La plastica può essere un rischio per la salute più di quanto si creda. Comoda per conservare cibi e utilizzata in tutti gli oggetti con i quali entriamo in contatto ogni giorno, la plastica può essere un problema a causa di quelli che si definiscono “plastificanti”, ovvero sostanze chimiche che conferiscono le caratteristiche che tutti conosciamo. Il bisfenolo A (BPA), ad esempio, è utile per dare alla plastica trasparenza e resistenza, ed è usato per la produzione di resine anche per usi alimentari, plastiche in policarbonato e come reagente nella carta da forno. Allo stesso modo, gli ftalati conferiscono flessibilità e morbidezza e vengono utilizzati principalmente in prodotti polimerici, in alcuni imballaggi per prodotti alimentari, cosmetici e in attrezzature mediche. Il problema è che queste sostanze chimiche possono essere rilasciate nei prodotti in cui sono stati utilizzati, determinando l’esposizione della popolazione attraverso i prodotti di uso quotidiano, l’ambiente di vita e l’alimentazione. In altre parole, i nostri stili di vita possono esporci al rischio di assumere queste sostanze sia per contatto, sia per ingestione. Ovviamente questo non significa che utilizzando una bottiglia di plastica o della pellicola per alimenti mettiamo a rischio la nostra salute, ma di certo che dovremmo limitare quanto più possibile l’uso e il contatto con la plastica.
LO STUDIO
Proprio i rischi connessi all’uso delle plastiche sono stati presi in considerazione da un progetto denominato “Life persuaded”, che ha misurato i livelli di ftalati e di BPA nelle urine di bambini dai 4 ai 14 anni e nelle urine delle loro madri, inoltre ha valutato alcuni aspetti dello stile di vita e delle abitudini alimentari delle persone arruolate nello studio attraverso un questionario preparato ad hoc. Dalla valutazione delle risposte fornite in relazione ai livelli di esposizione misurati, con questo progetto è stato possibile stilare una lista di suggerimenti grazie ai quali ognuno di noi può apportare dei cambiamenti al proprio stile di vita per limitare l’esposizione a queste sostanze con benefici per la propria salute e quella dell’ambiente. Ecco i 10 consigli da seguire per cercare di limitare al massimo l’assunzione di queste sostanze.
- Limitare l’uso di plastica monouso (posate, bicchieri, piatti e contenitori)
- Ridurre, ove possibile, l’uso di prodotti in plastica PVC (cloruro di polivinile), considerando eventuali alternative.
- Ridurre il tempo trascorso a giocare con giochi in plastica, inclusi i giochi elettronici
- Limitare il consumo di cibi pronti (a portar via) se preparati e distribuiti in contenitori di plastica
- Evitare di utilizzare il microonde con alimenti già conservati in contenitori di plastica e con contenitori non appropriati
- Una volta scaldati, consumare gli alimenti in contenitori diversi dalla plastica
- Limitare il consumo di acqua confezionata in bottiglie di plastica
- Limitare l’uso di pellicola per alimenti e comunque utilizzare quella idonea al contatto
- Stimolare i bambini a praticare attività sportive
- Promuovere l’attività fisica negli adulti, sia in palestra che all’aperto prediligendo aree verdi