Anche la Nutella è diventata vegana. La notizia ha fatto saltare dalla sedia milioni di consumatori in tutta Italia, che legano al barattolo di crema spalmabile alle nocciole alcuni dei ricordi più dolci della loro infanzia. Per i puristi della Nutella, infatti, la nuova ricetta vegana trasforma il prodotto in qualcosa di differente. Come dire: la Nutella è una e non si cambia. A controbilanciare la presa di posizione dei consumatori più critici ci sono però i tantissimi che sono intolleranti al lattosio e ai derivati del latte. Insomma, il nuovo tappo verde della Nutella vegana ha creato un bel po’ di rumore e, di certo, farà ancora molto parlare.
Gli ingredienti
Ma quanto cambia la ricetta della Nutella tradizionale da quello della Nutella vegana? In realtà non molto. Partiamo col dire che il suo nome commerciale aggiunge al marchio la dicitura Plant-Based. Molti degli ingredienti nella versione vegana, si dice sul sito di Ferrero, è quella tradizionale: manca, ovviamente, sia il latte che il glutine. Come la classica, la nuova versione contiene sia olio di palma che zucchero. Le nocciole, naturalmente, e il cacao. Cambia un po’ la confezione, che comunque richiama molto quella alla quale siamo abituati.
Nutella adatta agli intolleranti, non agli allergici
È bene sottolineare che la nuova spalmabile di casa Ferrero è perfetta per chi è intollerante al lattosio, ma non a chi è allergico. La produzione avviene infatti sulle stesse linee che vengono adoperate per la nutella tradizionale e quindi possono essere presenti delle piccole tracce di lattosio. La Plant-Based, si legge è certificata “vegan approved” dalla Vegetarian Society.
Ceci e sciroppo di riso
Ma, se il latte non c’è, cosa lo sostituisce? Ceci e lo sciroppo di riso. Sono alimenti che sono stati accuratamente identificati dal team di Ricerca e Sviluppo come la giusta combinazione di ingredienti vegetali in grado di sostituire il latte e garantire il sapore tipico della spalmabile più amata d’Italia. I produttori assicurano che lo sciroppo di riso consente di ottenere la stessa delicata dolcezza del latte in polvere, mentre i ceci hanno un gusto ed una consistenza così bilanciate da integrarsi perfettamente con gli altri ingredienti della ricetta.
Olio di palma
I più critici, non solo della versione Plat-Based, puntano il dito contro l’olio di palma. Questa sostanza non è di certo raccomandata dai nutrizionisti, soprattutto se la si assume in grandi quantità. L’olio di palma e quello di palmisto contengono, infatti, quantità importanti di acidi grassi saturi, pericolosi per la salute di arterie e cuore. Ma, come sempre, la differenza la quantità. In un’alimentazione equilibrata, e in assenza di specifiche patologie, l’assunzione di piccole quantità di olio di palma non è un problema. Dal canto suo la Ferrero assicura che l’olio di palma utilizzato nella ricetta è un olio di frutta di alta qualità sicuro quanto qualsiasi altro olio vegetale di pari livello.
Linee guida
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità l’olio di palma non ci espone a rischi cardiovascolari più di altri alimenti simili (il burro ad esempio). Si studiano anche i contaminanti derivati dalla lavorazione dell’olio di palma, come 3-Mcpd. Di recente l’EFSA ha rivisto la nocività di 3-Mcpd e ha raddoppiato la dose giornaliera tollerabile raccomandando cautele solo per i neonati nutriti con latte artificiale. Piuttosto che puntare il dito contro un ingrediente, converrebbe ragionare sulla qualità complessiva della dieta. Le linee guida consigliano un consumo quotidiano di grassi saturi non superiore al 10% rispetto all’introito energetico complessivo.
Fenomeno commerciale
È chiaro che l’arrivo di questo nuovo prodotto, e le polemiche che sono scaturite, ha dato vita ad un nuovo fenomeno di mercato. La Nutella vegetariana, che è già in distribuzione nei supermercati, ha subito fatto registrare un boom delle vendite. Cosa che successe anche quando la casa madre lanciò i suoi (allora) introvabili biscotti. Fenomeni di marketing che si alimentano anche e soprattutto grazie ai social. Quanto alla domanda che tutti si pongono: “fa bene e o fa male?” la risposta non può che essere nella moderazione e nel buon senso: ogni eccesso fa male!
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