Nell’epoca del culto del benessere e della forma fisica si alternano ciclicamente nuove mode alimentari. Tra le “new entry” degli ultimi anni troviamo le bacche di Goji. I frutti rossi asiatici impazzano ormai sul mercato e sono entrati a far parte delle diete di molti italiani (dopo essersi divulgati in altri paesi).
Ma cosa sono? E hanno davvero queste proprietà eccezionali, non rintracciabili nei prodotti nostrani?
Innanzitutto, il Goji, dal nome latino Lycium Barbarum, proviene dalla Mongolia interna ed è un arbusto deciduo perenne della famiglia delle solanacee (cioè fa parte della stessa famiglia di melanzane, pomodori, patate, peperoncino e peperoni) che cresce su viti rampicanti.
Nel paese della Grande Muraglia queste bacche sono considerate, da più di 2000 anni, un rimedio naturale per mantenere l’organismo sano. Da qui deriva il nome di “frutto della longevità”.
Non si sa, però, se nel trasporto e nella conservazione, spesso in imballaggi di plastica, le proprietà siano in grado di mantenersi intatte.
Intanto, le popolazioni della Cina del Nord e della Mongolia Interna – grazie al loro stile di vita e alle loro abitudini alimentari – sono tra le più longeve del mondo e tra le meno soggette alle cosiddette malattie del benessere, quali malattie cardiovascolari e tumori. La loro alimentazione è arricchita delle bacche di Goji, che rappresenterebbero un vero prodigio, dai potentissimi antiossidanti.
Inutile sottolineare che non sono magiche contro gli effetti di uno stile di vita poco sano o di una cattiva alimentazione; non saranno le bacche di Goji a salvarci neppure dallo smog.
Questi frutti portentosi rappresentano un concentrato assoluto delle caratteristiche del suolo su cui crescono e una fonte nutrizionale completa per l’organismo umano, ricchissimi di sostanze nutrienti quali vitamine C ed E e minerali dalle note proprietà.
Le vitamine del gruppo C ed E proteggono dai radicali liberi e dallo stress ossidativo (funzione anti-age). Il rame, il ferro, il fosforo e il manganese aiutano a regolare il metabolismo energetico.
La potente concentrazione di potassio e magnesio aiuta ad aumentare la resistenza muscolare.
La combinazione di zinco e cromo attiva il metabolismo dei macronutrienti, quindi è un aiuto nelle diete. In ogni bacca sono racchiusi tutti i principali macro e micronutrienti: carboidrati (efficaci come rinforzo e sostegno del sistema immunitario), proteine, lipidi (tra cui Omega 3 e Omega 6) e Germanio, un potente antiossidante utile per proteggere l’organismo in caso di radiazioni e coadiuvante per artrite reumatoide, ipertensione ed allergie. I frutti asiatici hanno tante qualità, ma non sono certamente economici; anche se nell’ultimo periodo, la grande diffusione ha reso i prezzi più accessibili.
Tra i diversi tipi di qualità di Goji, la “Xing Dal” risulterebbe essere la migliore per quantità di principi attivi e per composizione qualitativa. Le bacche vengono lavorate artigianalmente e ciò preserva il valore assoluto dei suoi componenti. Il Goji “Xing Dal” nasce su un’altitudine di 1500 metri, su un terreno non contaminato, viene essiccato naturalmente al sole, setacciato senza l’intervento di macchine e trattato con tecniche naturali in grado di proteggere il raccolto dalla contaminazione degli insetti.
Sicuramente la loro assunzione viene consigliata come integrazione ad uno stile di vita sano e va bene per tutti: dagli adulti, ai bambini, agli anziani, agli sportivi, e ai vegani e – grazie al loro basso indice glicemico – anche a chi vuole perdere peso.
Non è possibile misurare con certezza quanti maggiori benefici abbiano rispetto ai nostri pomodori, che, hanno proprietà simili, tranne per le proteine, ma sicuramente le famose bacche possono essere assunte da chiunque: da chi soffre di pallore, affaticamento visivo, gravidanza, menopausa, disturbi associati allo stress, sbalzi di umore e come integrazione ad un regime alimentare controllato. Il suo utilizzo è sconsigliato solo in casi di terapie con anticoagulanti o a chi soffre di allergia al pomodoro.
Al di là delle proprietà nutritive le bacche fanno bene senz’altro al palato: hanno un gusto dolciastro e possono essere gustate da sole, unite allo yogurt, insieme ai cereali o nelle insalate, sono buonissime nei dolci.