Sono 369mila i nuovi casi di tumore in Italia stimati nel 2017, ma 4 su 10 sono evitabili. Nel 2016 erano 365.800. Tuttavia si registra anche un aumento della sopravvivenza del 24 per cento in 7 anni, con una diminuzione delle diagnosi a stomaco e colon-retto, in crescita invece quelle per pancreas, tiroide e melanoma. Dal punto di vista geografico, al Nord ci si ammala di più, ma al Sud si sopravvive di meno. I dati emergono dalla settima edizione del volume sui numeri delle neoplasie redatto dall’Airtum e dalla Fondazione Aiom, Presentata al Ministero della Salute. Gli oncologi hanno lanciato una richiesta di proroga del Fondo per i farmaci innovativi oncologici con risorse ad hoc anche per il 2018.
Dei 369mila nuovi casi, 192mila si stima siano i maschi e 177mila le femmine. È un vero e proprio boom di diagnosi di cancro del polmone fra le donne: 13.600 nel 2017 (+49% in 10 anni), dovuto alla diffusione del fumo fra le italiane. Crescono in entrambi i sessi anche quelli del pancreas, della tiroide e il melanoma; in calo, invece, le neoplasie allo stomaco e al colon-retto, grazie anche alla maggiore estensione dei programmi di screening. E oggi oltre 3 milioni e trecentomila cittadini (3.304.648) vivono dopo la diagnosi, addirittura il 24% in più rispetto al 2010. Poi, una conferma: il cancro colpisce più al Nord della Penisola, ma al Sud si sopravvive di meno.
Il censimento ufficiale, giunto alla settima edizione, fotografa l’universo cancro in tempo reale grazie al lavoro dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), dell’Associazione Italiana Registri Tumori (Airtum) e della Fondazione Aiom, raccolto nel volume “I numeri del cancro in Italia 2017”.
“L’incidenza è in netto calo negli uomini (-1.8% per anno nel periodo 2003-2017), legata principalmente alla riduzione dei tumori del polmone e della prostata, ed è stabile nelle donne, ma si deve fare di più per ridurre l’impatto di questa malattia, perché oltre il 40% dei casi è evitabile – ha affermato Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom – ormai è scientificamente provato che il cancro è la patologia cronica che risente più fortemente delle misure di prevenzione. Migliaia di studi condotti in 50 anni hanno dimostrato con certezza il nesso di causalità fra fattori di rischio quali gli stili di vita sbagliati (fumo di sigaretta, sedentarietà e dieta scorretta), agenti infettivi, a cui può essere ricondotto l’8,5% del totale dei casi (31.365 nel 2017), esposizioni ambientali e il cancro. Oggi abbiamo a disposizione armi efficaci per combatterlo, come l’immunoterapia e le terapie target che si aggiungono alla chemioterapia, chirurgia e radioterapia. Tutto questo, unito alle campagne di prevenzione promosse con forza anche da Aiom, si traduce nel costante incremento dei cittadini vivi dopo la diagnosi”.
Inoltre è stata richiesta la proroga del Fondo per farmaci innovatici con risorse ad hoc per il 2018. Il Fondo destinato ai farmaci oncologici innovativi ha infatti messo sul piatto 500 milioni di euro. “Lo scorso anno si temeva che il nostro sistema sanitario non riuscisse a reggere le conseguenze economiche dovute all’arrivo dei nuovi trattamenti – ha aggiunto Pinto – siamo riusciti ad evitare questo rischio grazie al Fondo che ci ha permesso di garantire a tutti i pazienti le migliori cure disponibili. Per questo rilanciamo anche per il 2018 la richiesta di proroga del Fondo con risorse dedicate”.
“La conoscenza dei dati presentati in questo volume – ha spiegato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nella prefazione – potrà rendere più facile e incisiva l’azione di miglioramento del livello delle prestazioni e dei servizi, in particolare per lo sviluppo dei percorsi e delle reti oncologiche, garanzia di uguale accesso, tempestività, qualità e appropriatezza sia negli iter diagnostici che nelle cure per tutti i cittadini in tutte le Regioni. Ricerca clinica e traslazionale, umanizzazione, rapporto medico-paziente, informazione e prevenzione sono alcune tra le parole chiave da conoscere ed implementare per chi ha compiti di responsabilità nei confronti dei cittadini ammalati di tumore”.
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