In Italia si stima siano circa 3 milioni le persone che praticano yoga, si tratta prevalentemente di donne. Le motivazioni che spingono ad intraprendere questa disciplina sono spesso legate a problemi fisici dati dall’avanzare dell’età.
“Nel nostro Paese, infatti, si scopre lo yoga in età adulta, quando le persone iniziano ad avere dei problemi fisici, come mal di schiena e la sciatica”, secondo Adriana Calò, insegnante certificata di IYENGARâ Yoga. “Ci si affida a questo tipo di disciplina, intesa anche come supporto a una terapia.
L’età media è 40 anni. Eppure, quasi nessuno sa che dà moltissimi benefici anche agli adolescenti e ai bambini. “In alcune scuole sono riuscita a portare ‘Yogalander’, un progetto con il quale ho dato anche agli insegnanti della scuola primaria la possibilità di applicare quello che ho imparato con i più piccoli. Perché se è vero che la scuola è magistra vitae, è altrettanto vero che tutto quello che impariamo fra i banchi, oltre alla didattica, ci servirà per affrontare le difficoltà della vita”.
Lo yoga per bambini, però, spiega l’insegnante, non deve essere strutturato e insegnato come quello per gli adulti. I ragazzi necessitano di maggiori stimoli e hanno un minore grado di concentrazione. “In un momento storico come questo, dove tutto si consuma velocemente e l’attenzione dei ragazzi, bombardati da una infinità di stimoli, si è ridotta a circa 60 secondi, insegnare loro l’ascolto di sé e del proprio respiro, amplifica la capacità di concentrazione.
Insegna a restare ‘centrati’ anche quando tutto intorno a loro si muove, muta o crolla. Ma non solo. Conoscere il proprio corpo, i propri pensieri, le proprie emozioni dà loro maggiore identità, consapevolezza ed equilibrio. Un aspetto determinante soprattutto in età adolescenziale quando ancora si è confusi e disorientati, non avendo una completa percezione di sé stessi”.
“Un altro mito da sfatare – chiarisce Adriana Calò – è proprio quello di considerare questa disciplina come qualcosa di noioso. Vi assicuro che se ben stimolati, anche i più piccoli rispondono con grande entusiasmo”.
I benefici, così come per gli adulti, saranno molteplici, ottenendo miglioramenti nello sviluppo fisico e mentale. “Migliora la circolazione cardiovascolare, aumenta l’elasticità, l’equilibrio psicomotorio e mentale, donando una maggiore calma e serenità. Limita quindi l’ansia, lo stress e l’aggressività. Stimola anche l’apprendimento. Infine, imparando a percepirsi con maggiore consapevolezza e interezza, psicologicamente sono meno fragili e più soddisfatti”.
Aspetti postivi che, però, necessitano di maggiori precauzioni. “Mi fa piacere riscontrare un crescente interesse verso lo yoga ma – continua l’insegnante – proprio questa crescente attenzione, sta impoverendo il livello di preparazione degli insegnanti. Leggo di corsi di formazione che durano qualche weekend. Vedo dare attestati anche solamente dopo sei mesi o un anno di corso. Questo non va assolutamente bene. Certi risultati si possono raggiungere soltanto dopo moltissimi anni di studio e in virtù di aggiornamenti continui. Quando ci prendiamo la responsabilità di lavorare con il corpo e la mente delle persone, ancor di più se si tratta di bambini, dobbiamo essere molto cauti. Lo yoga fa bene a tutti ma solo se insegnato da chi ha una riconosciuta serietà professionale”.