Tempo di lettura: 3 minutiL’Hiv non è una malattia lontana. Anzi, a Napoli nel 2017 si è registrato un aumento delle diagnosi del 20%. Il dato riguarda l’Azienda ospedaliera dei Colli ed è parametrato sul 2016. L’allarme arriva da Massimo Sardo, dirigente medico dell’ospedale napoletano, che ha parlato a margine della rappresentazione “Oggi si recita l’HIV” (ultima tappa del progetto “HImoVie”, ideato dall’associazione Arcobaleno Aids con la collaborazione di NPS Onlus e Anlaids sezione Lombardia e Lazio, il patrocinio del Comune e del Dipartimento delle Pari Opportunità del Comune di Napoli, il contributo non condizionato di Gilead Sciences). Sardo si dice preoccupato per una malattia che ancora oggi è molto presente tra i giovanissimi. «Molti dei ragazzi che arrivano da noi hanno meno di 30 anni, e se riuscissimo sempre ad intercettare i nuovi contagi in modo precoce scopriremmo che l’età del contagio è anche più bassa. Del resto ci si espone al rischio del contagio il più delle volte con l’inizio dell’attività sessuale». Lo specialista evidenzia anche che «Oltre la meta dei pazienti arrivano alla nostra osservazione già in fase avanzata di infezione a dimostrazione che il test per l’Hiv è una scelta spesso tardiva e che campagne informative per far conoscere la presenza ancora attuale, e combattere gli episodi discriminatori ancora oggi presenti, sono necessarie». Altro dato che fa riflettere è che tra i pazienti campani «il 47% sono eterosessuali ed il 32% omosessuali a dimostrazione che il virus può colpire chiunque».
In scena la prevenzione
Per questo si è pensato ad uno spettacolo teatrale, dedicato agli studenti delle scuole medie superiori, focalizzato sui temi della prevenzione dell’HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili. Spettacolo che ad oggi ha coinvolto migliaia di adolescenti delle principali città italiane. Per Napoli la sede scelta è stata il Teatro Nuovo nel cuore dei Quartieri Spagnoli dove i ragazzi hanno assistito alla messa in scena da parte della compagnia Teatrosequenza di Torino di quanto tratto dal racconto di venti ragazzi sieropositivi che, nel volume “Vivere la sieropositività”, narrano la loro storia e come hanno contratto l’infezione: dalla scoperta ai modi di affrontarlo e curarlo per sensibilizzarli rispetto ad una malattia che, seppur in maniera diversa rispetto ai decenni passati, continua a colpire tantissime persone ogni anno.
Infezione in aumento
«Da almeno 5 anni il trend delle nuove infezioni in tutta Italia non tende assolutamente a diminuire, anzi è fisso (dati Coa- Iss dicembre 2015) intorno ai 4000 casi l’anno; quasi tutte infezioni a trasmissione sessuale ovvero l’84% di tutte le segnalazioni (eterosessuali 43,2%; msm il 40,9%)» precisa Margherita ErricoPresidente di NPS Italia onlus. «Le nostre attività prevenzione e di lotta allo stigma da anni si rivolgono agli studenti dei quali né il Ministero dell’Istruzione né quello della Salute si fanno carico con interventi ufficiali e mirati». Con Napoli si è chiusa l’edizione 2016/2017 che ha visto oltre grande partecipazione non solo all’interno dei teatri ma anche sui canali social, dedicati all’informazione e alla divulgazione del progetto, e al concorso a premi in cui studenti ed insegnanti di tutta Italia si sono confrontati nel trasmettere e comunicare la loro percezione della malattia.
Vicini ai giovani
«Siamo molto soddisfatti dello straordinario successo di HImoVie, che ci conferma ancora una volta che le storie dei nostri ragazzi sono un valido mezzo per coinvolgere gli studenti in una riflessione sui comportamenti a rischio e sull’accoglienza delle persone sieropositive. Per questa ragione contiamo di continuare anche nel 2018 a girare l’Italia e ad incontrare altri giovani» ha dichiarato Stefano Patrucco dell’Associazione Arcobaleno Aids. «L’idea è stata quella di raccontare, attraverso lo spettacolo, le difficoltà e il difficile percorso di accettazione della malattia di ragazzi coetanei affetti da HIV» ha commentato Roberto Zunino, attore della Compagnia teatrale Teatrosequenza.
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«Perchè l’AIDS esiste ancora, anche se fortunatamente è più controllabile rispetto al passato, ed è importante continuare a parlarne anche ironizzando sui sentito dire e sulle false informazioni, troppo facilmente reperibili. Il dibattito che segue lo spettacolo e l’incontro con esperti del settore riporta alla prevenzione e alla consapevolezza di pericoli e accorgimenti da adottare per evitare la diffusione del virus». «A nome di tutta l’Associazione e della sezione Campania desidero ringraziare la sensibilità dei dirigenti scolastici e dei professori degli istituti Garibaldi, Casanova, Brunelleschi e S. Apostoli e siamo lieti di essere riusciti a raggiungere anche gli studenti delle periferie della città con questa inizitiva» ha aggiuntoMargherita Errico Presidente di NPS Italia onlus. «Ringraziamo chi supporta la nostra Regione, la Gilead in questo caso, affinché si realizzino queste iniziative educazionali coerenti con quanto indicato nel “piano nazionale di interventi contro l’HIV AIDS (PNAIDS)” nel quale si fa specifico riferimento alla necessità di mettere in atto strategie finalizzate ad eliminare lo stigma e la discriminazione ancora esistente verso le persone con HIV. Assicurando le cure, che diventano sempre più efficaci, ben vengano quindi le sinergie educazionali con il settore di formazione/scolastico» ha concluso Ugo Trama , Dirigente UOD Politica del Farmaco e Dispositivi della Direzione Generale della Salute ed il Coordinamento del Servizio Sanitario Regione Campania.
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