Uno studio effettuato dall’Università di San Paolo del Brasile ha dimostrato che il guaranà ha un effetto benefico nella cura del diabete di tipo 2, in quanto inibisce gli enzimi del controllo glicemico.
Cos’è il guaranà
Il guaranà è una pianta originaria del Brasile, in particolare del bacino amazzonico, nota anche col nome scientifico di Paullinia Cupana. È una pianta rampicante, largamente utilizzata e conosciuta per i suoi frutti. Quando maturano, i frutti del guaranà hanno una grandezza simile a un chicco di caffè, una forma a mandorla e un guscio rosso che racchiude un seme nero, coperto da un arillo bianco.
L’estratto di guaranà è prodotto tritando i semi della pianta, che vengono ridotti in polvere.
Questa pianta è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà curative, in quanto contiene diversi stimolanti come la caffeina, teofillina e teobromina; vanta anche nella sua composizione la presenza di elementi antiossidanti, come tannini, saponine e catechine.
Quali sono i benefici del guaranà?
Per le sue proprietà antiossidanti, il guaranà può avere un ruolo fondamentale per il nostro organismo, perché neutralizza i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e dell’insorgenza di malattie cardiache o tumori.
Il guaranà ha anche proprietà stimolanti, quindi contribuisce a ridurre la fatica e a migliorare la concentrazione, grazie alla presenza di caffeina. Diverse ricerche hanno dimostrato che il guaranà può migliorare la capacità di apprendere e ricordare, migliorando perfino l’umore.
Il guaranà ha anche effetti benefici sulla pelle, ha un ruolo importante nella perdita di peso e nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e dei tumori.
Risultati promettenti nella cura del diabete di tipo 2
Oltre a queste proprietà già note, oggi i risultati dello studio condotto dall’Università di San Paolo del Brasile evidenziano, in laboratorio, come le catechine (le sostanze bioattive contenute nella pianta) agiscano nel controllo glicemico del diabete di tipo 2, inibendo le attività degli enzimi responsabili del controllo glicemico.
I ricercatori sostengono che in futuro si potrà sfruttare il guaranà per contrastare questo tipo di diabete, proprio perché l’inattivazione di questi enzimi può rappresentare una strategia per mantenere il controllo glicemico ed evitare così le complicanze del diabete.
Con l’estratto di guaranà, ricco di catechine, l’attività enzimatica è risultata minore: negli esperimenti condotti in vitro, l’attività di questi enzimi veniva inibita di circa il 70%.