Rispetto alle persone che riescono a mantenere il proprio peso stabile, coloro che, tra i 18 e i 55 anni, ingrassano da due a dieci chili, aumentano il rischio di contrarre malattie croniche, anche fatali. È il risultato di un nuovo studio dell’Università di Harvard, durato 36 anni e condotto su 118mila persone. Secondo i ricercatori della Harvard TH Chan School of Public Health: maggiore è l’ aumento di peso in età adulta e maggiore è il rischio di morte prematura.
Lo studio è stato pubblicato il 18 luglio sulla rivista scientifica Journal of American Medical Association e mette in guardia sul peggioramento delle abitudini alimentari e sulla poca attenzione alla linea. Un problema maggiormente diffuso in America, ma che riguarda le persone di tutto il mondo. “Il nostro studio è il primo del suo genere a esaminare sistematicamente l’associazione di un aumento del peso corporeo tra la prima età adulta e la mezza età con i maggiori rischi sanitari che possono svilupparsi nella vecchiaia”, ha affermato Frank Hu, professore di epidemiologia e presidente del Dipartimento di nutrizione dell’Università di Harvard.
“I risultati mostrano che anche un modesto aumento di peso può avere importanti conseguenze sulla salute”, ha aggiunto Hu. La maggior parte delle persone ingrassa durante l’età adulta, ma poiché la quantità di peso aumentata ogni anno può essere relativamente piccola, può passare inosservata alle persone e ai loro medici. Tuttavia la somma di tutti questi piccoli aumenti di peso può risultare importante con il passare del tempo.
Per questo studio, i ricercatori hanno analizzato dati sanitari provenienti da oltre 118mila partecipanti, tra cui più di 92mila donne e oltre 25mila uomini. Gli intervistati sono stati invitati a registrare il loro peso a partire dall’età adulta, 18 anni per le donne e 21 per gli uomini, fino al compimento del 55esimo anno di età. La ricerca è stata condotta tra il 1976 e il 2012. I risultati mostrano che le donne, in media, hanno aumentato il proprio peso di quasi 10 chili, mentre gli uomini di poco più di 8.
Rispetto a coloro che hanno mantenuto stabile il proprio peso, non aumentando né perdendo più di due chili tra i 18 e i 55 anni, quelli che sono ingrassati, anche moderatamente, presentano un rischio maggiore di morte prematura. Facendo una meta-analisi dei dati dei partecipanti, ogni aumento di peso di 5 chili è associato a un aumento del 30 per cento del rischio di contrarre il diabete di tipo 2, del 14 per cento del rischio di ipertensione, dell’8 per cento del rischio di contrarre una malattia cardiovascolare e del 6 per cento di sviluppare un tumore correlato all’obesità.