L’esito delle indagini eseguite della Polizia locale di Milano sull’incendio al “Muro di Bambole” di via De Amicis, avvenuto nella notte tra sabato e domenica 19 luglio, si conclude con la denuncia di due giovani poco più che ventenni, uno di nazionalità italiana e l’altro egiziana, per l’aggressione ad un uomo che li stava rimproverando per l’accensione dei petardi che hanno poi causato le fiamme.
Da quanto si apprende dal comunicato stampa del Comune di Milano, secondo i filmati ripresi dalle telecamere della zona e le testimonianze raccolte dagli agenti, i due stavano festeggiando il compleanno di un’amica insieme a una decina di altre persone, accendendo dei petardi proprio nei pressi dell’installazione artistica contro la violenza sulle donne di via De Amicis, quando sono stati rimproverati da un commerciante il quale, in cambio, ha subito dai due giovani il lancio di alcuni bicchieri e successivamente un pugno in faccia.
L’accensione dei petardi ha causato accidentalmente l’incendio di una delle bambole appese al muro, spento quasi subito con delle bottigliette d’acqua dallo stesso commerciante aggredito e da altri della zona. Ne è nato un nuovo diverbio con i ragazzi, a seguito del quale la vittima è stata colpita con un altro pugno. Al pronto soccorso i medici gli hanno prescritto sette giorni di riposo.
“Da subito le nostre indagini hanno permesso di ricostruire i fatti e successivamente di identificare i responsabili – commentano la Vicesindaco e assessore alla Sicurezza Anna Scavuzzo e il Comandante della Polizia locale Marco Ciacci -. Continuiamo a presidiare il territorio con gli Agenti e con la tecnologia, e non di meno proseguiamo nell’impegno di sensibilizzare giovani e meno giovani al rispetto delle persone e dei luoghi che sono bene comune”.
Nel frattempo, ieri la fondatrice Jo Squillo assieme ad una rappresentanza dell’associazione di Valentina Pitzalis, la donna che nel 2011 venne bruciata e sfigurata dal marito, e ad alcune associazioni milanesi tra cui i City Angels, hanno fatto visita al “Muro di Bambole”, per dimostrare che il loro impegno contro la violenza sarà ancora più forte.
“Siamo inorridite dal fatto che abbiano persino picchiato chi cercava di dissuaderli dal lanciare i petardi vicino alla nostra installazione. Tutta questa rabbia fa male, e dà fastidio il fatto che nessuno abbia chiesto scusa. Dobbiamo educare le persone al rispetto e per questo chiediamo ai colpevoli di aiutarci a ripristinare il muro di bambole. Ringraziamo l’Amministrazione Comunale e Polizia locale di Milano per il grande impegno nelle indagini e rivolgiamo la nostra stima e ammirazione al commerciante che ha cercato in tutti i modi di salvare Wall fo Dolls” questo il commento delle co-fondatrici Giusy Versace, Jo Squillo e Francesca Carollo.