Negli ultimi anni, la lotta contro l’HIV ha visto progressi significativi grazie allo sviluppo di nuove terapie e strategie di prevenzione. Tra queste, spiccano le terapie long-acting e la profilassi pre-esposizione (PrEP), strumenti chiave per migliorare la qualità della vita delle persone con HIV e per ridurre la trasmissione del virus. In questo contesto, l’istituto Gemelli di Roma ha inaugurato un percorso specifico per l’accesso a queste innovative opportunità terapeutiche, con l’apertura di ambulatori ad hoc dedicati.
Ambulatori ad hoc per il trattamento innovativo dell’HIV
Il modello implementato presso il Gemelli rappresenta un passo avanti importante nella gestione dell’HIV. Gli ambulatori ad hoc sono stati pensati per offrire un’assistenza specialistica e personalizzata, dedicata ai pazienti che possono beneficiare delle nuove terapie long-acting. Queste ultime sono caratterizzate da una somministrazione meno frequente rispetto ai tradizionali regimi di terapia antiretrovirale orale, spesso mensile o bimestrale, con un impatto positivo sull’aderenza al trattamento e sulla qualità della vita.
Tale organizzazione consente ai medici di seguire attentamente i pazienti durante tutto il percorso terapeutico, monitorando efficacia e possibili effetti collaterali, oltre a fornire un supporto continuo e informazioni aggiornate. L’approccio multidisciplinare degli ambulatori include spesso figure specialistiche come infettivologi, farmacisti, psicologi e assistenti sociali, garantendo una gestione integrata e completa del percorso di cura.
La terapia long-acting come rivoluzione nella gestione dell’HIV
Le terapie long-acting rappresentano una vera svolta, soprattutto per chi fatica a mantenere una terapia quotidiana costante. Questi trattamenti si basano su formulazioni iniettabili che rilasciano farmaci antiretrovirali nel corso di settimane o mesi, abbattendo così le barriere legate all’aderenza e riducendo lo stress psicologico associato alla terapia giornaliera.
L’efficacia di questi farmaci è stata ampiamente dimostrata in studi clinici e nella pratica clinica, permettendo non solo un controllo virologico stabile ma anche un miglioramento sostanziale nella qualità di vita del paziente. Inoltre, la disponibilità di una terapia meno invasiva favorisce anche la riduzione dello stigma, spesso legato all’assunzione quotidiana di farmaci.
Profilassi PrEP: una strategia preventiva fondamentale
Oltre a migliorare il trattamento delle persone con HIV, gli ambulatori ad hoc del Gemelli sono un punto di riferimento anche per la profilassi pre-esposizione (PrEP). Questa strategia preventiva è rivolta alle persone a rischio di infezione da HIV e consiste nella somministrazione di farmaci antiretrovirali per ridurre drasticamente la possibilità di contrarre il virus in caso di esposizione.
La PrEP rappresenta uno strumento di prevenzione oggi molto efficace e importante nel contrasto all’epidemia HIV, soprattutto in gruppi vulnerabili come uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), persone con partner sieropositivi non controllati o soggetti coinvolti in contesti ad alto rischio. Presso gli ambulatori specifici, vengono effettuate visite di valutazione, test periodici per la sieropositività, consulenze personalizzate e un costante monitoraggio per garantire l’adozione corretta della profilassi.
L’importanza di un percorso dedicato all’HIV
L’apertura di ambulatori ad hoc dedicati al trattamento innovativo e alla profilassi PrEP risponde a una esigenza crescente di personalizzazione e qualità dell’assistenza. In un campo complesso come quello dell’HIV, dove l’aderenza terapeutica, la prevenzione e la gestione psicosociale giocano un ruolo cruciale, avere un servizio specifico garantisce un migliore supporto ai pazienti e una maggiore efficacia degli interventi.
Questa organizzazione permette anche di aggiornare costantemente i protocolli sulla base delle nuove evidenze scientifiche e di favorire l’inclusione di pazienti in studi clinici, contribuendo così all’avanzamento della ricerca e all’implementazione delle migliori pratiche.
Verso un futuro di cura integrata e inclusiva
L’esperienza del Gemelli dimostra come strutture dedicate e percorsi specifici possano fare la differenza nella gestione dell’HIV, promuovendo un approccio integrato che va oltre il mero trattamento farmacologico. Gli ambulatori per il trattamento innovativo e la profilassi PrEP diventano veri e propri punti di riferimento, dove ascolto, cura e prevenzione si intrecciano per offrire soluzioni all’avanguardia.
In questo modo, si avanza verso un modello di sanità più inclusivo, che riconosce l’importanza di affrontare sia gli aspetti medici che quelli sociali dell’infezione da HIV, migliorando il benessere complessivo delle persone coinvolte e contribuendo a una società più consapevole e protetta.



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Ufficio Stampa



“Gli studi presentati a ICAR 2025 confermano che la cronicità dell’HIV richiede oggi un approccio globale multidisciplinare – sottolinea la Prof.ssa Annamaria Cattelan, copresidente ICAR 2025 – Trattare l’infezione è solo il primo passo, a cui si aggiunge un percorso complesso in cui si devono proteggere cuore, rene, osso, sistema nervoso centrale con l’obiettivo di garantire una buona qualità di vita.
Nell’ambito formativo di ICAR verranno consegnati i premi ai giovani ricercatori italiani con gli Scientific Committee Awards assegnati ai migliori abstract e i Premi TRIS (Top Researchers ICAR-SIMIT) per i migliori manoscritti pubblicati da autori italiani su riviste internazionali nel corso del 2024. Ad oggi gli abstract accettati sono 335. Inoltre, si terrà l’11a edizione di RaccontART, il contest artistico attraverso cui ragazzi degli istituti superiori esprimono il loro punto di vista sulle tematiche infettivologiche al centro di ICAR.