giovane pizzaiolo che è stato vittima di un grave incidente. Raffaele abitava in Australia dal 2015, dove lavorava e studiava, in attesa di prendere la cittadinanza australiana, lo scorso 17 luglio per errore ha ingerito della soda caustica contenuta in un contenitore per l’acqua. Dopo una corsa in ospedale, otto giorni di coma e due interventi chirurgici all’esofago e allo stomaco il ragazzo di Marano ha lasciato l’Australia per tornare in Campania, insieme alla madre e al padre che erano accorsi lì per stargli vicino. «Sono tornato in Italia perché mi sono reso conto che la qualità dell’assistenza che ricevevo lì non era paragonabile a quella che avrei potuto avere qui. In Australia avevo un’assicurazione sanitaria e sono stato curato in ospedali bellissimi, ma capivo che tempi e modalità dell’assistenza erano insoddisfacenti».
ROBOTICA
Dal giorno dell’incidente Raffaele non ingerisce cibi solidi e continua ad avere problemi conseguenti gli interventi subiti. Tre giorni fa l’equipe del professor Felice Pirozzi, primario di Chirurgia del Santa Maria delle Grazie, ha sottoposto ad un nuovo intervento Raffaele, utilizzando il robot chirurgico Da Vinci. Grazie a questa tecnologia, nonostante la complessità e l’ampiezza dell’area oggetto dell’intervento, è stato possibile praticare solo un taglio alla gola, uno all’addome ed uno alla cassa toracica. L’equipe chirurgica, con un intervento di 7 ore, ha asportato completamente l’esofago e lo ha ricostruito con una porzione di parete intestinale. Questa procedura, mai effettuata prima in Campania e sperimentata da pochissimi ospedali in Italia, permetterà al paziente di recuperare completamente la funzionalità del condotto esofageo.
PUNTO DI RIFERIMENTO
«Lo scorso giugno abbiamo effettuato il primo intervento chirurgico – spiega Pirozzi – utilizzando la tecnologia robotica. Da allora abbiamo realizzato 62 operazioni con il Da Vinci e, qualche giorno fa, siamo stata la prima equipe in Italia ad eseguire esclusivamente con approccio robotico una procto-colectomia totale: la completa asportazione del colon e del retto e il conseguente ripristino della continuità intestinale. L’intervento effettuato su Raffaele, invece, è stato complesso, ma se tutto andrà come ci aspettiamo, il prossimo lunedì potrà tornare a casa e riprendere a mangiare normalmente». La chirurgia generale di Pozzuoli si sta sempre più qualificando come un riferimento a livello nazionale per l’utilizzo della robotica. Si è appena concluso un corso di formazione residenziale per chirurghi che ha visto la presenza di chirurghi provenienti dalla Toscana, dalla Liguria, dalla Lombardia, dalle Marche e dal Molise. «La pratica medica dei nostri operatori di Pozzuoli sta facendo scuola – commenta Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord – diventando un punto di riferimento per i colleghi italiani e stranieri. La complessità e la numerosità dei casi trattati in tutti i nostri ospedali aumenta di continuo, la sfida su cui dobbiamo impegnarci ora è quella del miglioramento dell’assistenza presso i Distretti e gli ambulatori. Al giovane Raffaele, venuto dall’Australia a Pozzuoli, facciamo i migliori auguri di una pronta ripresa; il suo ritorno alla vita normale è il miglior riconoscimento per il nostro lavoro».