Tempo di lettura: 4 minutiPiù del 20% delle start up in ambito sanitario sono nate nei primi mesi della pandemia: un trend inarrestabile. Oggi l’88% dei medici effettua online le proprie ricerche su farmaci, trattamenti e medical device. Poche centinaia di anni hanno visto una rivoluzione nella tecnologia che ha interessato anche la medicina. Intelligenza artificiale, realtà virtuale, stampanti 3D per riprodurre organi umani, robotica per eseguire interventi a distanza. Il futuro della medicina è adesso.
Fa il punto sullo stato dell’arte della tecnologia il nuovo libro del giornalista Claudio Barnini: Da Ippocrate a Bill Gates. Come la tecnologia ha cambiato la medicina. Un instant book gratuito per farlo ha raccontato le storie di alcune innovazioni contemporanee, sia di grandi aziende (Abbott, Bayer, Chiesi Italia, P&P Tech) che hanno permesso la realizzazione del progetto con il loro contributo non condizionante, che di start up innovative, con i progetti Brain Control e Softcare Studios.
“Abbiamo raccolto una breve ma significativa serie di case history di come la tecnologia sta cambiando la prevenzione, l’aspettativa di vita delle persone e la qualità di quelli che hanno una patologia. Gli ultimi dati ci dicono che più̀ del 20% delle start up in ambito sanitario ha visto la luce nei primi mesi della pandemia, a dimostrare che la necessità aguzza l’ingegno e che in fondo lo status quo di progresso ne porta poco. La telemedicina però porta problemi nuovi: gestire una presenza ‘virtuale’ del medico, far accettare questa metodica alle persone più̀ anziane o con deficit cognitivi, privacy, l’atto digitale diventa terapeutico e riscrive una antropologia della cura 4.0 dove la distanza è il convitato di pietra inevitabile, dettando nuove regole e nuovi rituali” racconta l’autore.
Chi sono i protagonisti delle storie raccontate:
Abbott dal 2014 ha fortemente investito in tecnologia per fornire alle persone con diabete strumenti che possano aiutarli a condurre una vita più sana e attiva anche attraverso una gestione consapevole della propria salute. La tecnologia, può supportare questo importante legame con i caregiver offrendo la possibilità di gestirlo anche a distanza e nelle situazioni quotidiane in cui non sempre si essere accanto al proprio caro.
Biovitae é l’unica lampada LED no UV con un picco multifrequenza microbicida testata efficace su batteri e virus, incluso il coronavirus Sars-Cov2, che ha visto la nascita grazie all’ingegno e le capacità di due inventori italiani: Carmelo Cartiere e Rosario Valles. Biovitae realizza la sanificazione passiva in continuo degli ambienti e di tenere sotto controllo la carica batterica e virale anche in presenza di esseri viventi in quanto totalmente sicura per la salute delle persone.
Lifully é una app che aiuta a respirare bene e vivere meglio. Il nome deriva dalla fusione tra “life”, vita, e “fully”, pienamente, ed è stata sviluppata da Caffeina, Digital Native Agency, con il contributo incondizionato di Chiesi Italia. Parte da un concetto semplice: respirare bene è la chiave del benessere. Per questo motivo, è importante conoscere le tecniche di respirazione e, durante la giornata, concentrarsi sul proprio respiro, mettendo in pratica alcuni esercizi mirati. Mentre Capitan Doctor è un’app per tablet e smartphone rivolta ai bambini in età pre-scolare, che trasforma l’aerosol in una divertente caccia ai batteri, aiutando i piccoli pazienti ad eseguire correttamente la terapia..
Bayer ha raccontato di MedVoice, la nuova versione della piattaforma web, in grado di fornire a medici e farmacisti risposte e informazioni su quesiti scientifici tra i più diversi. Un passo avanti ulteriore verso la trasformazione digitale del settore Life Sciences già avviata da Bayer nata anche da un’evidenza statistica: indagini recenti dimostrano infatti che l’88% dei medici effettua online le proprie ricerche su farmaci, trattamenti e medical device.
La siringa di sicurezza con ago retrattile RETRAGO realizzata da P&P Tech, è stata riconosciuta da UNAIDS tra le migliori 20 invenzioni a livello mondiale in grado di migliorare in maniera significativa le pratiche sanitarie, anche nei Paesi in via di sviluppo grazie al suo design e ingegnerizzazione che la rendono competitiva anche rispetto alle siringhe tradizionali. E la sua storia è particolarmente affascinante.
Brain Control fa parte delle cosiddette ‘interfacce uomo-computer’: aiutare attraverso il pc che ‘legge’ il pensiero le persone impossibilitate a comunicare con il mondo esterno, come i pazienti affetti dalla Sindrome Locked-in e che sono coscienti ma intrappolate.
Si sono basati sulle evidenze scientifiche legate all’uso della Realtà Virtuale i tipi di SoftCare Studios, capitanati da Valentino Megale che hanno deciso di metterle a disposizione della pediatria oncologica TOMMI, un videogioco pensato per aiutare i bambini ad affrontare ansia e dolore durante la terapia, migliorando al contempo aderenza terapeutica e facilitando il lavoro del personale medico.
Come ha sottolineato Gian Maria Fara, Presidente di Eurispes: “Le crisi come opportunità: è ciò che abbiamo imparato da questo ultimo anno. L’emergenza sanitaria di fronte alla quale ci siamo ritrovati, e ancora in parte siamo immersi, ha evidenziato criticità, mancanze, ambiti sociali ed economici sui quali lavorare e investire. Ma processi che erano già̀ in atto hanno visto una accelerazione nella necessità, altri che figuravano come ipotesi sono divenuti realtà̀. Ma è certamente nel settore sanitario che l’innovazione tecnologica e digitale ha mostrato una spinta in avanti nonché́ una stringente necessità di attuazione, perché́ è nelle risposte fornite da ricerca e sviluppo nel settore medico-sanitario che si sta giocando la partita più̀ importante, quella decisiva per portare il Paese fuori dalla pandemia. È impensabile che queste grandi conquiste e rimodulazioni in ambito medico-sanitario non dettino il passo nel settore per i prossimi anni”.
Una indagine dell’Osservatorio sulla sanità digitale ha messo in luce la crescente propensione degli italiani verso un modello di healthcare sempre più ibrido e innovativo. Il 57% degli intervistati ha usufruito di app e servizi online per la prenotazione di prestazioni legate al mondo del benessere e della salute.
Il 78% degli intervistati vorrebbe prenotare visita online in qualsiasi momento, così come ricevere informazioni diagnostiche online. Il 62% vorrebbe ricevere viste mediche e specialistiche a domicilio, dimostrando un interesse sempre maggiore verso un’offerta personalizzata e personalizzabile anche nel campo della salute.