Domenica, in occasione della Festa della Mamma, ventimila volontari della Fondazione AIRC distribuiranno in tutta Italia l’Azalea della Ricerca. Il fiore è il simbolo della battaglia contro i tumori femminili. Da trentacinque anni le piante di azalea danno nuova linfa al lavoro dei ricercatori impegnati a rendere il cancro sempre più curabile.
Dai grandi centri urbani ai piccoli comuni di provincia, i volontari AIRC scenderanno in circa 3.700 piazze. A fronte di una donazione di 15 euro, durante la giornata di festa, insieme a ogni pianta verrà consegnata una Guida con informazioni sui più recenti progressi della ricerca, commenti degli esperti e indicazioni sull’importanza di adottare abitudini e comportamenti salutari.
Nell’ultimo triennio AIRC ha messo a disposizione dei ricercatori più di 32 milioni di euro per studi sulla prevenzione, la diagnosi e la cura del cancro al seno e agli organi riproduttivi. Queste neoplasie solamente lo scorso anno in Italia si stima abbiano colpito 68.300 donne (fonte dei dati: “I numeri del cancro in Italia 2018”, di AIOM, AIRTUM, Fondazione AIOM, PASSI).
I numeri del cancro
Il cancro al seno è il più diffuso, con circa 52.300 nuove diagnosi: di fatto tocca una donna su otto. È però anche il tumore per il quale, negli ultimi due decenni, la ricerca ha ottenuto i migliori risultati, portando la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi a crescere fino all’87%. Un progresso costante, frutto del lavoro dei ricercatori che hanno saputo migliorare i trattamenti, sia in termini di efficacia, sia di tollerabilità, offrendo alle donne una sempre migliore qualità di vita. Un traguardo importante che però non può bastare. Ci sono infatti ancora tante pazienti che aspettano risposte per alcune delle forme più aggressive. Fra queste, il tumore al seno triplo negativo, che colpisce soprattutto in giovane età e contro il quale non sono disponibili terapie mirate, e il carcinoma mammario metastatico, che dalla sede primaria si è diffuso in altri organi.
I tumori ginecologici interessano circa 16.000 pazienti. Per i tumori dell’endometrio e della cervice uterina la sopravvivenza a cinque anni ha registrato una crescita costante, arrivando rispettivamente al 77% e al 74%. Più complessa invece la situazione per il tumore dell’ovaio che risulta difficile da diagnosticare precocemente e spesso presenta un alto tasso di recidiva e di resistenza ai farmaci. Per superare questi problemi i ricercatori AIRC stanno sperimentando nuove combinazioni terapeutiche per ridurre la resistenza ai farmaci. Inoltre stanno focalizzando la loro attenzione anche sull’immunoterapia, in modo da individuare nuovi farmaci capaci di stimolare le risposte immunitarie delle pazienti.